Pasqua e ponti di primavera
con il segno più per il turismo:
«Alberghi pieni in media al 60%»

VACANZE – Restano protagoniste Senigallia e Ancona, a Loreto e Osimo l’effetto-Giubileo. «Sono le mete più gettonate da comitive e coppie singole in questo periodo, per i flussi dall’estero bisognerà attendere maggio quando per la festa di Pentecoste nelle Marche arriveranno i turisti tedeschi» spiega Emiliano Pigliapoco, consigliere regionale di Federalberghi Marche. Il comparto dell’ospitalità si prepara così a vivere l'estate e la ‘guerra dei dazi’ non produrrà «una contrazione dei flussi di vacanzieri da oltreoceano ma gli albergatori dovranno affrontare rincari e saranno costretti ad alzare le tariffe del 4-5%»

Una veduta del porto di Ancona, le prime crociere della stagione 2025 sono già arrivate  (foto d’archivio)

 

Pasqua con l’incognita meteo non ha frenato la voglia di vacanze. Alberghi aperti e pieni ben oltre la metà della capacità nell’Anconetano nonostante l’incertezza del quadro economico e internazionale e qualche ritocco sui prezzi delle camere collegato anche alla ‘guerra dei dazi’. Secondo i dati più recenti elaborati dall’Enit oltre 11 milioni di italiani hanno deciso di mettersi in viaggio per Pasqua e poco meno lo faranno per i ponti primaverili del 25 aprile e del 1 maggio, il 25% in più rispetto allo scorso anno. Più dell’80% resterà in Italia con al massimo 3-4 pernottamenti e una media stimata di costo che si aggira sui 335 euro a persona.

Emiliano Pigliapoco

«Nelle Marche come nel resto della Penisola in questo periodo dell’anno si prediligono le vacanze culturali e si va alla scoperta delle città d’arte. Nella nostra provincia le mete più gettonate sono Senigallia e Ancona ma anche i borghi dell’entroterra.– spiega Emiliano Pigliapoco, consigliere regionale di Federalberghi Marche- Le strutture aperte sono sopra la media del 60% di occupazione e questo è un buon dato di stagione. Certo ad Urbino, ma anche nel capoluogo di regione o sulla spiaggia di velluto le cifre sono più alta di qualche punto percentuale. Qualcuno opzionerà anche visite nelle località della costa in previsione delle vacanze estive».

Uno scorcio della spiaggia di velluto nella prospettiva della Rotonda a mare

Senigallia resta la regina del turismo marchigiano. «E’ sicuramente una delle località più attrattive, non solo perché propone un ricco calendario di eventi che va oltre la stagione balneare ma perché l’Amministrazione comunale si sta muovendo bene per far conoscere la città nel circuito turistico nazionale e internazionale. – osserva Pigliapoco – Anche Ancona, dalle tante bellezze e potenzialità in precedenza poco valorizzate, negli ultimi tempi sta ottenendo riscontri positivi. Oltre ad avere forse la percentuale più alta, che supera l’80%, per quello che attiene la ricettività di tutte le Marche, offre ospitalità con diversi alberghi a 4 stelle, quindi di qualità elevata, dal centro a Portonovo. La città inoltre ha migliorato la sua accoglienza arricchendola anche un un ventaglio di proposte culturali. Certo si è rivelato una vetrina internazionale di rilievo il G7 Salute ad ottobre 2024 ma anche i ciak dei film e delle serie girate in città. Il nuovo assessore alla Cultura, tutta l’Amministrazione comunale, si stanno impegnando per valorizzare la città con eventi. Ancona è appetibile anche per le grandi compagnie internazionali del settore turistico che vorrebbero aprire qui nuovi alberghi. L’esempio più immediato è quello dell’’Hotel Roma e Pace’. Sebbene sia chiuso ormai da anni non si riesce a farlo entrare in un nuovo progetto di rilancio per la presenza di tanti eredi proprietari, alcuni residenti addirittura all’estero».

Basilica di Loreto

Quello di Pasqua è più un turismo di prossimità, conferma il rappresentante di Federalberghi Marche che rileva come «per i flussi dall’estero bisognerà attendere l’estate o almeno metà maggio quando, per le vacanze  della festa di Pentecoste nelle Marche attendiamo molti turisti tedeschi» sottolinea. A partire con la valigia a Pasqua «sono per lo più comitive e gruppi, ma anche coppie singole in cerca di arte, storia, cultura e religione. Nell’anno dell’anno giubilare infatti Loreto aumenterà la sua attrattività» ricorda. In queste settimane diventa volano turistico per le comitive di fedeli in pullman anche il santuario di Osimo che custodisce le spoglie mortali di san Giuseppe da Copertino. Le famiglie invece preferiscono muoversi durante la bella stagione, un po’ come i turisti provenienti dall’estero.

