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Il 78esimo anniversario della Liberazione:
«Una festa di tutti» con qualche protesta (Foto)

PROVINCIA - La ricorrenza del 25 Aprile è stata celebrata in tutte le città dell'Anconetano, da Jesi a Senigallia dove una manifestazione autonoma di antifascisti ha ritardato il corteo organizzato dal Comune, da Osimo a Fabriano, fino a Falconara e a Loreto. Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, ha partecipato alla cerimonia organizzata dai comuni di Numana e Sirolo

Oggi ricorrono i 78 anni dalla liberazione dell’occupazione nazifascista che permise la nascita della Repubblica italiana fondata sui valori della Costituzione. Diverse le cerimonie che si sono svolte anche nelle città della provincia di Ancona. Il Comitato Provinciale Anpi Ancona esprime grande soddisfazione per lo svolgimento delle celebrazioni del 25 aprile nella provincia di Ancona. «Ringraziamo il Prefetto di Ancona e tutti i sindaci che hanno consentito lo svolgimento della deposizione delle corone, coinvolgendo come di consueto la nostra associazione. – si legge nella nota – Le nostre piazze hanno risposto alle varie manifestazioni con entusiasmo e partecipazione. Tante persone hanno assistito alle molteplici celebrazioni organizzate in tutte le città, in risposta ai continui tentativi di riscrittura della storia da parte dei rappresentanti delle nostre istituzioni a cui assistiamo con sempre maggiore frequenza. Una risposta unitaria, popolare, spontanea, con la partecipazione anche del mondo dell’associazionismo e di quello sindacale che intende rimettere al centro della vita civile del Paese l’antifascismo e la Costituzione che ne è frutto imprescindibile. Fedeli ai nostri principi, ricordiamo le nostre radici e guardiamo al futuro ispirandoci agli ideali di chi si è sacrificato e non ha potuto godere i frutti dei propri sforzi perché non è sopravvissuto alla lotta di Liberazione che ci ha consegnato una Italia libera, democratica, antifascista». Ecco una galleria fotografica di alcune delle più importanti celebrazioni.

-NUMANA e SIROLO-

Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, ha scelto di celebrare la ricorrenza partecipando alla cerimonia per il 25 aprile dei Comuni di Sirolo e di Numana. «Da qui rivolgo a tutti un augurio per questa giornata, affinché con la memoria della Liberazione si tengano forti e vivi i valori di libertà, pace e democrazia» ha detto.

-JESI-

 

«Viva la Resistenza, Viva la Costituzione, Viva la Repubblicana Italiana libera, democratica e antifascista! Buon 25 aprile» ha scritto sui social il sindaco Lorenzo Fiordelmondo. Poche parole per sintetizzare il significato della ricorrenza, come ha spiegato il primo cittadino di Jesi nel discorso in piazza dell’Indipendenza davanti a Palazzo comunale prima che la banda musicale intonasse ‘Bella ciao’ e l’’Inno di Mameli’. Nell’atrio del Comune è stata deposta l’ultima corona di alloro, l’altra in precedenza era stata apposta al Monumento ai Caduti dei giardini pubblici di Viale Cavallotti. Con il corteo delle autorità e delle associazioni aperto dal gonfalone del Comune ha sfilato anche ‘Marco’ il cavallo blu, scultura simbolo della liberazione dall’istituzione manicomiale per una serie di iniziative a tema.

 

-SENIGALLIA-

Festa della Liberazione, il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti e il presidente del Consiglio Massimo Bello hanno reso omaggio ai Caduti, posizionando la corona d’alloro sotto la lapide (porticato del Comune), che ricorda il sacrificio di coloro, che hanno liberato l’Italia e l’Europa dal nazifascismo. «In questa giornata di festa va a loro la nostra profonda gratitudine» hanno detto la prima e seconda carica istituzione del Comune. Il discorso è stato tenuto in Piazza Roma alla presenza delle autorità. Corone di alloro sono state deposte anche i monumenti di Aldo Cameranesi a San Silvestro, Anna Frank in via Capanna e Salvo d’Acquisto in via Verdi e presso la lapide dedicata ai Caduti di Cefalonia in via Dogana Vecchia. La messa è stata celebrata dal mons. Giuseppe Orlandoni nella Chiesa di Santa Maria Assunta “dei Cancelli”. Nel programma delle celebrazioni organizzate dall’amministrazione comunale di centrodestra anche un concerto della Banda cittadina e le lettura di poesie tratte dal libro ‘Come petali rossi’ di Fioriuni Piregigli a cura dell’associazione ‘Nelversogiusto Senigallia Poesia’. Non sono mancati i fuori programmi.

