Il rettore Gian Luca Gregori durante l’inaugurazione dell’anno accademico
«Ma io avrò cura di te». Sulle note della indimenticabile canzone di Franco Battiato, è stata Frida Bollani Magoni, musicista ipovedente con orecchio assoluto, a dare voce alla sensibilità che ha contraddistinto i sei anni del rettore Gian Luca Gregori, a fine mandato. Con questa inaugurazione fuori stagione dell’anno accademico 2024/25, il rettore ha voluto sottolineare il ruolo cardine dell’Università Politecnica delle Marche, ma anche di tutti gli atenei italiani, rappresentati sul palco da numerosi rettori e dalle rettrici della Crui, nello sviluppo sociale verso l’inclusione e l’accessibilità, considerate come una dimensione trasversale che guida ogni azione dell’Ateneo: «Questo significa per il nostro Ateneo – ha detto – cercare di promuovere politiche e pratiche che garantiscano pari opportunità, favorendo lo sviluppo di un ambiente in cui tutte le persone si sentano rispettate e valorizzate».
Emozionato per la cerimonia nella solenne location del teatro delle Muse ad Ancona, ha voluto accanto a sé, oltre a quella che ha definito la “famiglia del Rettorato” e i presidenti dei Dipartimento, quattro ospiti speciali. Oltre a Frida Bollani Magoni, il campione paralimpico Oney Tapia che, dopo aver perso la vista in un incidente, ha saputo ridefinirsi fino a vincere Ballando con le stelle e a diventare coach motivazionale per aziende e sportivi. Ma anche l’ex studente Univpm Nouha Zakariya, founder di Omniroad: «Come in tutte le famiglia di immigrati, ho incontrato tante difficoltà, acuite dalla sedia a rotelle. Le barriere mi hanno costretto a rinunciare a tanto, comprese opportunità di lavoro, per questo voglio fornire servizi che consentano una migliore mobilità». Per finire don Aldo Bonaiuto della Comunità Papa Giovanni XXIII che ha parlato del progetto delle marmellate “Redenta” realizzate dalle vittime della tratta. «Ho incontrato sulla strada una ragazza – ha raccontato – che si prostituiva per studiare. E’ molto grave».
Il rettore Gian Luca Gregori
Dopo l’inno di Mameli e La Cura, la parola è passata al rettore per la sua relazione. Dopo aver ripercorso le difficoltà che hanno caratterizzato il suo mandato (la pandemia, gli effetti sull’istruzione e l’esplosione delle università telematiche, le difficoltà economiche dovute alla crisi energetica e ai tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario e la crisi demografica che colpisce l’intero sistema universitario italiano), ha illustrato strategie mirate e scelte ponderate che hanno consentito di affrontare queste sfide tra le quali i rapporti non più competitivi ma sinergici con gli altri atenei, il rafforzamento delle collaborazioni istituzionali e il progetto Vitality finanziato dal Pnrr.
Poi i numeri: «Sono 73 i corsi di laurea nell’a.a. 2024/2025 e saranno 75 nell’anno accademico 2025/2026, è aumentato il numero degli iscritti al primo anno, 5.450 stimato, e gli studenti internazionali hanno raggiunto la significativa quota del 12%. Il numero dei docenti è passato da 539 del 2019 a 683 del 2024, il personale tecnico amministrativo è passato da 525 a 604 nello stesso periodo».
Riguardo i cantieri e gli ambienti: «Tra gli altri “vanno avanti i lavori dell’ex Palazzo della Provincia che dovrebbero concludersi per il primo semestre 2026; è stato inoltre avviato il cantiere del Palazzo Storico del Rettorato che si concluderà entro il 2028. Affidati anche i lavori di rifunzionalizzazione del nuovo studentato “ex Derrate alimentari”, grazie alla collaborazione con ERDIS Marche. Si stanno avviando importanti progetti di recupero e rifunzionalizzazione delle strutture presso Monte Dago: dalla definizione di nuovi spazi dedicati alle studentesse e agli studenti, al recupero di parti dei fabbricati che necessitano di interventi di rinnovo. In via di realizzazione il nuovo stabulario presso la Facoltà di Medicina e la casa colonica dell’azienda agraria. Investimenti importanti per accrescere e migliorare le strutture dell’Ateneo dedicate alla didattica e alla ricerca, che abbiamo potuto realizzare grazie alla capacità dimostrata dalla governance di attrarre risorse finanziarie a fondo perduto: oltre 40 milioni acquisiti negli ultimi anni per sostenere i progetti edili dell’Ateneo».
La parola è quindi passata a Sabrina Brizzola, carismatica presidente del Consiglio studentesco: «Noi vogliamo rigettare – ha detto – l’impostazione aziendalistica dell’università che forma personale per un mondo del lavoro tossico. Inoltre la formazione a distanza crea ulteriore distanza». Ha poi strappato un deciso applauso al pubblico rivolgendosi alla Regione Marche e al Ministero, dopo aver ribadito una ferma opposizione alla Link Campus University e, insistendo sulla necessità di investire su istruzione e sanità. «Non siamo la generazione cristallo – ha concluso – non siamo ideologici, ma siamo dalla parte giusta della storia. Noi la vostra guerra non la vogliamo».
E’ stato quindi il momento del direttore generale Alessandro Iacopini: «L’Ateneo – aggiunge – ha investito risorse economiche, strutturali ed umane per consolidarsi e crescere (nella capacità di attrazione di finanziamenti alla Ricerca, nell’offerta formativa, nelle immatricolazioni, nelle strutture e nei laboratori) orientando la propria attività verso la creazione di valore pubblico, facendo rete e collaborando fattivamente con le istituzioni, gli enti e le imprese del territorio ma anche investendo nell’internazionalizzazione, per un’università sempre più aperta, inclusiva e accogliente».
Si è quindi svolto un dibattito che ha visto protagonisti, oltre agli ospiti, le docenti Marianna Capecci, referente Inclusione e benessere psicologico, e Camilla Mazzoli, referente Pari Opportunità, oltre a Massimo Conti referente per lo Sport universitario che ha raccontato la storia di Emanuele Di Ielsi, studente impegnato nel sitting volley e Giovanni Morrone, assegnista della nazionale italiana pallavolo sordi.
Gian Luca Gregori e Marco Pacetti
Premiato a sorpresa l’ex rettore Marco Pacetti per quanto fatto come rettore, pro rettore e segretario generale Crui.
E’ stata la musica a chiudere la mattinata con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e sulle note di Imagine, è sembrato che il sogno di inclusione e accessibilità, fosse diventato più concreto.
Redazione Ca (foto Giusy Marinelli)
Il rettore Gian Luca Gregori
Il rettore Gian Luca Gregori durante l’inaugurazione dell’anno accademico
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