Il Tar Marche ha rimandato ancora il ‘verdetto’ sul ricorso delle opposizioni di centrosinistra per l’annullamento degli atti deliberati nella seduta dell’11 settembre scorso, aperta grazie dell’applicazione di un articolo del Regio Decreto. Stamattina in camera di consiglio il collegio dei giudici amministrativi, sentiti i legali Mauro Pellegrini (ricorrenti) e Maurizio Discepolo (Comune di Osimo), in accordo con le parti, ha stabilito di non discutere l’istanza di sospensione degli atti allegata al ricorso e di disporre «che l’esigenza cautelare può essere soddisfatta con la veloce fissazione dell’udienza nel merito al 7 novembre prossimo». E’ ormai storia che un mese fa l’adozione della normativa del 1915 aveva permesso di abbassare il numero legale a 4 consiglieri invece che 13 (erano presenti in 9 in aula) e di aprire la seduta in assenza di consiglieri latiniani in appoggio esterno alle maggioranza e dei 9 dell’opposizione, Nel corso di quei lavori consiliari era stata approvata la sostituzione di 3 consiglieri di maggioranza dimissionari. In sintesi, i giudici amministrativi oggi hanno ritenuto opportuno non incidere e interferire sull’ente Comune con una ordinanza in fase cautelare, stabilendo che tutto si deciderà con sentenza il 7 novembre, grazie al rito accelerato.
Al momento, tra l’altro, non è stato fissato alcun nuovo Consiglio comunale e stamattina non si paventava, sotto il profilo giuridico, neanche l’urgenza di decidere sulla sospensione di quegli atti votati nella Sala Gialla. La seduta consiliare ipotizzata per la data del 12 ottobre è slittata e non ne sarebbero state programmate altre. Restano però da approvare le linee programmatiche della nuova Amministrazione comunale, il Dup e il bilancio consolidato. Per dare il via libera ai soldi da stanziare in ‘somma urgenza’ per i danneggiamenti provocati dall’alluvione del 18 e 19 settembre, invece, basterà una delibera di giunta che dovrà però essere validata entro 0 giorni da un atto del Consiglio comunale per le variazioni di bilancio. Il meccanismo è lo stesso della decretazione d’urgenza del Governo che deve poi essere convertita in legge dal Parlamento. La delibera per stanziare oltre 649mila euro è stata assunta alla giunta comunale di Osimo lo scorso 3 ottobre prevedendo l copertura della spesa con avanzo libero. La Sala Gialla dovrebbe ratificare quindi entro il 2 novembre.
Il 7 novembre con la sentenza del Tar Marche si saprà se le surroghe dei consiglieri Fabiola Martini (in sostituzione del dimissionario Alberto Maria Alessandrini Passarini), Francesco Sallustio (in sostituzione di Damiano Pirani) e Lanfranco Migliozzi (in sostituzione di Achille Ginnetti) sono legittime. Sarà un elemento di chiarezza per tutti anche perché con il rito veloce, il Tar Marche dovrà depositare la sentenza con le motivazioni entro 30 giorni. Il contenzioso, insomma, sarà definito in primo grado entro i primi giorni di dicembre. Nel frattempo continuano i contatti tra le varie anime della maggioranza del sindaco Francesco Pirani. I mal di pancia proseguono e lo strappo con l’ala dei 4 consiglieri latiniani non sembra ancora ricucito.
(m.p.c.)
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