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«Esserci sempre per gli altri,
è quello che Noemi ci ha regalato»

SENIGALLIA - Catia Fronzi, docente di Scienze Umane e Filosofia al liceo ‘Perticari’, ricorda la studentessa morta nell'alluvione. «Siamo attoniti e facciamo difficoltà a coordinare pensieri e parole per il dolore che sentiamo. E’ stata una fortuna per noi poter dividere insieme a lei momenti importanti in questi anni di scuola». Oggi pomeriggio il direttore dell'Ufficio scolastico regionale ha deposto un mazzo di rose bianche sul banco della ragazza

Marco Ugo Filisetti e la dirigente del “Perticari”, Lucia Di Paola, accanto al banco di Noemi Bartolucci

 

Un mazzo di rose bianche per rendere omaggio a Noemi Bartolucci, la studentessa diciassettenne del liceo “Perticari” di Senigallia rimasta vittima dell’alluvione. A deporlo sul banco è stato oggi pomeriggio il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, che ha visitato il Campus di Senigallia, il complesso scolastico della città che ha subito numerosi danni a seguito del nubifragio che ha colpito le Marche, con la volontà di  rappresentare vicinanza a tutta la comunità scolastica anche a nome del ministro Patrizio Bianchi, impegnato in un convegno all’Onu.

La ragazza di Barbara frequentava da pochi giorni il quarto anno del liceo delle Scienze umane. «Siamo attoniti e facciamo difficoltà a coordinare pensieri e parole per il dolore lancinante che sentiamo per questa scomparsa – dice Catia Finzi, docente di Scienze Umane e Filosofia al liceo ‘Perticari’ e coordinatrice per il quarto anno di questo indirizzo di studi -. Noemi aveva un sorriso meraviglioso e uno sguardo illuminante per tutti. E’ stata una fortuna per noi poter dividere insieme a lei momenti importanti in questi anni a scuola. Era brava, presente e volenterosa, gioiosa e giocosa le piaceva far star bene le sue compagne, aveva un forte senso della cura per gli altri».

Noemi Bartolucci

E proprio questo, secondo Finzi, «ci ha regalato di lei: è esserci sempre per gli altri, per i compagni sotto il profilo dell’aiuto e della disponibilità in classe ma anche fuori, e per noi docenti per il suo essere sempre coinvolta nella vita di classe –  aggiunge la professoressa facendosi portavoce dei sentimenti provati in queste ore da tutta la scuola –  Non abbiamo ancora potuto confrontarci in Consiglio di classe sulle iniziative che organizzeremo per ricordarla, proprio perché siamo ancora nella fase del dolore più profondo, quello che ancora deve prendere una forma, deve iniziare a comporsi e trasformarsi. Lo scorso anno scolastico Noemi e le sue compagne avevano fatto l’orientamento nelle  Primarie dopo due anni di lockdown. Era entusiasta di un progetto che aveva tanto desiderato e le piaceva stare con i bambini. Questa morte mi tocca profondamente come madre, prima ancora che come insegnante».

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