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Cura del verde pubblico dal Passetto
fino ai borghi, sfalci ad Anconaservizi,
potature a ditte specializzate

ANCONA - Lo ha annunciato oggi l’assessore Daniele Berardinelli nel corso della riunione della VII e II commissione che hanno esaminato gli interventi svolti in somma urgenza per l’emergenza maltempo di dicembre 2024. Toccaceli (FdI) polemico sulla opportunità della seduta: «Queste commissioni convocate d’ufficio sono inutili, sono una spesa e uno spreco di soldi perché la materia è di competenza dei dirigenti». Rubini (Aic) e Petrelli (Pd): «Nessuna ipotesi di sperpero di denaro pubblico quando si permette ai meccanismi democratici della rappresentanza politica di esercitare il loro ruolo di approfondimento e controllo. Il voto del Consiglio comunale sulle variazioni di bilancio lo prevede il Tuel»

 

La II e VII commissione consiliare oggi in seduta congiunta

 

Verde pubblico, un piano di intervento per la città dell’Amministrazione comunale. Anconaservizi, partecipata al 100% dal Comune si occuperà di sfalci, siepi,manutenzione parchi e aree cani mentre l’Ufficio verde presiederà ai lavori di decoro per il verde in centro, ad esempio fioriture nelle aree più visibili e frequentate del cuore di Ancona per garantire adeguato decoro. Per le potature e cura alberature ci si affiderà a professionisti e ditte specializzate vista la necessità di una particolare attenzione per questo grande patrimonio della città: dal Passetto, a Corso Carlo Alberto, dai Quartieri nuovi ai borghi.

Daniele Berardinelli

«L’obiettivo è quello di arrivare a una autonomia in questo settore, il progetto prevede di partire verso aprile o maggio visto che c’è bisogno di un discreto numero di giardinieri che dovrà impiegare Anconaservi». Lo ha annunciato quest’oggi l’assessore al Verde pubblico, Daniele Berardinelli nel corso della riunione della VII e II commissione che hanno esaminato gli interventi attuati a seguito dell’emergenza maltempo del mese scorso. Un vaglio sulla variazione di bilancio che ha anticipato il voto del punto in discussione nel Consiglio comunale convocato per domani alle 8.30

Infatti, dopo l’ennesimo episodio di grave allerta meteorologica per vento forte che aveva colpito il territorio, l’Amministrazione comunale aveva predisposto interventi immediati e di medio periodo per affrontare un’emergenza che si ripete con sempre maggiore frequenza. Negli ultimi quattro mesi tre gravi emergenze, l’ultima, con raffiche di vento di oltre 130 chilometri all’ora, aveva prodotto caduta di alberi e di grossi rami, rendendo pericolanti anche altri esemplari.

Al riguardo è stato previsto un piano per la ripiantumazione nei luoghi coinvolti. In particolare alla Pineta del Passetto saranno messi a dimora pini pronto effetto di circa tre metri. La parte storica della pineta sarà ripristinata con la messa a dimora di nuovi pini, in numero superiore a quelli caduti. L’intervento sarà portato a termine durante la stagione invernale, nel corso della quale le piante sono in stasi vegetativa e quindi è favorito l’attecchimento.

Giovanni Zinni

E’ in programma, ha detto il dirigente del Verde Roberto Panariello oggi nel corso della seduta delle due commissioni, la fase di eliminazione dei ceppi, che per legge non poteva rientrare tra gli interventi di somma urgenza. Per il medio-lungo termine l’Amministrazione comunale, ha ricordato l’assessore Bernardinelli, ha già messo in campo da tempo un progetto di georeferenziazione delle essenze in città, ad esempio in via Thaon De Revel, con finalità di monitoraggio e prevenzione. Lo strumento utilizzato individua la localizzazione delle piante, la specie dell’albero, il tipo di intervento previsto (potatura, taglio…), il motivo dell’intervento, le dimensioni dell’albero e il costo necessario per l’intervento. Si tratta di un intervento complesso che permetterà però di monitorare appieno il patrimonio delle alberature cittadine.

