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Sfreccia al posto di blocco
rischiando di investire i carabinieri:
inseguimento da brividi a 150 km/h

CAOS davanti alla Basilica di Loreto. Alla guida dell'Alfa Mito, un 23enne di Recanati che si è fermato solo qualche metro più avanti, per poi dare ripetutamente gas da fermo e ripartire. La rocambolesca fuga è durata circa 20 minuti tra vie prese contromano e frontali evitati dai militari

Un controllo dei carabinieri (Archivio)

di Alberto Bignami

E’ stato un inseguimento da brividi quello avvenuto ieri notte quando, intorno alle 22, un’Alfa Mito condotta da un 23enne di Recanati, a tutta velocità ha sfiorato i carabinieri del Radiomobile di Osimo impegnati in un posto di controllo all’altezza della Basilica di Loreto.
Una scena notata dalle tantissime persone che erano presenti in quel momento e che hanno pensato che l’automobilista avesse intenzione di investire di proposito i militari dell’Arma.
Il giovane si è poi fermato poco avanti, tenendo il motore acceso. I carabinieri, capendo che probabilmente l’intenzione era quella di ripartire, sono saliti sulla Gazzella e, lampeggianti accesi, lo hanno avvicinato. Quasi raggiunto, il giovane ha però ripreso la marcia fino a quando, uscito dalle mura cittadine,  si è nuovamente fermato iniziando questa volta a dare gas da fermo per far rimbombare ripetutamente la marmitta, iniziando quindi una folle corsa arrivata a raggiungere anche a 150 chilometri orari.

La pattuglia del Norm si è messa subito all’inseguimento non capendo con chi avesse a che fare, ma tentando di tutto per fermarlo.
Durante la rocambolesca fuga, il giovane recanatese ha iniziato a prendere diversi contromano, rischiando anche due frontali evitati solo grazie ai lampeggianti e le sirene tenute accese dalla Gazzella, e dai militari che inoltre abbagliavano di continuo per segnalare il pericolo agli altri automobilisti che incrociavano lungo le varie vie nelle quali la Mito si infilava all’ultimo momento, con manovre da pilota di rally.
In strada si era creato il panico e la voce si era subito diffusa in tutta Loreto con persone che chiamavano i propri famigliari sapendo che erano fuori casa, in auto.

La caserma dei carabinieri di Osimo (Archivio)

Più volte i carabinieri hanno provato a fermare l’automobilista e allo stesso tempo, mettendo in pericolo la propria incolumità, ad assicurarsi che chi si trovava a passare lungo quella stessa via non venisse coinvolto.
Ad un certo punto i militari sono riusciti a chiudere la strada alla Mito che però, con un’abile manovra in retromarcia, ha ripreso la propria corsa senza meta.
E’ dopo circa 20 minuti d’inseguimento che il 23enne ha imboccato via Impaccio, una strada sterrata ad una sola corsia costeggiata da campi di ulivi. Il giovane, con alle calcagna i carabinieri, ad un certo punto è finito però fuori strada, andando a sbattere contro un muro di contenimento.
I militari scesi dall’auto lo hanno subito raggiunto e bloccato mentre sul posto venivano raggiunti dai colleghi.
Nell’incidente, il giovane ha riportato solo lievi contusioni. Identificato, è risultato già conosciuto dalle forze dell’ordine.
Effettuati tutti gli accertamenti di rito, la patente gli è stata subito ritirata. Ulteriori provvedimenti nei suoi confronti sono al vaglio dei militari.

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