Il breton azzannato dal pastore tedesco
di Alberto Bignami
«Quella di ieri è stata la seconda volta in 4 mesi che il mio cane, seppure al guinzaglio, viene malamente aggredito da cani feroci senza museruola».
A riferirlo è un lettore di Cronache Ancona che ieri, intorno alle 18, mentre passeggiava con il suo breton di 12 anni nella zona di via Flavia, ha visto «un pastore tedesco correre incontro al mio cane e azzannarlo in più punti, tanto che adesso non muove nemmeno più una zampa. Al seguito, che lo rincorreva – racconta –, c’era la proprietaria che si è poi giustificata spiegando che il moschettone del guinzaglio si era rotto ed il cane era quindi scappato».
Mentre la donna inseguiva il proprio animale «non c’era verso che questo si fermasse nonostante i suoi continui richiami. E’ stata una scena tremenda, che mi ha choccato, con me che cercavo nel frattempo di salvare il mio che stava perdendo sangue a causa delle ferite e dei continui morsi su più parti del corpo».
Immediatamente, come prima cosa, il proprietario del breton azzannato ha chiamato la veterinaria. Trasportato in ambulatorio, gli sono state effettuate tutte le medicazioni d’urgenza e ora dovrà seguire una serie di cure particolari vista anche l’anzianità.
«A settembre – racconta – un pitbull libero dal guinzaglio e senza museruola per poco non ha ucciso il mio piccolo breton. Anche in quel caso dovetti strapparlo dalle sue fauci. E’ ora di finirla – sbotta -. La gente ha veramente paura di questi cani che non vengono considerati pericolosi dai loro padroni e che, per questo motivo, girano senza museruola e a volte pure senza guinzaglio. Un anno fa – aggiunge – un piccolo cane fu ucciso da un pitbull proprio vicino casa mia, nel quartiere di Brecce Bianche».
Una delle ferite riportate dal breton
Ovviamente il proprietario del breton, a seguito della prima aggressione fece subito «le opportune denunce, ma nessuno mi ha ancora rimborsato». Il rimborso si riferisce ovviamente alle spese sostenute per le cure e le medicine ma l’assicurazione non paga perché, come da clausola, il proprietario del pitbull non lo teneva al guinzaglio nonostante si trovasse in strada e non in uno sgambatoio o un’area privata. Rimborso che sarebbe avvenuto nel caso in cui il proprietario non lo avesse tenuto sciolto oltre al fatto che probabilmente l’aggressione non sarebbe avvenuta.
Quanto accaduto fa emergere ancora una volta il comportamento di alcuni proprietari che, reputando il proprio cane “buono”, li lasciano girare liberamente in strada senza guinzaglio (e senza rispettare la legge) fino a quando non incrociano però un altro simile, tenuto correttamente in sicurezza.
«Non capisco poi perché – prosegue – in alcune regioni per tenere determinati cani sia necessario un patentino mentre in altre, come la nostra, non è richiesto. Bisogna pensare e ricordare che certi cani sono anche una vera e propria arma, tanto che vengono presi per guardia o difesa, e come tali dovrebbero essere tenuti da persone coscienziose».
A dirla tutta, anche i cani dall’aspetto più “dolce”, spesso proprio per questo motivo, vengono tenuti al seguito, senza guinzaglio, rischiando poi che vadano incontro a cani più robusti che, seppur legati, si agitano mettendo in difficoltà il proprietario. «A queste persone – conclude – sarebbero da fare delle multe perché oggi ad essere aggredito è un cane ma domani – conclude – può essere una persona o un bambino».
Il breton azzannato dal pastore tedesco
Una delle ferite riportate dal breton
Una delle ferite riportate dal breton
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