Le imprese di Fabriano calano nel 2024 di 46 unità (-2,2%) rispetto all’anno precedente, questo il dato certificato dal centro studi di Cna Marche in merito al saldo imprenditoriale nella città della carta. Importante ricordare come nell’anno precedente la perdita riguardasse ben 184 unità, pari ad un -8,0% sul 2022. Il segno meno interessa in generale tutti i macrosettori, con particolare riguardo all’agricoltura (-4,8%), le manifatture (-3,0%) e le costruzioni (-2,9%), mentre tiene sostanzialmente il terziario che perde l’1,1%.
Marco Silvi, responsabile sindacale Cna Fabriano e Area Montana, sottolinea come «rispetto al pesante dato negativo dello scorso anno, il saldo imprenditoriale fabrianese tra aperture e chiusure ci mostra nel 2024 una sostanziale tenuta, con un indice percentuale migliore di quello dell’intera provincia di Ancona (-2,5%). Un risultato non positivo, considerato che in un solo biennio la città ha perso 230 imprese, ma sicuramente più incoraggiante in confronto all’annualità precedente».
Allargando l’analisi al territorio montano, Sassoferrato perde 24 imprese con un -3,9% (-6,7% nel 2023), Cerreto d’Esi cala di 10 unità con una perdita più che dimezzata rispetto all’anno precedente (-4,5% quest’anno e -9,5% lo scorso), Genga deve fare a meno di 8 aziende, riportando un -4,9%, in netto calo rispetto all’8,9% del 2023. Infine Serra San Quirico, con 17 unità in meno, perde il 6,9%, dato migliore rispetto al -10,5% dell’anno precedente. Conclude Silvi che «anche i risultati dei Comuni interni, pur tutti con un saldo negativo tra nuove aperture e chiusure, mostrano però una decisa frenata nella decrescita di imprese, basti pensare che, includendo Fabriano, nel 2024 l’intera area montana va a perdere 105 p.iva, rispetto alle 296 del 2023, quasi due terzi in meno. Non c’è nulla da festeggiare dunque, ma possiamo tirare un piccolissimo sospiro di sollievo auspicando che la tendenza verso una sostanziale ripresa non si arresti, ma deve essere chiaro che per raggiungere l’obiettivo, visto e considerato il contesto socio-economico che questo territorio sta vivendo, servono misure decise e concrete a tutti i livelli».
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