«Acquaroli scarica la responsabilità
sul sindaco Olivetti e impone
il ponte a brugola ai senigalliesi»

SENIGALLIA – Lo sostiene Dario Romano, capogruppo Pd, dopo il Consiglio Grande di ieri

Dario Romano

 

«Dopo un Consiglio Grande fortemente limitato nella partecipazione, il tutto causato dal presidente del Consiglio Bello, pagina nera per la nostra politica: sono stati negati quasi 10 interventi tra partiti, movimenti politici e associazioni- e al di là di alcune ricostruzioni, è evidente il dato politico emerso. Siamo di fronte ad una Regione e ad una struttura commissariale che, in palese difficoltà, ha scaricato completamente ogni responsabilità politica del nuovo Ponte Garibaldi sull’amministrazione comunale e sul sindaco Olivetti, che ieri si è trasformato da sindaco liberale, civico e moderato in un aggressivo primo cittadino che invita i cittadini a presentare i progetti alternativi». Il commento arriva da Dario Romano, capogruppo Pd.

«Eh no, caro sindaco Olivetti e caro presidente Acquaroli: i progetti alternativi li dovete presentare voi, chi governa e ha centinaia di migliaia di euro a disposizione per la progettazione. Diverso è, invece, dire che non vi sono possibili soluzione alternative: l’architetto Bacchiocchi ha dimostrato, con parole efficaci e autorevolezza, come sia possibile installare un ponte coi martinetti rispettando la normativa. Nessuna deroga. Solo una interpretazione della norma che preveda il sollevamento dei martinetti prima di una eventuale piena.- prosegue la nota di Romano – Su questo punto ho chiesto chiarimenti precisi al commissario Acquaroli e al vice commissario Babini, ma la risposta è sempre stata vaga e non puntuale. La soluzione c’era eccome, la realtà è che nessuno si vuole prendere la responsabilità, pur essendo lautamente remunerato dai cittadini per farlo (vero presidente Acquaroli? vero sindaco Olivetti?). Fare il presidente di regione e il sindaco senza assumersi alcuna responsabilità non ha nessun senso e a questo punto bisognerebbe farsi da parte, se non si è in grado di ottemperare al proprio ruolo, senza lasciare come “regalo” il ponte a brugola e nessun aumento della sicurezza», conclude Dario Romano.

 

Ponte Garibaldi: «Sicurezza e rispetto delle norme»

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