Accorpamenti scolastici,
Biondi a colloquio con le Province

RIORGANIZZAZIONE - I presidenti hanno incontrato l'assessore regionale all'Istruzione. Appello per salvaguardare le aree interne: «I ricorsi al Tar segnalano che il meccanismo è arrivato al capolinea. Il rischio è che il prossimo anno siano il triplo»

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L’incontro a Palazzo Raffaello

Accolta la richiesta dell’Upi Marche di un incontro urgente con l’assessore regionale all’Istruzione, Chiara Biondi. Sul tavolo i dimensionamenti, l’organizzazione della rete scolastica, le linee guida e di indirizzo, la revisione dei provvedimenti sugli accorpamenti in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Un incontro che arriva dopo che il Tar aveva accolto la richiesta di sospensiva della delibera della Regione Marche con cui – per il Maceratese – venivano previsti gli accorpamenti, con una sola dirigenza, dell’istituto comprensivo De Magistris di Caldarola all’omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano per il prossimo anno scolastico, e dell’istituto di Colmurano all’omnicomprensivo Gentili-Tortoreto di San Ginesio. I Comuni di Caldarola e Colmurano avevano infatti fatto ricorso, e alla Regione sono stati dati 45 giorni di tempo per effettuare un riesame approfondito della questione.

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Tornando alla richiesta dell’incontro, invece, era stata avanzata dal consiglio di presidenza dell’Unione delle province marchigiane e l’assessore regionale all’Istruzione, Chiara Biondi, ha incontrato a Palazzo Raffaello il presidente dell’Upi Marche, Giuseppe Paolini, il consigliere delegato all’Istruzione di Upi Marche, Oriano Giovanelli, il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, quello della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli e il presidente della Provincia di Fermo, Michele Ortenzi, per affrontare le questioni legate all’organizzazione della rete scolastica delle Marche.

Presenti, al quinto piano di via Gentile da Fabriano, anche i consiglieri delle Province di Ascoli Piceno, Germana Gagliardi e di Macerata, Francesco Castiglioni, la direttrice di Upi Marche, Valeria Ciattaglia e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Donatella D’Amico.

DAmico_Paolini_Giovanelli_Ciattaglia_orMolti gli argomenti sul tavolo della discussione: in primis dimensionamenti e accorpamenti, ma non solo. Nuove linee guida e linee di indirizzo, rispetto dei ruoli istituzionali e delle competenze in materia di istruzione, tutela delle Aree Interne.

«Come Upi e come Province riteniamo che questo sia un importante momento di confronto che avevamo chiesto da tempo per mettere in atto una più stretta collaborazione tra Province e Regione, nel rispetto istituzionale e del territorio – ha detto il presidente di Upi Marche e presidente della Provincia di Pesaro-Urbino, Giuseppe Paolini, che ha proseguito -. Chiediamo che le Province non vengano scavalcate, anche quando si tratta di affrontare temi relativi alla scuola, perché noi ci siamo, l’azione di concertazione con i territori è nostra prerogativa ed è una competenza che sappiamo svolgere bene, rendendo il lavoro più facile per tutti: Regione, Province e Comuni».

Il consigliere Upi delegato all’Istruzione, Oriano Giovanelli, ha posto poi l’accento sulla necessità di redigere le nuove linee guida e linee di indirizzo «che sono scadute». A ribadire l’importanza del tema anche il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali che ha aggiunto: «Come Province chiediamo di poter partecipare alla stesura di questi atti e di procedere con tempi certi e serrati».

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Inevitabile il passaggio sul dimensionamento scolastico e gli accorpamenti delle dirigenze scolastiche, rispetto ai quali l’Upi ha ribadito un principio fondamentale per le Province: «La tutela delle aree interne»,  ha rimarcato il presidente Paolini. A fargli eco il consigliere Giovanelli: «Si abbandoni l’idea del dimensionamento nelle zone dell’entroterra e ci si concentri nelle aree urbane, altrimenti rischiamo di andare ciò che pronunciamo in ogni sede sulla tutela delle aree interne». Poi il monito e la richiesta lanciati dallo stesso Giovanelli: «In questi ultimi anni, il proliferare dei ricorsi al Tar rispetto alle delibere regionali di accorpamenti segnala che il meccanismo messo in moto dai provvedimenti ministeriali è arrivato al capolinea. Il rischio è che il prossimo anno siano il triplo. Per questo – ha continuato il consigliere delegato all’Istruzione – chiediamo alla Regione Marche che si faccia portavoce in sede di Conferenza Stato-Regioni per diminuire la tendenza ai dimensionamenti».

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