Sono oltre 29 mila euro, ha detto al riguardo della emergenza di dicembre, il vice sindaco e assessore al Bilancio, Giovanni Zinni i fondi utilizzati per interventi di somma urgenza attingendo al fondo residuo di riserva 2024 nel dicembre scorso mentre per il proseguo delle attività per 79 mila euro, le somme sono imputate al bilancio 2025 al fondo di riserva del Comune di Ancona. Fondo di riserva che la legge stabilisce obbligatoriamente in 400 mila euro ma che il Comune di Ancona per scelta politica e in via prudenziale ha innalzato a 571 mila euro per l’anno 2025.

La seduta delle commissioni VII e II si è conclusa con parere favorevole da parte di 13 consiglieri e un astenuto ma prima della votazione non è mancato il botta e risposta politico tra maggioranza e opposizione. Il consigliere di maggioranza Jacopo Toccaceli (FdI) ha auspicato che «che questa sia l’ultima commissione convocata per interventi di somma urgenza perché mi auguro che non accada mai più. L’unica nostra competenza da consiglieri comunali è sulla variazione di bilancio quindi convocare 2 commissioni per una situazione del genere è una cosa assolutamente inutile, anzi  è formalmente sbagliata. Tutto quello che ha illustrato l’architetto Panariello sono interventi dovuti per legge perché l’intervento per somma urgenza è dovuto per legge. Identificare certe tipologie di intervento è stretto dovere del dirigente e dell’assessore. Queste commissioni convocate d’ufficio sono inutili, sono una spesa, soldi sprecati: stiamo tenendo qui 3 professionisti per dirci delle cose che non sono assolutamente di nostra competenza Meglio allora fare una commissione per la progettazione di indirizzo delle commissione o le priorità da scegliere».

La risposta del consigliere di minoranza Francesco Rubini (Aic) non è tardata ad arrivare. «Non credo che sussista alcuna ipotesi di sperpero di denaro pubblico quando si permette ai meccanismi democratici della rappresentanza politica di esercitare il loro ruolo di approfondimento e controllo sulle scelte dell’Amministrazione comunale. – ha fatto osservare Rubini- Questa commissione non solo è necessaria ma utile anche perché noi non siamo certo botanici ed è sicuramente compito del Coniglio comunale quanto meno valutare la sua urgenza e tentare di comprendere quanto questa somma urgenza è un fenomeno isolato o può diventare qualcosa che non è più somma urgenza ma ormai un sintomo una patologia».

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere Giacomo Petrelli (Pd):«Intervengo sia sul mezzo ma anche sull’ordine dei lavori. E’ stato detto che non è appropriato, che rappresenta una spesa inutile portare questo tipo di somme urgenze in conseguenze in Commissione e in Consiglio comunale. Ricordo al consigliere che è il Tuel a stabilire che le somme urgenze, quindi le spese adoperate per queste circostanze, debbano essere necessariamente ratificate dal Consiglio comunale quindi la competenza è del Consiglio comunale che chiude il percorso della somma urgenza, E’ giusto quindi che le leggi vengano rispettate. Il passaggio in commissione è utile per arrivare a votare poi in consiglio comunale e mi pare di capire, sia dalla seduta di oggi ma anche da sedute passate, che queste che le somme urgenze generano sempre molte domande e molti approfondimenti. Colgo l’occasione per ringraziare anche l’architetto Panariello e gli uffici che sono intervenuti per illustrarci quelle che sono stati gli interventi. Queste circostanze sono utili anche per gli approfondimenti e le considerazioni di tipo politico. Pertanto ritengo che queste circostanze siano utili. Condivido anche la necessità di programmare un piano delle potature a cause dei cambiamenti climatici. Mi auguro anche io che questa sia l’ultima somma urgenza per quest’anno» ha concluso il consigliere dem d’opposizione.

(Redazione CA)

 

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