di Gabriele Censi
Tanti riconoscimenti internazionali nella brillante carriera di scienziato per Andrea Ballabio (leggi) ma per la prima volta una laurea honoris causa, in “Biological Sciences”, gliela conferisce l’università di Camerino. Ballabio è un vero manager della ricerca, riportato in Italia da Susanna Agnelli quando lei era alla guida della Fondazione Telethon e decise di creare un centro di ricerca indipendente affidandosi proprio a lui apprezzatissimo negli Stati Uniti, per il progetto.
Oggi è direttore e fondatore dell’istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli oltre che ordinario di Genetica Medica presso l’Università Federico II di Napoli.
«E’ per noi un grande onore – ha dichiarato il rettore Claudio Pettinari – avere qui oggi il prof. Andrea Ballabio. Lo ringrazio vivamente per il grande lavoro di ricerca che ha svolto e che sta svolgendo con grande passione, stessa passione e abnegazione profuse nel ruolo di mentore per nuove generazioni di scienziate e scienziati. Mi auguro che possa essere dato avvio ad importanti progettualità in collaborazione con le nostre ricercatrici ed i nostri ricercatori».
Nel corso della cerimonia, dopo la lettura delle motivazioni da parte del prorettore Graziano Leoni, la laudatio è stata pronunciata dal prof Guido Favia, direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam. «È un grande onore e un grande piacere – ha affermato il prof. Favia – celebrare attraverso questa laudatio il professor Andrea Ballabio. La sua grande capacità di riflessione critica lungo itinerari scientifici insoliti e non convenzionali ha caratterizzato la sua carriera scientifica ed è stata anche alla base della capacità organizzativa che ha consentito la “creazione” del Tigem. E proprio l’esperienza del Tigem è la dimostrazione che nel nostro Paese è ancora possibile portare avanti una ricerca di successo e di livello internazionale, basata sulla competenza, sul merito, l’efficienza e la trasparenza nel finanziamento alla ricerca».
Nella sua lectio doctoralis sul tema “Il lisosoma: un reostato del metabolismo cellulare” il prof. Ballabio ha illustrato i suoi studi su quelle importantissime particelle che sono i lisosomi, sulle sue scoperte e sulle attività di ricerca portate avanti dal Tigem. “Sono veramente emozionato – ha affermato – nel ricevere questo riconoscimento da un Ateneo come l’Università di Camerino, che da sempre ha compreso l’importanza della condivisione dei risultati della ricerca. La ricerca è bellezza, è condivisione, è benessere per la collettività. Lavorare tutti, ricercatrici e ricercatori, per questo scopo è ciò che dà maggior soddisfazione”. Al termine della cerimonia il rettore Pettinari ha consegnato al prof. Ballabio il Sigillo dell’Ateneo.
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