Lo striscione di protesta di Senigallia Antifascista

“Il 25 aprile è resistenza, nessuna pace con i fascisti”. C’era scritto sullo striscione esposto durante la “commemorazione autonoma” che una delegazione di “antifascisti e antifasciste” di Senigallia ha tenuto questa mattina presso il monumento al partigiano Aldo Cameranesi, località San Silvestro, per condividerla con la sezione Anpi di Senigallia ed esprimere il dissenso «a chi vuole promuovere la “pacificazione nazionale”». La manifestazione autonoma – come riporta l’Ansa –  ha ritardato per protesta anche il corteo organizzato dal Comune. La delegazione antifascista ha simbolicamente bloccato la strada con lo striscione.

– FABRIANO-

Nel rispetto della tradizione, una serie di appuntamenti istituzionali ha scandito la Festa della Liberazione di Fabriano. Dopo le commemorazioni al cimitero di Cancelli dove si è svolta la commemorazione del “Partigiano senza armi” Engles Profili, questa mattina a partire dalle ore 8 sono state deposte corone d’alloro presso i cippi commemorativi di Bivio di Nebbiano – San Donato – Stazione di Albacina – Vallina e alla loggia dei Caduti della Resistenza all’interno del cimitero di Santa Maria. Al termine della messa nella chiesa di San Biagio è partito il corteo delle autorità per la deposizione delle corone d’alloro al Loggiato San Francesco, al Monumento ai Caduti di tutte le guerre e al Monumento alla Resistenza con gli interventi del sindaco Daniela Ghergo e del presidente dell’Anpi sezione di Fabriano, Giacomo Scortichini. In chiusura di giornata alle 17 il concerto della banda musicale Città di Fabriano ai giardini del Poio.

 

 

-OSIMO-

«La nostra Carta costituzionale “parla” al mondo di oggi che ha bisogno di democrazia e, invece, vede un crescendo di tentativi per limitarla o, – peggio-, include molti paesi che non aspirano affatto ad essere democratici. Chi conosce però il privilegio di godere dell’indipendenza e della libertà, avendone sperimentato la mancanza, non può dimenticare chi ha combattuto contro il nazifascismo per garantire questi valori. In questo senso il 25 aprile non può che essere un valore condiviso. Viva il 25 aprile». Il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni ha concluso con queste parole il suo discorso per le celebrazioni della Festa della Liberazione al teatro La Nuova Fenice, dopo aver ricordato come il 25 aprile di 78 anni fa si tradusse «nel punto di svolta rispetto ad una dittatura ventennale, rispetto all’adesione a ideologie razziste e totalitarie da parte del regime fascista, e,- infine-, rispetto ad una guerra scriteriata e devastante per il nostro paese e per il mondo». Il corteo con i gonfaloni e la banda musicale si è snodato per Corso Mazzini e per le piazze centrali della città fino ad arrivare al Cippo della Resistenza di via Lionetta dove il sindaco con il presidente del Consiglio Giorgio Campanari ha deposto una corona di alloro.

