Simone Pizzi, oggi ha ringraziato in aula la consigliera Fattorini per la presentazione della mozione, ben motivata e dettagliata
Il consiglio comunale di Ancona si impegna a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione e del cantiere del nuovo Salesi e a sollecitare la Regione «affinché la manutenzione della struttura dell’attuale ospedale pediatrico venga garantita con urgenza per la salute dei bambini e delle mamme, ritenuta una priorità, affinché attraverso una collaborazione istituzionale concreta possiamo finalmente dare ad Ancona e alle Marche un ospedale all’altezza della sua storia». E’ stata licenziata con voto unanime, nel primo pomeriggio di oggi, la mozione proposta da Silvia Fattorini (Ancona Protagonista) e condivisa dalla maggioranza consiliare che chiamava tutta l’assemblea cittadina a un gesto «di responsabilità e attenzione verso la salute della nostra comunità» ha spiegato durante l’illustrazione della mozione la consigliera. Un gesto finalizzato a sensibilizzare la Regione Marche per le necessarie manutenzioni alla storica sede dell’ospedale pediatrico di via Corridoni.
«Un punto di riferimento essenziale per la cura dei bambini delle mamme per le Marche non solo per Ancona – ha sottolineato Fattorini – tuttavia negli ultimi 25 anni a causa delle scelte politiche delle precedenti amministrazioni regionali il Salesi è stato progressivamente indebolito e privato di importanti servizi, subendo un depotenziamento costante. La decisione di eliminare l’autonomia gestionale che aveva garantito per anni una sanità di eccellenza ha segnato l’inizio di un declino che si è tradotto in un ospedale sempre più marginalizzato e lasciato senza adeguati investimenti. Per la manutenzione negli ultimi 25 anni c’è stata una mancanza di una visione chiara del futuro, sanata con la vision del nuovo plesso ospedaliero nella cittadella di Torrente. E da un lato questo rappresenta un segnale positivo di rilancio, è fondamentale che la sede attuale continui a garantire servizi di qualità fino al trasferimento definitivo previsto tra due anni».
La consigliera Fattorini ha riconosciuto il merito alla giunta regionale attuale «che ha finalmente sbloccato una situazione di stallo dopo che per troppi anni era rimasta ferma dimostrando la volontà di investire in modo serio sulla sanità del nostro territorio. dopo decenni di immobilismo si sta procedendo verso la realizzazione del nuovo ospedale con un progetto che prevede 201 posti letto e un investimento più 84.000.000 euro. Tuttavia è altrettanto importante che mentre il nuovo ospedale prende forma non venga abbandonata la struttura esistente che continuerà ad accogliere pazienti per almeno altri 2 anni. Questa mozione quindi si inserisce all’interno di una filiera virtuosa che avete Comune e Regione collaborare per garantire il benessere del cittadini e un futuro migliore per sanità marchigiana. Vogliamo segnare un cambio di passo rispetto al passato ho contrastato le scelte di chi ha voluto indebolire il Salesi e restituendo alla città alla regione e non al medio Adriatico una sanità di eccellenza».
Alcuni passaggi del testo della mozione, nell’impostazione, hanno fatto evidenziare ai consiglieri del Pd, Vecchi e Giangiacomi i ritardi nella costruzione del nuovo ospedale addebitabile all’attuale giunta regionale come molti altri disservizi sanitari nelle Marche. E’ stato l’intervento a cuore aperto del presidente del Consiglio comunale, Simone Pizzi, medico anestesista del Salesi, a spazzare via dubbi e perplessità in sede di voto che alla fine ha unito in modo corale e bipartisan tutta l’aula. «Nel mio caso non c’è solo un interesse politico ma anche personale perché è il luogo dove negli ultimi vent’anni della mia vita ho dedicato tanto tempo e fatiche. Questa mozione, presentata dalla consigliera Fattorini poi condivisa con la maggioranza, vuole essere una manifestazione di una sensibilità perché sono certo che anche i colleghi delle forze di opposizione avranno nei confronti di una struttura che da più di 100 anni oltre la città l’assistenza, prima storicamente bambini, oggi anche alle mamme come ospedale materno-infantile. Su questo atto non mi sono neanche confrontato con la consigliera Fattorini per correttezza».
Per Pizzi la mozione era valida «sulle premesse e nel dispositivo che dimostra, in primis che la città continua a vigilare su quel bene prezioso che è il Salesi. Per moltissimi anni – ha ricordato – è stato un centro importantissimo per tecniche chirurgiche riportate nei testi di medicina e chirurgia, attività riabilitative, per la poliomielite, culla di tanti professionisti. Il Salesi è stato il primo centro dove è stata applicata la circolazione extracorporea in un neonato in Italia negli anni ’80. Davanti a questa storia profonda lasciatemi dire, nel tempo un po’ di dimenticanza c’è stata nei confronti di questa struttura diventata prima azienda autonoma con una sua direzione generale e un suo sistema, come tutti i migliori ospedali pediatrici che sono autonomi. La medicina pediatrica per gran parte e quella materna è molto lontana dalla medicina classica degli adulti, per spazi e per luoghi. Noi ricoveriamo un bambino ma con la mamma e col papà. Quel paziente deve ricevere le giuste attenzioni con un personale formato e che si è dedicato per gran parte della sua vita a quell’ambito. Oggi si torna a parlare di personalizzazione e umanizzazione delle cure. Questo percorso di indipendenza del Salesi è stato il suo periodo più virtuoso. Perché i costi di un ospedale pediatrico non sono i costi in ospedale dell’adulto». Il presidente ha poi spiegato, attraverso i passaggi storici, come è cambiata nel tempo la gestione dell’ospedaletto.
