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Trimestre di crescita
per l’industria manifatturiera

ANCONA - Secondo l'analisi di Confindustria, il quarto trimestre 2022 si è chiuso con un +0,9% rispetto ai livelli rilevati nello stesso periodo del 2021. Il presidente Roberto Cardinali: «Alcuni comparti hanno beneficiato della ripresa della componente estera»

Roberto Cardinali

 

L’industria manifatturiera regionale chiude il quarto trimestre 2022 con attività produttiva debole e attività commerciale stazionaria rispetto ai livelli rilevati nello stesso periodo del 2021. Secondo i risultati dell’Indagine Trimestrale condotta dal Centro Studi “Giuseppe Guzzini” di Confindustria Marche, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, nel trimestre ottobre-dicembre 2022 la produzione industriale ha registrato una variazione dello 0,9% su base tendenziale, risultato debole anche se migliore di quello osservato a livello nazionale (-2,4%). Il dato medio nasconde dinamiche molto differenziate tra i diversi settori dell’economia, con alcuni comparti che hanno sperimentato variazioni positive dei livelli di attività e altri che hanno chiuso il trimestre con risultati più deboli.

Stazionaria l’attività commerciale complessiva nel quarto trimestre 2022: l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato una contenuta flessione (-0,2%) rispetto allo stesso periodo del 2021, con una contrazione sul mercato interno e un aumento sul mercato estero. Le vendite sul mercato interno hanno registrato un calo del 3,6% rispetto al quarto trimestre 2021, con risultati positivi solo per Minerali non metalliferi e Alimentare. Negativi tutti gli altri settori. Le vendite sull’estero hanno registrato un aumento del 3,0% rispetto al quarto trimestre 2021. Positiva la dinamica per tutti i principali settori, ad eccezione della Meccanica e della Gomma e Plastica.

Nella media del trimestre ottobre-dicembre 2022, i livelli occupazionali sono rimasti pressoché stazionari (-0,2%), con andamenti negativi nell’Alimentare, nel Legno e Mobile e nella Gomma e Plastica. Nello stesso periodo le ore di cassa integrazione hanno subito una diminuzione del 43,3% rispetto al quarto trimestre 2021, passando da 7,3 a 4,1 milioni. «I risultati dei principali settori –  ha dichiarato il presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinali – sono ancora influenzati dal differente andamento della domanda domestica e di quella estera con alcuni comparti che hanno sofferto il rallentamento ulteriore della componente interna, mentre altri hanno beneficiato della ripresa della componente estera. In questo scenario, pur incidendo meno rispetto ai mesi centrali dell’anno, le difficoltà sui mercati di approvvigionamento e la crescita dei costi, inclusa l’energia, ancora comprimono la flessibilità di azione delle imprese, mantenendo elevato il rischio di rottura della regolarità dei processi. A tale aspetto – ha concluso Cardinali – appare in larga parte associata la cautela dei giudizi formulati dagli operatori riguardo alla congiuntura per i prossimi mesi»

 

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