-FALCONARA-

«Sono passati 78 anni da quando l’Italia si è liberata dall’oppressione nazista e fascista, che l’aveva fatta sprofondare in un baratro di intolleranza, violenza e oppressione. Partigiani e partigiane di ogni colore politico, spesso giovani con tutta la vita davanti, hanno immaginato un mondo migliore». Così il sindaco di Falconara Stefania Signorini nel discorso per le celebrazioni del 25 aprile. Le iniziative si sono aperte alle 10 in Piazza 2 Giugno a Castelferretti e si sono concluse a mezzogiorno in piazza Mazzini. La mattinata è stata animata dalla Banda di Castelferretti. Ad affiancare il sindaco c’era Agnese Carnevalini di 12 anni, appena eletta nel consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze con il ruolo di vicesindaco. Hanno partecipato rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni combattentistiche e d’arma oltre a quelli di Croce Gialla e gruppo comunale di Protezione civile. Alla cerimonia hanno partecipato anche il presidente del Consiglio Luca Cappanera, assessori e consiglieri comunali.

-CASTELFIDARDO-

Il 25 aprile non è ‘solo’ una data storica, pur fondativa e simbolo di libertà e democrazia, ma una responsabilità individuale e collettiva, un impegno quotidiano nel costruire pace e uguaglianza. E’ questo il senso della cerimonia proposta stamattina dall’Amministrazione comunale di Castelfidardo d’intesa con la sezione locale Anpi e gli Istituti comprensivi cittadini, un’occasione preziosa per confrontarsi su temi universali in un mondo scosso a tutt’oggi – non solo nella vicina Ucraina – da circa 60 guerre. «E’ importante difendere la storia dai tentativi distorti di revisione e ricordare come il XXV Aprile segni il termine di una dittatura lunga 20 anni e come rappresenti soprattutto il trionfo della resistenza e della determinazione di quanti hanno sacrificato la vita per impedire all’oppressore di prendere il sopravvento», l’introduzione del sindaco Roberto Ascani. Alle sue parole si sono unite quelle della presidente dell’Anpi Elisa Bacchiocchi e della presidente del Consiglio Comunale Lara Piatanesi. E’ seguito l’appassionato intervento della giornalista, scrittrice, fotografa ed esperta di Medio-Oriente Asmae Dachan, la testimonianza nitida e potente di situazioni a tutt’oggi inaccettabili di povertà, privazioni e soprusi inconciliabili con quello che dovrebbe essere un mondo evoluto.

-LORETO-

«Il 25 aprile è la festa di tutti. Oggi lo vogliamo e dobbiamo ribadire con ancora più forza: non può esserci nulla di divisivo nel celebrare il momento in cui i valori della Resistenza prevalsero sull’oppressione, in cui si gettarono le basi per la costruzione dell’Italia libera e democratica nella quale viviamo». Così il sindaco di Loreto, Moreno Pieroni ha voluto onorare questa ricorrenza rendendo omaggio a tutti coloro che lottarono e persero la vita in nome della libertà. «Un dovere civico e morale, da trasmettere alle nuove generazioni con sempre maggiore impegno, soprattutto ora che il tempo ci separa sempre più da quei fatti. Ma non dalla loro memoria. Per questo è stato importante anche ricordare Giordano Bruno Benedetti, ultimo reduce di Loreto, scomparso 2 giorni fa: a lui, come a tutti gli altri, la nostra riconoscenza e il nostro affetto.- scrive il primo cittadino di Loreto – Come sindaco sono stato particolarmente lieto della partecipazione dei giovani, con una rappresentanza di studenti dell’Istituto Comprensivo Solari, e della presenza del vice prefetto Simona Calcagnini e del console onorario della Repubblica di Polonia Cristina Gorainsky. Un sentito grazie anche alle associazioni combattentistiche e d’arma e all’Anpi, per essere state presenti oggi e per l’instancabile lavoro di conservazione della memoria che fanno ogni giorno».

-FILOTTRANO-

 

Anche Filottrano questa mattina ha celebrato 78esimo Anniversario della Liberazione con un corteo, la deposizione delle corono di alloro e  l’ esibizione del corpo bandistico città di Filottrano. Sono seguiti gli interventi del sindaco Lauretta Giulioni e del rappresentante dell’Anpi provinciale Niccolò Duranti.

