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Liti e insulti continui nel condominio:
fucili e munizioni ritirati in via cautelare

FABRIANO - Briciole di pane lasciate cadere sulla proprietà del vicino, danneggiamento degli alberi da frutto e rumori notturni fatti esclusivamente per arrecare disturbo, erano alcuni dei dispetti che da tempo venivano portati avanti

Le armi e il munizionamento sequestrato dalla polizia

Una lunga controversia tra i condòmini di una palazzina bifamiliare che, nel corso del tempo, si sono scambiati “atti di provocazione e ripicca” non certo conformi ai rapporti di buon vicinato.
Per questo motivo, i poliziotti del Commissariato di Fabriano nei giorni scorsi hanno proceduto al ritiro cautelare di 6 fucili da caccia e del relativo munizionamento, regolarmente detenute da un 53enne fabrianese, a seguito proprio del ‘vivace’ alterco avuto con un condomino.
La convivenza tra i due nuclei familiari è infatti diventata nel tempo sempre più complicata. Offese e dispetti che le due famiglie si sono scambiati, al punto che una delle due si è vista costretta a rivolgersi all’Ufficio denunce del Commissariato per sporgere querela.
Gli agenti sono venuti così a sapere della natura e della portata offensiva crescente delle molestie: dalle briciole di pane lasciate cadere sulla proprietà del vicino, al danneggiamento dei suoi alberi da frutto e dei rumori, anche a tarde ore serali e notturne, verosimilmente prodotti al solo fine di arrecare disturbo.
Nel tempo la conflittualità è stata ulteriormente alimentata da episodi come la disattivazione del contatore della corrente elettrica (collocato all’ingresso comune del condominio ndr) e di ‘sosta selvaggia’ delle rispettive auto in modo da ostacolare o comunque da rendere particolarmente difficoltoso il parcheggio nelle rispettive proprietà.
Il protrarsi delle molestie, oltre a compromettere definitivamente i rapporti tra i condòmini, ha causato inevitabilmente anche uno stato d’ansia all’intero nucleo familiare del denunciante, che ha iniziato a temere per la propria incolumità in ragione di minacce verbali che gli venivano rivolte dal vicino.
A seguito della denuncia, si è proceduto a una verifica presso gli archivi informatici dell’eventuale detenzione, da parte di entrambi i nuclei familiari, di armi e munizioni legalmente detenuti potendo verificare che il querelato risultava avere 6 fucili da caccia e relativo munizionamento in ragione di un’autorizzazione di porto d’armi per uso caccia, ottenuta anni fa.
Per questo motivo, costituendo l’accesa conflittualità un concreto pericolo per l’incolumità delle persone, i poliziotti hanno proceduto al ritiro cautelare di tutte le armi e munizioni anche a salvaguardia della pubblica sicurezza e tranquillità. E’ inoltre emerso che in capo al querelato vi era anche il possesso di alcune munizioni ‘a palla’, non regolarmente dichiarate per le quali è stato denunciato.
Il ritiro cautelare costituisce un prezioso strumento di prevenzione dei reati che permette alla Polizia di Stato di intervenire in tutte quelle situazioni in cui il possessore delle armi e delle munizioni, benché rispettoso delle prescrizioni circa la detenzione e la custodia, faccia concretamente temere una gestione poco accorta e affidabile delle stesse nonché, in relazione a fatti contingenti di rilevante portata emozionale o alta conflittualità con terzi, la concreta possibilità di un abuso del titolo di polizia abilitativo al possesso-porto di armi.

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