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Tragedia a Rotella, Fabio Grossetti
stroncato da un malore  

ROTELLA - Direttore di Legacoop Marche, si è sentito male sotto la sua abitazione dalla quale era appena uscito. Inutili i soccorsi. Aveva 63 anni. Il sindaco Borraccini: «Grande amico, lascia un grande vuoto». Il presidente di Legacoop Alleruzzo: «Non so proprio come faremo senza di lui». Il funerale domani pomeriggio

 

Fabio Grossetti

 

Un malore improvviso non ha lasciato a scampo a Fabio Grossetti, 63enne di Rotella, direttore di Legacoop Marche e responsabile regionale di Legacoopsociali Marche. Si è sentito male oggi, mercoledì 6 luglio, sotto la sua abitazione, dalla quale era uscito pochi attimi prima per entrare in auto. Immediati ma inutili, purtroppo, i soccorsi arrivati a bordo dell’ambulanza del 118. Nonostante tutti i tentativi di strapparlo al suo destino, per Grossetti non c’era ormai più nulla da fare. La notizia della tragedia si è diffusa in poco tempo nel piccolo comune piceno, dove Grossetti era non solo molto conosciuto, per la sua carica professionale e per l’impegno nel sociale. Ma era amato e stimato.

Ancora incredulo, il sindaco di Rotella, Giovanni Borraccini: «Fabio era un uomo di grande cultura, grande intelligenza e conoscenza e sempre disponibile. Era un grande amico. Leale e coerente, Fabio lascia veramente un grande vuoto nell’intera comunità rotellese». Da parte del sindaco Borraccini, a cui si unisce la redazione di Cronache Picene, le più sentite condoglianze alla moglie Bruna ed ai figli Eleonora e Matteo. Il funerale si svolge domani giovedì 7 luglio, alle ore 17, nella chiesa di San Lorenzo a Rotella. 

Gianfranco Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche, lo ricorda con queste parole: «Era il punto di riferimento di Legacoop Marche e per me la colonna portante di tutto il nostro lavoro insieme. Sempre disponibile ad una telefonata, ad un incontro, con tutti. Ha affrontato ogni questione, ogni ostacolo, ogni sfida con passione, la stessa che era la forza del suo carattere e del suo impegno costante. Negli ultimi due anni, così duri per la pandemia, ha rivoluzionato il modo di lavorare di tutta la struttura associativa per non fermarsi mai ed essere sempre a fianco di tutte le cooperative. Non so proprio come faremo senza di lui».

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