Il vicepremier Tajani da Ancona:
«Siamo i paladini dell’Occidente.
Riarmo Eu? Garantire sicurezza» (Foto/Video)

LA VISITA - Il ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia è stato al centro dell’evento che si è svolto alla Mole Vanvitelliana. Tra i temi i rapporti con gli Usa: «Con l’America dobbiamo rimanere amici». Si è detto favorevole alla cittadinanza per gli stranieri che si formano in Italia. Il video messaggio di Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo e la testimonianza di Maria, ospite della Casa rifugio della Comunità Papa Giovanni XXIII coordinata da don Aldo Buonaiuto
Intervista al vice premier Antonio Tajani sul riarmo Eu (riprese Giusy Marinelli)

 

di Marco Benedettelli (foto/video Giusy Marinelli)

Non poteva mancare il tema del riarmo e della sicurezza, dei rapporti con gli Stati Uniti e anche della cittadinanza per gli stranieri all’incontro “Forza Italia verso il Congresso del Ppe”, preceduto e concluso dall’immancabile sventolio di bandiere e inni, marchio di appartenenza del movimento fondato da Berlusconi, e accompagnato dal dono di mazzetti di mimose per l’8 marzo. Antonio Tajani, segretario nazionale di partito, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, è stato al centro dell’evento che ha richiamato da tutte le Marche quadri dell’organizzazione politica, militanti e simpatizzanti, in un gremito auditorium Tamburi della Mole Vanvitelliana di Ancona.


La propria appartenenza al progetto politico europeo, di cui Forza Italia sente di essere la forza prosecutrice dopo De Gasperi, è stata ribadita con orgoglio: «Siamo i paladini dell’Occidente, dobbiamo avere i nervi saldi e mantenere un rapporto di colloquio con gli Stati Uniti e non cedere al nervosismo per le frasi occasionali che arrivano dall’altra parte dell’Atlantico. A prescindere da chi sia il presidente degli Stati Uniti, con l’America dobbiamo rimanere amici». Il riarmo europeo, in agenda dopo le chiusure trumpiane, secondo Tajani mira a  garantire la stabilità complessiva della nostra area geopolitica, dall’Ucraina all’Atlantico e per certi versi può divenire una opportunità di rafforzamento e crescita economica.

«Sicurezza non significa essere guerrafondai, volere più bombe – ha detto il ministro  dal palco –  Vuol dire garantire la sicurezza per le strade, rafforzare strumenti efficaci per proteggere la nostra economia e il nostro export, il nostro commercio, le nostre frontiere, significa poter combattere il traffico d’esseri umani nella migrazione clandestina». E poi ancora: «I soldi in sicurezza sono investiti nel nostro settore industriale e favoriscono la crescita economica».

Rispetto ai temi nazionali, Tajani ha proseguito chiamando in causa i sindacati Cgil e Cisl, «che si rifiutano di firmare il contratto di rinnovo della Pubblica amministrazione e degli infermieri solo perché al Governo c’è la destra». E poi ancora: «Siamo una forza rassicurante, credibile, rispetto a una sinistra che si discosta sempre più dal centro». Il segretario è tornato a ripetere la contrarietà di Forza Italia verso il salario minimo: «Meglio una contrattazione collettiva, come ci chiede l’Europa», una istituzione che, d’altro canto, dovrebbe  rivedere il meccanismo del proprio voto all’unanimità, « Berlusconi ha indicato questa riforma come necessaria anche nel suo ultimo intervento pubblico».

Tajani si è ribadito favorevole alla cittadinanza per gli stranieri che si formano in Italia, attraverso il cosiddetto Ius scholae. Il punto, rimasto fuori dal suo comizio conclusivo, è emerso in un momento della convention dedicato all’8 marzo, Giornata della donna, quando sul palco è stata invitata Maria, una ex prostituta nigeriana oggi ospite della Casa Rifugio delle Marche, centro della Comunità Papa Giovanni XXIII portato avanti da Don Aldo Buonaiuto.  La donna, grazie all’intermediazione del Ministro Tajani, è riuscita gli scorsi mesi a ricongiungersi alla figlia Sara.

«Siamo contro lo sfruttamento degli esseri umani, contro i trafficanti che approfittano della  migrazione illegale  –  ha commentato Tajani – ma è giusto che persone che parlano l’italiano, studiano nel nostro Paese, vivono qui da dici anni possano godere della cittadinanza». Un tema questo di aperto disaccordo con il resto della sua maggioranza, e specialmente con l’altro vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini.


Tajani è stato preceduto dagli interventi dei rappresentati di Forza Italia locali, del sindaco di Ancona Daniele Silvetti, del segretario provinciale di Ancona e sindaco di Numana Gianluigi Tombolini, del segretario regionale Francesco Battistoni e poi del presidente delle Marche Francesco Acquaroli, del presidente del Comitato strategico nazionale di Base popolare e già presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. E poi degli esponenti di Forza Italia, nazionali ed europei, il ministro Gilberto Pichetto Fratin, Roberta Metsola presidente del Parlamento Europeo, Apostolos Tzitzikostas, Fulvio Martusciello, Letizia Moratti.

A coordinare gli interventi, la consigliera Fi del Comune di Ancona, Giulia Fedele. Ognuno a modo suo e secondo le proprie competenze è tornato sui vari temi che hanno dato corpo all’incontro, una delle tappe di Forza Italia verso il congresso del Partito popolare europeo previsto a fine aprile a Valencia. E dunque, appartenenza europea, sicurezza e stabilità, ma anche vicinanza ai territori, revisione del Green deal in nome di una maggior attenzione ai temi del lavoro, deglobalizzazione energetica, e poi ancora avanzamento sul campo dei diritti delle donne, sfavorite tutt’ora nel mercato del lavoro e accoglienza in tema di diritti umani. A fare da colonna sonora, grandi classici come “Volare” di Domenico Modugno, e poi altre hit italiane e straniere, “Happy” di Pharrell Williams, Morandi e gli 883 ed anche i Rolling Stone con “Ruby Tuesday”, tutte nel segno dell’ottimismo.

 

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