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«Superbonus, sabotaggio della ricostruzione:
Castelli e Acquaroli diano delle spiegazioni»
«Meloni ha tradito anche su questo»

SISMA - Anche il Pd, dopo le associazioni di categoria, critica duramente l'ultima bozza di decreto del governo che toglie le agevolazioni anche nelle aree del sisma: «Parliamo di 30mila abitazioni che andranno perse, di famiglie che non rientreranno a casa propria e della fine di quei territori che hanno riportato». Presentata un'interrogazione al ministro Giorgetti. Il M5S: «Decisione scriteriata». La Lega prova a smorzare: «La norma è in corso di definizione»

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Chantal Bomprezzi

«Con la bozza di decreto che il Consiglio dei ministri ha varato ieri, si dichiara l’ennesimo stop alla ricostruzione. La filiera delle destre ha espresso, nero su bianco, la volontà di eliminazione dello sconto in fattura e della cessione del credito d’imposta rispetto al 110% di cui beneficiano gli immobili lesionati. In altre parole, la fine per la ricostruzione del sisma del 2016. Parliamo di 30mila abitazioni che andranno perse, parliamo di famiglie che non rientreranno a casa propria e parliamo della fine di quei territori che hanno riportato enormi danni economici». Dopo le associazioni di categoria, anche il Pd lancia l’allarme per il decreto approvato ieri dal governo. 

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Irene Manzi

La segretaria Pd Marche Chantal Bomprezzi chiede conto al commissario alla Ricostruzione: «Il senatore Castelli deve spiegare se ancora sta lavorando in favore della ricostruzione e se era informato di questo atto. Così come il presidente Acquaroli deve dare un cenno e far capire ai marchigiani se c’è o meno l’intenzione di lavorare per la rinascita di tanti Comuni e cittadini del Cratere». Il Partito Democratico riscontra quindi un filo comune in tutta questa vicenda: “Tutti i presidenti di Regione coinvolti, Tesei (Umbria), Rocca (Lazio), Marsilio (Abruzzo) e il nostro, sono espressione della maggioranza di governo. La prova che la filiera di destra, non solo non funziona, ma è controproducente. Governo e Regioni non possono far pagare chi ha perso casa e non ha potuto accedere al bonus 110% negli anni precedenti, dopo aver promesso che questo non sarebbe mai accaduto», ribadisce la segretaria.

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Augusto Curti (Pd)

Gli onorevoli Pd Irene Manzi e Augusto Curti hanno presentato un’interrogazione al ministro del Mef Giorgetti, per chiedere conferma di quanto accaduto, in quanto il decreto viene considerato come l’ennesimo atto di sabotaggio nei confronti della ricostruzione da parte di questo governo: «Se il problema di Giorgetti sono i costi di questa residuale agevolazione, è lui che deve trovare un’altra soluzione; qui c’è in ballo la vita di territori e persone. Dopo il recente taglio di 250 milioni sul Pnrr e il pesante ridimensionamento della Zona Franca Urbana, si tratterebbe del definitivo colpo di scure che si abbatte sulle speranze dei terremotati. – dichiarano Curti e Manzi – Una misura che, di fatto, determinerebbe il definitivo blocco dei cantieri. Da parte nostra, ci faremo promotori di una serie di azioni così come di un’ampia e condivisa mobilitazione sui territori. Bisogna difendere le comunità terremotate».

Mobilitazione condivisa anche dal Partito regionale, spinto anche dal successo riscontrato nel Forum Aree interne di qualche giorno fa ad Abbadia di Fiastra con l’ex commissario Giovanni Legnini tra i presenti: «Nel nostro evento – prosegue Bomprezzi – tra le mille proposte dei cittadini e degli esperti, è emerso anche che dal suo insediamento, Castelli non ha mai pubblicato i report mensili degli aggiornamenti sulla ricostruzione privata, come invece faceva puntualmente Legnini. A maggio ci sarà l’obbligo del report e i dati aggregati ricostruiti dagli USR delle 4 Regioni, ad oggi, parlano chiaro con due terzi delle domande in meno nel 2023/24 rispetto all’ultimo anno di Legnini, ricostruzione abitazioni bloccata e meno cantieri chiusi. Sembrerebbe quindi che governo e ministro pensino di chiudere definitivamente la questione, abbandonando queste terre al loro destino».

Dure le critiche che arrivano anche dal M5S. «Ieri il Governo ha calato una scure definitiva sul Superbonus. Erano rimaste alcune fattispecie, fra cui il cratere sisma e le onlus. Ma Giorgetti ha assunto la più scriteriata delle sue decisioni, tradendo tutto il centro Italia – dice il senatore Giorgio Fede – Le bugie di Meloni sono state tante, una tra queste era la tutela del Superbonus, salvo poi revocarlo per tutti, appena eletta, ad eccezione di onlus e cratere sisma. Ora, con totale spregio per gli italiani, tradisce anche su questo: eliminando ogni tipo di cessione del credito e sconto in fattura colpiscono bonus fiscali che c’erano già prima del covid. Oltre che sopprimere la possibilità delle onlus di beneficiare della circolazione dei crediti al 70%. Secondo Giorgetti il conto sarebbe stato troppo salato per le casse dello Stato. Per noi invece Giorgetti ha, a questo punto, un problema con la comprensione dei testi scritti visto che tutti gli studi sul Superbonus condotti finora escludono debiti e buchi di bilancio, ma anzi, parlano di entrate triplicate rispetto alle spese sostenute per il Superbonus. Secondo Istat il debito è calato di 17 punti negli anni in cui questa misura è stata in vigore; il Pil è cresciuto del 12% e i posti di lavoro attivati sono stati un milione. Quindi ci chiediamo quale sia il vero motivo di questo taglio. Il Superbonus è stata una misura del popolo, una misura per tutti, che ha consentito a tutti gli italiani, indistintamente, di poter migliorare la propria condizione abitativa, di renderla più efficiente, meno costosa, più sicura e meno inquinante, di porre l’Italia favorita ai nastri di partenza nella corsa al raggiungimento degli obiettivi richiesti dalla Direttiva Case Green. Il Superbonus ha fatto girare l’economia delle piccole imprese italiane, degli artigiani e dei professionisti. Non quella delle banche o delle lobby di potere care a questo governo. Forse proprio questa è stata la più grande ‘pecca’ di questa misura».

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Giorgia Latini

La Lega interviene e prova a mettere una pezza. «La norma per lo stop al superbonus – dicono la segreteria regionale Giorgia Latini e il responsabile Enti locali Augusto Marchetti – è in corso di definizione e abbiamo già incontrato il ministro Giorgetti per regolamentare il caso del cratere sisma dove la misura è fondamentale per il completamento della ricostruzione».

 

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