 

-SAN MARCELLO-

«Oggi abbiamo festeggiato la giornata del 25 aprile in Piazza dei Caduti onorando il nostro compito come amministratori e cittadini di tramandare la memoria e di educare i giovani al valore della Storia. La Resistenza è stato un fenomeno ideologicamente trasversale di coloro che più lucidamente, con più coraggio hanno visto la necessità di affermare i valori democratici nella società sfidando l’ordinamento fascista con i suoi ideali guerrafondai, colonialisti e razzisti» ha detto il sindaco di San Marcello, Graziano Lapi accanto alla minisindaca Angelica Catena. In piazza, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni di volontariato, alla preside dell’Ic Rossini con insegnanti e studenti, c’erano anche i musicisti della Banda cittadina insieme a quella di Morro D’Alba ha fatto da sfondo alla manifestazione.

-MONTE ROBERTO-

La Liberazione d’Italia è stato «un capitolo importante della nostra storia repubblicana, una data fondante del nostro sistema democratico. Questa ricorrenza, proprio per la particolarità della nostra condizione attuale, deve vederci impegnati in una riflessione non solo sull’importanza di questa data per la memoria collettiva ma soprattutto in riferimento alla guerra che si sta combattendo in Ucraina, nel nostro Vecchio Continente. Ecco, in questo particolarissimo momento storico, che costringe le nuove generazioni a confrontarsi con l’ipotesi di una guerra globale dopo gli anni di pace garantita dalle scelte compiute a partire dal 1945, tutti vorremmo poter fare qualcosa di concreto per aiutare il processo di pace tra i popoli». Sono le parole pronunciate oggi dal sindaco di Monte Roberto Stefano Martelli oggi in occasione delle celebrazioni di 25 Aprile.

 

-CERRETO D’ESI –

Le celebrazioni per il 25 aprile promosse dal Comune e dall’Anpi di Cerreto d’Esi, hanno visto una grande partecipazione da parte della comunità: erano infatti presenti i rappresentanti delle autorità civili, il sindaco Grillini, gli assessori Bellomaria, Carnevali e Cesaroni, la capogruppo Berionni), militari e religiose, le associazioni di volontariato e combattentistiche, i ragazzi delle scuole e circa un centinaio di cittadini. Dopo la benedizione delle corone, impartita dall’arciprete don Ferdinando Dell’Amore, il corteo si è fermato presso il murales del partigiano, ridipinto in mattinata da Massimo Melchiorri e dai ragazzi della scuola secondaria “Melchiorri”.«Un’iniziativa alquanto significativa e altamente simbolica: le nuove generazioni cerretesi che rinnovano e ravvivano il murales e i valori della Liberazione racchiusi in esso» ricorda il sindaco David Grillini. Tra il pubblico, era presente Daniele Chillemi, nipote del partigiano Giuseppe Chillemi. Successivamente, il sindaco David Grillini ha deposto la corona di alloro presso il monumento ai caduti presso i giardini e ha voluto rimarcare la necessità di perpetrare i valori scaturiti dalla Resistenza e dalla Liberazione anche e soprattutto in questo momento, in cui l’indifferenza minaccia il senso di comunità, la solidarietà, divaricando le differenze.

 

-SANTA MARIA NUOVA- 

Sentita cerimonia del 25 Aprile anche a Santa Maria Nuova. Con il sindaco Alfredo Cesarini ed i cittadini vi hanno preso parte i carabinieri, don Marco, la Banda La Lombarda, la Protezione Civile comunale, con le associazioni Avis, Croce Gialla, Pro Loco.

-OSTRA VETERE-

La cerimonia a Ostra Vetere è iniziata alle ore 10,30 con la deposizione della corona di Alloro al Monumento ai Caduti di Piazza Don Minzoni, è seguito il corteo e sfilata verso la Piazza della Libertà e alle 11 il sindaco Rodolfo Pancotti ha salutato le autorità e gli intervenuti con un discorso istituzionale. La Banda cittadina ha allietato alcuni momenti della celebrazione.

 

(ultimo aggiornamento alle ore 21.15)

 

Una commossa Valeria Mancinelli: «La Liberazione è l’elemento fondante della Repubblica Italiana» (Video/Foto)

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