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Messa in sicurezza dei corsi d’acqua:
il Comune deperimetrerà alcune aree
agevolando gli interventi sui capannoni

OSIMO - Alcune casse di espansione nella zona del rio Scaricalasino e Aspio sono state già realizzate dal Consorzio di Bonifica delle Marche. La proposta di mitigazione, inclusa nel nuovo Prg, permetterà agli imprenditori di intervenire sui propri immobili industriali con demolizioni, ampliamenti o nuovi insediamenti, impediti dal 2006 dalle norme di attuazione del Pai nella zona di Osimo Stazione

L’area interessata dagli intervento di mitigazione del rischio idrogeologico di Osimo Stazione

 

Nel consiglio comunale di Osimo convocato per giovedì prossimo l’amministrazione proporrà una delibera sul progetto di mitigazione del rischio idraulico per interventi edilizi da realizzarsi all’interno delle aree ricadenti nella fascia di esondazione indicata dal Piano di assetto idrogeologico, ovvero quella di Osimo Stazione colpita dall’alluvione del 2006. «Considerato che alcune opere idrauliche accessorie, connesse alla realizzazione di una serie di casse di espansione nel bacino del fiume Aspio e Rio Scaricalasino, sono state già realizzate dal Consorzio di Bonifica delle Marche per un importo di 1.200.000 euro, si può già ora deperimetrare l’area a rischio e consentire agli imprenditori di intervenire sui propri capannoni industriali con demolizioni, ampliamenti o nuovi insediamenti, che dal 2006 sono invece impediti dalle norme di attuazione del Pai nella zona di Osimo Stazione.- spiega in una nota il sindaco Simone Pugnaloni – La proposta di mitigazione, che ricade nel più ampio lavoro di variante generale al Prg che l’amministrazione comunale sta portando avanti, valuta positivamente la necessità di ridurre le condizioni di rischio esondazione dell’area edificabile ma al contempo tra le prescrizioni ne prevede una vincolante».

Una percentuale degli oneri di urbanizzazione primaria derivanti dagli interventi attuabili andranno infatti destinati esclusivamente a lavori di manutenzione e messa in sicurezza delle aree a rischio ricadenti negli ambiti urbanizzati e di competenza comunale.«Si ritengono infatti fondamentali non solo gli interventi di manutenzione straordinaria come le casse di espansione ma soprattutto la manutenzione ordinaria, – aggiunge il primo cittadino di Osimo – come la pulizia del reticolo idrografico minore e l’attività di monitoraggio e sorveglianza delle emergenze, che potrà essere finanziata dagli oneri di urbanizzazione. In una fase storica come questa, con le aziende in crisi, si ritiene importante dare nuove opportunità alla zona industriale di Osimo Stazione, che tanto interesse raccoglie dagli investitori privati, ma sempre con un occhio di riguardo alle attività di tutela del territorio. Come sindaco era un obiettivo al quale ho lavorato a lungo e per il quale ora siamo vicini al traguardo. Se finora la zona era praticamente bloccata, con questo progetto, se approvato dal consiglio e poi dall’Autorità di Bacino, potrà dare nuovo slancio all’economia e all’edilizia di Osimo Stazione, come hanno chiesto da tempo dalle associazioni di categoria e dagli imprenditori». La proposta di mitigazione andrà ora inviata all’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appenino Centrale per avere il necessario parere vincolate. Le eventuali prescrizioni saranno recepite in un successivo ed apposito nuovo atto di giunta.

 

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