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Investita da una betoniera a Milano:
addio a Silvia Salvarani

ANCONA - Maestra di yoga famosa in tutta Italia, era nata ad Ancona dove aveva vissuto fino al 2001 prima del trasferimento nel capoluogo meneghino. In città aveva portato avanti la palestra omonima 'Salvarani' di via Trieste frequentata da generazioni di anconetani. L'incidente lo scorso 2 novembre

L’incidente avvenuto a Milano a seguito del quale è morta Silvia Salvarani (nel riquadro)

di Alberto Bignami

Era rimasta coinvolta in un drammatico incidente avvenuto a Milano, nella mattina dello scorso 2 novembre.
Silvia Salvarani, 66 anni, stimatissima maestra di yoga e autrice di numerose pubblicazioni e video, si era trasferita da Ancona al capoluogo meneghino nel 2001.
Dopo due settimane da quell’investimento avvenuto lungo i Bastioni di Portanuova, quando una betoniera la travolse intorno alle 10.30, la donna è purtroppo deceduta questa notte.
La notizia si è diffusa nella tarda mattinata di oggi. I tantissimi amici che aveva ad Ancona non si erano mai scordati di lei che, appena poteva, tornava nel capoluogo dorico e nella sua Portonovo.
In città era conosciutissima per aver portato avanti l’omonima palestra ‘Salvarani’ di via Trieste, fondata dal papà.
Quel mercoledì mattina, si trovava in sella alla propria bicicletta quando venne investita lateralmente dal mezzo

Silvia Salvarani

pesante, impegnato forse nell’effettuare una svolta. L’autista riferì alle forze dell’ordine intervenute sul posto, di non averla vista.  Forse, Silvia Salvarani si trovava in un punto cosiddetto cieco. La dinamica della tragedia accaduta è ancora in fase di accertamento.
La chiamata al 112 era stata immediata. Vigili del fuoco e 118 intervennero per estrarla da sotto il pesante camion. La bici era completamente accartocciata mentre la 66enne aveva riportato gravissime lesioni da schiacciamento.
Trasportata d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano, venne subito sottoposta a un primo intervento chirurgico, ed altri successivi, a seguito dei traumi riportati ad una gamba, al bacino e al torace.
Rimasta ricoverata sempre in prognosi riservata, i medici hanno continuato a fare tutto quanto era possibile.
Con il suo sorriso, la sua pacatezza, disponibilità e gentilezza, aveva saputo circondarsi di tantissime persone che le volevano bene, che la stimavano e che durante questi giorni le sono stati a fianco. Oggi, in tanti si sono stretti al dolore del fratello Marco: «Ora, libera dall’involucro corporeo, vola alta nello Spirito!» hanno scritto gli amici per Silvia.
I funerali, la cui data deve essere ancora fissata, si celebreranno ad Ancona.

Travolta da una betoniera a Milano: gravissima una 66enne anconetana maestra e personal trainer di yoga

 

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