Negli anni fine’90, primi anni 2000, questa indipendenza l’ospedale pediatrico l’ha persa per scelte politiche ed è tornato nella giurisdizione dell’Asl 12. «Tra i presidenti del CdA c’è stato anche il sindaco Monina – ha rammentato il presidente del Consiglio comunale – Si è sempre cercato di dare risalto a quella che era la specificità del Salesi, unico ospedale nel medio Adriatico. Il ‘Meyer’ di Firenze è nato molto dopo ma, ad esempio, è rimasto autonomo. Il Salesi dopo gli anni ’90 è stato accorpato con la riforma nell’azienda ospedaliera Umberto I. Io non sono proprio convintissimo che tutti i servizi vadano accorpati. – ha osservato Pizzi – Tutti siamo capaci di parlare in maniera forte sul Salesi, tutti siamo interessati politicamente. La filiera politica di cui parlava Fattorini, credo di interpretare, è quella filiera della quale molti assessori parlano. Viene chiesto al sindaco di avviare l’interlocuzione con la Regione Marche di quelle che sono le richieste del Consiglio comunale e di tutti i cittadini anconetani. Per la nuova struttura abbiamo visto modifiche dei progetti per anni, non è stata mai messa una pietra, poi è arrivato il disastro del Covid che ha bloccato e c’è stato un rallentamento. Quando la nuova amministrazione ha tirato le file di quel progetto del 2018, ha deciso di trasferirlo a Torrette Per anni non c’è stata una coerenza nel dire cosa faremo, oggi è stata presa la decisione anche qui è discutibile? Assolutamente sì ma è legittima perché è stata presa come decisione e l’obiettivo è portare questo ospedale a Torrette».
Ci vorranno almeno 2 anni prima che i reparti vengano trasferiti nella nuova sede. «Nessuno di noi vede asini volare ma questo è il cronoprogramma che si sono dati, – ha fatto osservare Pizzi – Il problema possono essere tutti gli inciampi burocratici e amministrativi che potrebbero incagliare la struttura. Proprio per questo motivo, proprio perché il consiglio comunale d’Ancona tiene i piedi per terra, maggioranza e opposizione, chiede che in questo periodo si data ancor più attenzione all’attuale plesso. E’ chiaro che l’amministrazione dell’ospedale gestirà l’ospedale. Sono state annunciate opere manutentive importanti per le sale parto, vecchie di 30 anni. Oggi ci troviamo di fronte a un ospedale vecchio dove è possibile che siano compare blatte e topi. E’ una struttura vecchia ubicata in un ambito dove servono derattizzazioni, c’è la falesia e il Conero. Quindi con questa mozione chiediamo di vigilare sulla vecchia struttura del Salesi per far sì che tanta opera dei sanitari che lì si impegnano, tra tanta povertà sanitaria, possono aiutare a lavorare bene, per offrire più comfort. Chiediamo, per quello che è possibile, che si faccia una buona manutenzione e si prosegua in quest’opera di edificazione della nuova struttura vigilando che il cronoprogramma rispettato. Poi se non lo sarà, fra 2 anni se siamo qui, ci lamenteremo perché noi non abbiamo paura di dire quelli che sono i problemi».
Simone Pizzi, da medico, prima che da politico, ha evidenziato come la mozione in sostanza chiedeva «nell’ottica di pensare al trasferimento della nuova struttura, che si possa fare un trasferimento in più soft possibile, garantendo già nella struttura attualmente esistente buon comfort per i pazienti, una buona accoglienza per i pazienti. Il testo che si chiede di votare a me sembra che abbia poco connotato politico e molto d’impegno. Sono ben contento che la parte politica che fa opposizione dica la sua, l’obiettivo però deve essere la salvaguardia di questo patrimonio storico-sanitario della città, che siamo uniti davanti a questo testo anche politicamente corretto. Poi si alterneranno le forze politiche? Penso che, messo nero su bianco, sia importante approvare questo atto che esprime l’impegno della città e di tutta la popolazione per far sì che questo ospedale venga tutelato, rispettato e valorizzato». Dopo il voto corale, il presidente Pizzi soddisfatto ha commentato: «Le visioni erano diverse ma la freccia dell’arco è arrivata al centro del bersaglio».
(Redazione CA)
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