E pure Ancona scopre di avere, proprio al porto, il suo personale ‘Monte dei Cocci’, famosa collina artificiale nella zona portuale dell’antica Roma.
Un po’ più “terra-terra”, per carità, rispetto a quella che vanta la Capitale; qui ci si accontenta che il “Testaccio tutto dorico” sia composto da ‘cocci di bottiglie di birra’ e cartoni di vino.
Bottiglie accatastate una sull’altra, consumate in queste giornate afose ed estive, fanno infatti bella mostra nella zona del Mandracchio, rispettivamente davanti al mercato ittico, all’ex ingresso della Fiera della Pesca, e al Cnr-Irbim (Istituto risorse biologiche e biotecnologie marine).
Se ne contano senza dubbio alcune centinaia e, nel guardarle, verrebbe anche istintivamente da spiegarsi il come mai siano frequenti i feriti da risse e il numero di ubriachi che arrivano al pronto soccorso di Torrette.
Anche in questo caso poi, degrado chiama degrado ed ecco che in alcune zone, ad essere gettati e accumulati a terra, non sono solo i ‘cocci di vetro’ ma pure diversi rifiuti di varie tipologie contenuti anche in sacconi più o meno grandi.
Ad ottobre in città si terrà il G7 anche se, con tutte queste bottiglie, al momento sembra quasi ci si voglia preparare alle ‘Ottobrate romane’, intese però come quel rito che riprendeva i Baccanali, festeggiando successivamente la fine della vendemmia.
L’augurio è invece che, al più presto, tutti questi “cocci” vengano tolti evitando anche che in futuro possano riformarsi queste “colline artificiali”.
al. big.
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