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Valmusone, cala lo stock di imprese
ma in percentuali inferiori
rispetto alla media provinciale

CASTELFIDARDO – La Cna Zona Sud di Ancona ha analizzato i dati della consistenza delle attività economiche nelle tre principali città: Osimo registra un saldo negativo, rispetto al 2022, pari a -165 imprese (-5,46%), il dato peggiore degli ultimi 10 anni, a Castelfidardo il settore delle costruzioni perde un -3,9% mentre a Loreto la perdita risulta la più bassa di zona con un -27 (pari al 2,96%)

Andrea Cantori

 

La Cna di Zona Sud di Ancona e il Centro Studi Sistema Cna hanno elaborato i dati Infocamere sulla consistenza numerica delle imprese nel 2023 per i comuni di Osimo, Castelfidardo e Loreto. Emerge un quadro difficile, con cali generalizzati del numero di imprese ma sicuramente meno “traumatico” rispetto al dato provinciale e del capoluogo di regione. Il comune di Osimo registra un saldo negativo, rispetto al 2022, pari a -165 imprese (-5,46%), il dato peggiore degli ultimi 10 anni. Il trend negativo continua con perdite sullo stock di imprese del 2022 che già aveva visto una perdita consistente (-92 imprese). In 10 anni la città dei senza testa ha perso -328 imprese con un calo del -10,10%. Entrando nei dettagli di ogni singolo settore, quelli dove la consistenza numerica è più significativa e ci permette di avere una tendenza più certa, non si notano anomalie sulle tendenze già in atto in tutta la provincia. Si registrano così cali vistosi nel commercio (-9,3%), nel turismo e ristorazione (-7,3%), nelle costruzioni (-6,9%) e nell’agricoltura (- 6,7%).

A Castelfidardo lo scenario non cambia. Anche in questo caso assistiamo a un dato congiunturale negativo, un dato però migliore di quello osimano: rispetto al 2022 le imprese di Castelfidardo calano di 68 unità (-4,29%) e rispetto al 2014 le imprese passano da 1634 a 1518 (-116 pari al -7,10%). Un calo importante ma minore rispetto alle città limitrofe. L’analisi per codici Ateco mostrano un andamento tendenziale in linea con le altre città limitrofe: anche nella città della fisarmonica cala il commercio (-7,4%), il turismo e ristorazione (-6,3%) e il comparto agricolo (-5,5%). Il settore delle costruzioni perde un -3,9% ma fa meglio di quello osimano.

Nel comune di Loreto il trend è il medesimo dei comuni limitrofi ma con una peculiarità: la perdita di imprese in 10 anni è pari a -106 (-10,68%), ma rispetto al 2022 la perdita risulta la più bassa di zona con un -27 (pari al 2,96%). Il calo di imprese nella città mariana è più omogeneo, spalmato su più anni, rispetto invece al calo drastico di Castelfidardo e Osimo che fanno registrare perdite nel 2023 dal 4% in su. Loreto quindi sembrerebbe invece continuare in un lento declino intrapreso già alcuni anni fa, più costante e meno impetuoso.

«Siamo di fronte a un importante mutamento socio economico: sono 10 anni che in tutta la zona assistiamo ad una perdita di imprese. Questi dati però, come abbiamo più volte rilevato, devono anche essere letti con accanto i dati su occupazione e fatturati. Da quanto possiamo apprendere dai dati di Trend Marche, fatturati e occupazione tengono e per tale ragione possiamo ipotizzare che le imprese diminuiscono, ma quelle che restano sul mercato tendono a diventare più forti e grandi – commenta in una nota Andrea Cantori, segretario della Cna di Zona Sud – Siamo quindi di fronte ad una dura selezione del mercato delle imprese. La peculiarità della zona Sud di Ancona sta nel fatto che questo trend negativo è meno accentuato rispetto all’andamento provinciale e del capoluogo di regione – conclude Cantori – Probabilmente tale fenomeno è dovuto al fatto che rispetto ad Ancona le tre città di zona Sud di Ancona hanno un peso del Commercio (uno dei comparti più in crisi) meno rilevante, mentre è più forte la componente del comparto produttivo. Questo potrebbe spiegare anche la migliore performance in 10 anni di Castelfidardo, dove l’industria manifatturiera è sicuramente la parte più importante dell’economia cittadina e i servizi e il commercio invece sono sicuramente minori».

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