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Termovalorizzatore a Corinaldo?
E’ netto il no del sindaco Gianni Aloisi

RIFIUTI – Il territorio comunale ospita già un discarica e l’amministrazione comunale boccia l’ipotesi ventilata per il Piano regionale per la Gestione dei Rifiuti,. «L’idea di modificare il virtuoso equilibrio con l’ipotesi di quel tipo impianto non sarà mai presa in considerazione da questa giunta e faremo valere la nostra posizione ad ogni livello istituzionale»

Gianni Aloisi

 

Termovalorizzatore a Corinaldo? Una ipotesi destinata a rimanere tale. La notizia circolata in questi giorni nella quale Corinaldo (insieme ad una zona del Pesarese, a Fano) viene indicato quale probabile sede per un termovalorizzatore non trova alcun appoggio dall’Amministrazione comunale. Hanno già espresso contrarietà anche la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri e il consigliere regionale del Pd, Maurizio Mangialardi che riveste anche il ruolo di vice presidente dell’assemblea legislativa delle Marche intervenuto sull’iter del Piano regionale per la Gestione dei Rifiuti (Prgr). «Siamo arrivati al febbraio 2025 e non sono ancora state nemmeno misurate le necessità e le esigenze di smaltimento, né tantomeno sono state individuate attraverso processi partecipativi le aree idonee dove ubicare gli impianti» osserva Mangialardi.

«La panacea di tutti i mali viene individuata nella costruzione di un inceneritore in uno tra questi 5 siti: Corinaldo, Fano, Tolentino, Fermo o Ascoli! Auguri e in bocca al lupo alla Giunta Acquaroli se pensa davvero di riuscirci.- scrive in una nota il vice presidente dem dell’Assemblea legislativa delle Marche – Per quanto riguarda Corinaldo, si tratta di un territorio che ha già dato in passato, ospitando una discarica e un impianto per la produzione di compost aerobico poi successivamente riconvertito a causa della produzione di miasmi nel periodo estivo con grave compromissione del potenziale turistico. Ci saranno le barricate: attendiamo ora con ansia che il presidente venga nella Valle del Misa a spiegare questa scelta scellerata. La mia e la nostra contrarietà è totale e nettissima, non solo rispetto all’inceneritore in sé, ma anche per il modello di gestione dei rifiuti sotteso, volto non più a ridurne la produzione ma ad aumentare l’indifferenziata per “sfamare” un inceneritore che dovrà certamente ricevere conferimenti da altre Regioni per poter funzionare, vista la produzione di rifiuti delle Marche troppo esigua per alimentare da sola un simile impianto» aveva concluso Mangialardi.

Non si è fatta attendere la reazione del sindaco di Corinaldo Gianni Aloisi, che con lui la giunta, rimarca la contrarietà all’edificazione dell’impianto sul territorio comunale già sede della discarica È chiara la posizione della giunta Aloisi alla notizia che Corinaldo da luogo esempio di gestione virtuosa dei rifiuti potrebbe diventare sede di un termovalorizzatore. Nei mesi scorsi la giunta regionale ha adottato l’aggiornamento al piano per la gestione dei rifiuti della Regione Marche ma la successiva approvazione da parte del Consiglio regionale non c’è ancora stata. Governo regionale che, come emerge dagli organi di stampa, sarebbe addirittura diviso sulla realizzazione o meno di un termovalorizzatore.

«Corinaldo, ed i corinaldesi – sottolinea il sindaco Gianni Aloisi – sanno bene cosa significa avere un’area di smaltimento di rifiuti. Oltre 20 anni fa la situazione nell’area San Vincenzo era corrotta e la vita dei residenti era diventata pressoché impossibile. L’intuizione agli inizi del 2000 di creare un nuovo soggetto pubblico che gestisse l’impianto con il Comune di Corinaldo azionista di maggioranza garantendo un controllo più efficace ed efficiente, ha fatto si che la situazione cambiasse nel giro di breve tempo e la “famosa” discarica di Corinaldo fosse presa ad esempio ben oltre i confini regionali. L’idea di modificare il virtuoso equilibrio con l’ipotesi di quel tipo impianto non sarà mai presa in considerazione da questa giunta e faremo valere la nostra posizione ad ogni livello istituzionale».

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