Cameyi Mosammet
Decimo rinvio dell’udienza preliminare per l’omicidio di Cameyi Mosammet, la 15enne uccisa all’Hotel House di Porto Recanati nel maggio del 2010 (era scompsa da Ancona, dove viveva, il 29 maggio 2010) e le cui ossa vennero ritrovate nel 2018 in un pozzo vicino al palazzone e in un campo. Sotto accusa per omicidio l’ex fidanzatino della ragazza, Kazi Monir, da molti anni tornato in Bangladesh, suo Paese d’origine. Ed è là (questo il nodo che sta bloccato il processo da più di tre anni) che gli deve essere notificato che c’è l’udienza preliminare.
«La notifica non risulta essere stata fatta, da quanto sappiamo l’imputato vive in una zona rurale dove ci sono dei villaggi» spiega l’avvocato Luca Sartini che assiste i familiari della ragazzina, parti civili al processo.
Da sinistra gli avvocati Luca Sartini e Marco Vannini
Secondo l’avvocato Marco Vannini, parte civile per l’associazione Penelope Marche «Ci potrebbe essere il rischio che il processo si fermi per irreperibilità e che venga poi riaperto quando l’imputato viene rintracciato». Ad assistere Monir l’avvocato Marco Zallocco. Il giudice Giovanni Manzoni, subentrato ora al giudice Claudio Bonifazi che è andato in pensione, ha rinviato al 5 novembre.
Il processo per l’omicidio di Cameyi attende di partire dal 7 luglio del 2021 quando la Corte d’assise di Macerata, su istanza del difensore dell’imputato aveva sospeso il procedimento e si era tornati all’udienza preliminare proprio perché non risultava che all’imputato fossero giunte le necessarie notifiche.
Cameyi, bengalese come l’imputato, era scomparsa il 29 maggio del 2010. I suoi resti sono stati ritrovati in un pozzo e in un campo vicino all’Hotel House di Porto Recanati nel 2018. A quel punto le indagini sono passate dalla procura di Ancona a quella di Macerata e gli inquirenti hanno individuato come presunto autore dell’omicidio l’allora fidanzatino della ragazza, Kazi Monir che viveva all’Hotel House di Porto Recanati. Prova dell’arrivo della 15enne a Porto Recanati, nel giorno in cui sparì, sono le riprese di alcune telecamere, come quella della stazione di Porto Recanati. Secondo gli inquirenti il motivo di quel delitto sarebbe legato alla gelosia.
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