L’incendio all’Api
Incendio alla raffineria Api, nella tarda mattinata di oggi.
E’ successo intorno a mezzogiorno quando si è creata una coltre di fumo nero, ben visibile anche da Ancona e da Senigallia. Il rogo sarebbe da attribuire a una pompa di carica.
Subito dopo il rogo, è stato il Comune di Falconara ad emettere un primissimo bollettino: «L’incendio alla raffineria è sotto controllo. E’ scaturito da una pompa di carica dell’impianto di Cracking termico. Non si registrano feriti. L’incendio è classificato categoria 1 e ha fatto scattare la fase di preallarme».
Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del fuoco, giunti anche dalle sedi distaccate di Senigallia e Jesi, con oltre una ventina di uomini, 6 autobotti e mezzi 4×4. Già presente sul posto vi era il personale antincendio addetto all’impianto che ha operato nell’immediato
La colonna di fumo ha allarmato i cittadini: alcuni hanno addirittura lasciato Falconara. Molti pensavano invece che potesse trattarsi dell’esercitazione antincendio che era proprio prevista per oggi ma alle 14.30.
La Polizia Locale ha ha chiuso al traffico la zona in cui insiste la raffineria, deviando la circolazione. Grosse file si sono quindi venute a formare sia sulla Flaminia di Ancona, che lungo la Statale per chi proveniva da Marina di Montemarciano.
Sul luogo sono giunti anche i carabinieri e la polizia oltre ai mezzi del 118 di cui non vi è stato bisogno poiché fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita.
Intanto, una volta spento l’incendio, sul posto proseguono però le fasi di monitoraggio da parte dei Vigili del fuoco per escludere ed evitare eventuali focolai residui.
Poco prima che scoppiasse l’incendio era inoltre presente il personale dell’Arpam, impegnato in un sopralluogo.
Infine, sono tuttora in corso anche gli accertamenti sulle cause esatte che hanno innescato il rogo.
(Servizio aggiornato alle 15)
L’incendio all’Api
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