Osimo, Basilica di San Giuseppe da Copertino

Va aggiunto che molte situazioni sono cambiate rispetto all’anno scorso, perché siamo entrati nell’epoca della  “guerra tariffaria” Usa-Europa-resto del mondo, parzialmente sospesi in vista dell’apertura di negoziati. Gli operatori ritengono che l’impatto dei dazi si ripercuoterà in modo indiretto anche sul comparto dell’ospitalità, se non altro per gli effetti collaterali prodotti sull’inflazione. «Non ostacolerà o rallenterà il nostro turismo, però. A mio giudizio non registreremo una contrazione dei flussi di vacanzieri in arrivo da oltreoceano che poi nella nostra regione e, in particolare nell’Anconetano, non incidono più di tanto anche per via del collegamenti aeroportuali. – deduce Pigliapoco -Credo piuttosto che proprio per i dazi il vecchio continente manterrà il suo appeal e molti europei preferiranno restare dentro i confini Eu piuttosto che volare in Usa. E’ invece inevitabile che a risentirne saranno soprattutto le tariffe dei nostri hotel e delle strutture ricettive. Purtroppo gli albergatori dovranno affrontare rincari, aumenti, e saranno costretti ad alzare le tariffe, seppur in percentuale minima, del 4-5% anche nelle Marche».

Il Summer Jamboree di Senigallia (Archivio)

Le premesse però ci sono tutte per una estate da boom turistico anche in provincia di Ancona. «Sì, non possiamo che guardare con ottimismo ai prossimi mesi. A Senigallia già dallo scorso mese di febbraio ci sono hotel che segnalavano il tutto esaurito per il mese di agosto 2025, soprattutto nei giorni concomitanti con l’evento del Summer Jamboree» conferma Emiliano Pigliapoco. Ancona invece prepara l’estate con un cartellone dell’Arena sul Mare 2025 cattura-visitatori e con  ospiti del calibro di Goran Bregovic (30 luglio), Serena Brancale (31 luglio) preceduti dalla nuova edizione dell’Ulisse Fest che vedrà esibirsi i Coma Cose il 4 luglio e in giorno successivo Max Gazzè. Nel ponte pasquale il capoluogo di regione garantisce musei aperti e un mostra sul ‘Rinascimento marchigiano‘ con le opere del sisma restaurate, allestita alla Mole Vanvitelliana e tutta da apprezzare, Dall’1 al 4  maggio poi ritornerà la Fiera di San Ciriaco.

Turisti ad Ancona

Una Pasqua all’insegna della tradizione anche per i ristoranti e locali, dalla Riviera del Conero all’entroterra, da quasi tutto esaurito per il pranzo con familiari e amici. E per chi resta a casa anche quest’anno la tavola pasquale sarà nel segno della pasticceria artigianale grazie alla qualità dei prodotti tradizionali e alla ricchezza del patrimonio agroalimentare locale. In un contesto economico complesso con l’aumento dei costi di alcune materie prime come cacao (+68,3%), caffè (+88,5%) e burro (+19,2%), i consumi tengono e i prezzi della pasticceria fresca crescono in modo moderato. «A febbraio 2025, l’aumento dei prezzi è stato del 3,0%, leggermente più alto di gennaio, ma inferiore rispetto agli anni precedenti. I dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato evidenziano come soprattutto in periodi come quello pasquale, le famiglie siano alla ricerca di prodotti frutto della maestria, della cura e della ricerca di materie di qualità che contraddistinguono i nostri pasticcieri e cioccolatieri artigiani» spiega Giulia Mazzarini, responsabile Alimentare di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino.

Giulia Mazzarini

Nella provincia di Ancona le imprese del settore dolciario sono 199 di cui 146 artigiane (73,4%), 127 le pasticcerie con ben 95 che si caratterizzano per la loro artigianalità (74,8%). Resta il problema della carenza di personale: nel 2024 sono previste nella regione 750 assunzioni tra pasticcieri, gelatai, panettieri e pastai artigiani (-8% rispetto al 2023), ma, in linea con la media nazionale, il 54,7% di queste figure è difficile da trovare.

(m.p.c.)

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