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Sanremo, che vuol dire “papalina”?
Le origini marchigiane del tormentone

FESTIVAL - Da Sangiovanni a Iva Zanicchi, tanti cantanti in gara hanno esclamato la parola dopo la loro esibizione. Il significato del gesto, tra mare adriatico e FantaSanremo

 

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Sangiovanni, al termine della sua esibizione, chiede al conduttore Amedeus di poter dire con lui le parole “Fantasanremo” e “Papalina”

 

di Leonardo Giorgi

Il tormentone di Sanremo 2022 è tutto marchigiano. Sangiovanni, Michele Bravi, Iva Zanicchi, Donatella Rettore, Le Vibrazioni e colleghi: nonostante l’emozione di aver appena cantato sul palco più famoso d’Italia, davanti l’imbellettato pubblico dell’Ariston e le milionate di persone a casa, non si sono dimenticati alla fine di salutare tutti dicendo papalina. Sangiovanni ha fatto anche di più, chiedendo direttamente al conduttore e direttore artistico Amadeus di urlarlo insieme a lui. Ma che significa? E che c’entrano le Marche?

Innanzitutto, papalina è l’hashtag ufficiale del gioco FantaSanremo, oltre a rappresentare un bonus nel gioco stesso. Il FantaSanremo altro non è che una versione goliardica e meno rigida del Fantacalcio. Così come milioni di italiani ogni weekend aprono le loro applicazioni per controllare le prestazioni dei propri giocatori di Serie A, in tantissimi nelle scorse settimane hanno composto la loro squadra di 5 cantanti sanremesi e in questi giorni si stanno sfidando per arrivare in cima alla classifica nazionale del gioco. E i punti non si fanno semplicemente puntando sui concorrenti che più probabilmente saliranno sul podio della serata finale del festival (come Elisa o il duo Mahmood & Blanco), anzi. I punteggi più alti sono raccolti da chi porta a casa più bonus. Tra questi, un bonus di ben 50 punti è per chi pronuncia la parola papalina sul palco dell’Ariston. Ma ci sono bonus di ogni tipo: 10 punti per artisti che si esibiscono solo indossando indumenti intimi, sempre 10 per chi consegna i fiori a un’altra persona, 25 per chi esclama “FantaSanremo” (come fatto da Gianni Morandi), 20 punti per chi si presenta visibilmente brillo, 25 per chi insulta il pubblico, 5 per un bacio sulla guancia (che diventano 15 se è un bacio alla francese), 20 per una standing ovation, 20 per chi saluta “zia Mara”, addirittura 1000 punti per l’artista che dovesse malauguratamente morire durante l’esibizione e molti altri.

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La commissione “Fif” (Federazione italiana Fantasanremo) che gestisce il gioco

E tutto questo carrozzone, tra meme sui social e cantanti che hanno fatto i dovuti scongiuri per non ottenere il bonus di mille punti appena citato, è partito dalle coste marchigiane. Per due motivi: innanzitutto la papalina è il pesce simile alla sardina (conosciuto tecnicamente come “spratto”) comunemente pescato nell’Adriatico davanti Civitanova, Porto Recanti e tutto il resto del litorale marchigiano-romagnolo. E il nome del pesce è anche il soprannome di Nicolò Peroni, il gestore del bar Corva di Porto Sant’Elpidio dove due anni fa è nato ufficialmente il FantaSanremo (leggi l’articolo). Gioco che inizialmente era solo una specie di scherzo tra amici e clienti del bar. Poi, in modo esponenziale, il torneo e il suo assurdo regolamento hanno fatto il giro dei social, fino alla consacrazione di quest’anno al grande pubblico, con sito ufficiale realizzato in collaborazione con Sky Wifi, sponsor, possibilità di creare leghe personalizzate e un totale di 500mila squadre iscritte alla competizione. Al momento, al primo posto svettano le squadre composte dalla cinquina Michele Bravi-Aka 7even-Emma-Highsnob-Iva Zanicchi, ma ad ogni serata la situazione rischia di ribaltarsi. Soprattutto se un cantante dovesse cadere sulle scale prima dell’esibizione: il regolamento, in quel caso, prevede una decurtazione di 50 punti.

 

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