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I colori del mondo nel Grest
della parrocchia della Misericordia

OSIMO- Laboratori all'insegna dell'educazione civica, interculturale e religiosa per i 65 bambini e ragazzini che per due settimane hanno condiviso momenti ricchi di nuove amicizie, tanta creatività e divertimento

La chiesa di Santa Maria della Misericordia di Osimo

 

Tanti giochi, canti e laboratori all’insegna dell’educazione civica, interculturale e religiosa: questo il Grest organizzato dalla Parrocchia Santa Maria della Misericordia di Osimo. Nel giro di due settimane si è formato un bellissimo gruppo estivo, salito a 65 bambini e ragazzini (6-11 anni) suddiviso in 6 gruppi, coordinato e assistito da oltre 15 ragazzi teenager neo cresimati delle parrocchie della Misericordia e di San Marco.  Decisivo l’intervento propositivo del parroco, padre Laurent Falay e di un gruppo di laici adulti coordinati da Cristina Giuliodori, impegnati nel cammino sinodale voluto da Papa Francesco. Ognuna delle dieci giornate è stata costruita con un programma diverso, preparato nei dettagli per rendere i bambini protagonisti, dalle 8 alle 13, dal 13 al 24 giugno.  Tantissimi i momenti ricchi di nuove amicizie, tanta creatività, divertimento, con spazi di riflessione ed educazione verso gesti di inclusione, di pace e di rispetto delle diversità, attraverso canti con mimo, preghiere brevi ma sentite.

«Nella prima settimana – raccontano in una nota gli animatori del Grest della Parrocchia della Misericordia di Osimo – è stata proposta la conoscenza di San Francesco e del suo Cantico delle creature o di Frate Sole, sollecitando l’attenzione e il rispetto verso la natura che ci circonda, contro l’inquinamento, per un’educazione di contrasto al consumismo e allo spreco. Nella seconda settimana è stata proposta la riflessione su 5 personaggi famosi della storia interpreti dei valori e delle culture diverse dei popoli nei 5 continenti: per l’America,  Chico Mendes e gli indios dell’Amazzonia, introdotti da una stupenda mostra di foto e di oggetti originali dei bambini yanomami dell’Amazzonia Brasiliana raccolti dal medico Aldo Lo Curto e portati al Grest e presentati dall’antropologa Leandra Gatto; per l’Asia, il Mahatma Gandhi, testimone della forza della nonviolenza nel guidare e vincere, senza armi e senza guerre, lunghi processi di liberazione dal colonialismo; per l’Africa, Santa suor Bakita, emblema della liberazione nonviolenta dei popoli africani dalla schiavitù secolare imposta dal razzismo dei colonizzatori bianchi europei; per l’Oceania, padre Chanel, primo missionario francese martire cristiano  tra le popolazioni delle isole lontanissime della Polinesia; per l’Europa, padre Massimiliano Kolbe, che ha saputo testimoniare l’amore cristiano donando la sua vita per salvare quella di alcuni suoi compagni di prigionia nei lager nazisti, durante la storia orribile  della seconda guerra mondiale. Il Grest si concluderà venerdì prossimo tra giochi, riflessioni e canti… piantando tutti insieme sulla terra del prezioso “parchetto” parrocchiale un albero da frutto, simbolo del rispetto della natura  e dei popoli».

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