Fatto brillare in mare
il residuato bellico rinvenuto al porto

ANCONA - Iniziate alle 7, le operazioni si sono concluse intorno alle 13 (VIDEO)
Il brillamento in mare del residuato bellico rinvenuto al porto

La nave militare in porto

Sono iniziate con le prime ore della mattina, per concludersi intorno alle 13, le operazioni al porto per prelevare e far brillare in mare il residuato bellico della seconda guerra mondiale rinvenuto nell’area dell’arco Clementino. Di conseguenza, come noto, è scattato anche il piano di evacuazione attivo fino alle 12.

La zona rossa di sicurezza è stata evacuata dalle ore 7 ed è stata vietata anche la circolazione.
Presenti sul posto due ambulanze del corpo militare di Croce Rossa Italiana, un’ambulanza civile della Cri, una della Croce Gialla e un’ambulanza medicalizzata oltre alle forze dell’ordine medicalizzate

Intorno alle 10 è stato completato l’intervento di despolettamento dell’ordigno, avvenuto in zona portuale. Residuato bellico che ora sta viaggiando in alto mare dove sarà fatto brillare.
La viabilità è tornata regolare fuori dalla zona portuale. Le persone possono tornare nelle loro casa.

Verso le 13 si è invece concluso in sicurezza il complesso intervento del Reggimento Genio Ferrovieri dell’Esercito italiano del disinnesco dell’ordigno bellico, effettuato con il coordinamento della prefettura.
Nell’area portuale la bomba è stata sottoposta all’operazione di despolettamento dopodiché è stata trasportata in mare aperto e infine fatta brillare.

Il vicesindaco Giovanni Zinni e il prefetto Maurizio Valiante

Il vicesindaco Giovanni Zinni: «Questa mattina abbiamo disinnescato e messo in sicurezza per essere poi brillato in mare, l’ordigno bellico rinvenuto nel territorio dell’Autorità Portuale di Ancona. Il Comune di Ancona ringrazia innanzitutto il Prefetto per il perfetto coordinamento delle operazioni e ringrazia tutti gli enti convenuti: il Reggimento Genio Ferrovieri dell’Esercito Italiano, la Guardia Costiera, i Palombari Incursori della Marina Militare Italiana, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Questura con la Polizia di Stato, la Protezione Civile Regionale e Comunale, l’assessore regionale Stefano Aguzzi, la Polizia Locale, tutti hanno concorso a non recare disagi alla popolazione e impedire pericoli inutili».

oplus_0

Per il coordinamento delle operazioni di bonifica si è costituito, in Prefettura, il Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs), presieduto dal Prefetto Maurizio Valiante, al quale hanno partecipato l’Assessore alla Protezione civile della Regione Marche, il Vice Sindaco del
Comune di Ancona, il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Comandante della Direzione Marittima di Ancona, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, il Comandante del Reggimento Ferrovieri dell’Esercito italiano di Castel Maggiore, il Comandante del nucleo Sdai (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Napoli della Marina e i rappresentanti dell’Autorità di Sistema Portuale Mare Adriatico centrale, dell’Ast di Ancona, del Servizio 118 di Ancona, della
Protezione civile regionale e comunale, dell’Enac, della cri civile e militare nonché dei gestori dei servizi di pubblica utilità (telefonia, luce, gas ed acqua).

I Genieri dell’Esercito, dopo aver messo in sicurezza nei giorni scorsi l’area di ritrovamento dell’ordigno realizzando anche degli interventi di mitigazione di un’eventuale detonazione accidentale per ridurne il raggio e contenere il rischio, hanno effettuato le operazioni di disinnesco con la massima perizia ed in tempi rapidi provvedendo poi a consegnare l’ordigno, terminate le operazioni di neutralizzazione, agli operatori del Gruppo Operativo Subacquei (Gos) del Comsubin (Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare).
L’ordigno è stato immediatamente trasferito in acqua, con idonee tecniche di imbracatura, per effettuare le operazioni di brillamento a mare, a cura dei Palombari della Marina militare, i quali lo hanno trasportato nel luogo sicuro, individuato preventivamente dalla Capitaneria di Porto sito a circa 7 miglia, assistiti da uomini e mezzi della Guardia Costiera e del Roan della Guardia di Finanza nonché da personale medico della Marina militare, dove è avvenuto il brillamento che non hanno fatto registrare alcuna criticità.

La Questura, con il concorso delle altre Forze di Polizia e della Polizia locale ha garantito un’adeguata cornice di sicurezza, durante le operazioni, anche curando l’interdizione del traffico di alcune strade adiacenti alla zona di ritrovamento dell’ordigno.
Il Comune di Ancona ha, altresì, dato piena applicazione alla propria pianificazione concernente l’evacuazione e l’assistenza della popolazione interessata, anche con l’ausilio dei volontari di protezione civile ed attivando il Centro operativo comunale (Coc).
Al termine delle operazioni, sono state ripristinate immediatamente le ordinarie condizioni di viabilità e di accesso alle aree interdette sia nell’ambito dell’area portuale che nella parte della città interessata.

Il Prefetto ha espresso soddisfazione e massimo apprezzamento per il qualificato impegno profuso da tutte le componenti, sia nella fase di pianificazione che in quella operativa, che ha permesso che le attività di rispettiva competenza venissero programmate nei minimi dettagli e che si svolgessero in piena sicurezza, limitando al minimo i disagi alla cittadinanza e alle attività sia portuali che aeroportuali. «È emersa in questa occasione, ancora una volta, la virtuosa sinergia collaborativa tra i vari livelli istituzionali che è stata esemplare e che rappresenta per questa realtà un vero e proprio valore aggiunto».

(Ultimo aggiornamento delle 13.40)

Residuato bellico al porto: al lavoro il Genio dell’esercito

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X