Retata anti-immigrazione clandestina:
arrestato un 62enne bengalese

ANCONA - L'uomo, residente al Piano, è ritenuto affiliato a un'organizzazione criminale smantellata nell'ambito di una vasta operazione della Dda di Napoli. Coinvolti anche avvocati e Caf

Un 62enne bengalese e residente ad Ancona, è stato arrestato ieri mattina, dalla Squadra Mobile dorica.
L’arresto è avvenuto nell’ambito di una maxi-operazione condotta dalla Squadra Mobile di Napoli e coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Dda, che ha portato all’esecuzione di ben 45 misure cautelari a carico di persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere, anche di stampo mafioso, finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, estorsione, falso ideologico e truffa.
L’uomo arrestato ad Ancona è ritenuto affiliato a un’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’ingresso illegale di cittadini extracomunitari in Italia. Il suo ruolo, all’interno del sodalizio, era quello di individuare e procacciare connazionali bisognosi di nullaosta all’ingresso nel Paese, mettendo a disposizione dell’organizzazione anche locali a Roma per l’inoltro massivo e rapido di false istanze di assunzione durante i “Click day”. I reati contestati si sarebbero consumati tra San Giuseppe Vesuviano e comuni limitrofi, Napoli e Roma a partire da gennaio 2022.
L’ampia indagine ha rivelato l’esistenza, principalmente in Campania, di tre distinte associazioni a delinquere create da avvocati e gestori di Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale (Caf), che avrebbero lucrato sulle difficoltà dei cittadini extracomunitari intenzionati a entrare o regolarizzare la propria posizione in Italia, sfruttando le criticità della normativa sui flussi d’ingresso. In alcuni casi, gli stranieri erano disposti a pagare fino a 9mila euro per assicurarsi l’esito positivo delle pratiche.
L’operazione ha portato all’arresto in carcere di 11 membri del sodalizio, tra cui figurano tre noti avvocati, esercenti la professione legale nel Comune di San Giuseppe Vesuviano, e alcuni titolari di Caf.
Altre 23 persone sono state poste agli arresti domiciliari, mentre 11 datori di lavoro sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per aver fornito le proprie aziende per false assunzioni. E’ stato inoltre eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni e rapporti assicurativi per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
Al termine delle formalità di rito, il 62enne bengalese arrestato dalla Squadra Mobile di Ancona è stato posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione al Piano, ad Ancona, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

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