Rapporto Crea sulla sanità,
«Marche al 16esimo posto in Italia:
Acquaroli e Saltamartini chiedano scusa»

IL REPORT del Centro per la ricerca economica applicata valuta le Regioni in base a 22 indicatori e piazza le Marche in coda alla graduatoria. Sandro Bisonni, portavoce di Alleanza Verdi Sinistra: «Ennesima dimostrazione della distanza tra la realtà e la propaganda della giunta regionale»

Bisonni

Sandro Bisonni

Un rapporto tira l’altro. A pochi giorni da quello della Gimbe, accreditata fondazione indipendente in ambito sanitario, ora è la volta del report Crea, ossia del Centro per la ricerca economica applicata in sanità, che non fa certo brillare la sanità marchigiana, che si posiziona al 16esimo posto tra le regioni italiane, ultima tra quelle del Centro-Nord.

Il servizio sanitario ha prestazioni sotto la media nazionale in 14 dei 22 indicatori presi in considerazione: spesa sociale dei Comuni per interventi di integrazione sociale e assistenza domiciliare, spesa sanitaria pubblica pro capite rispetto alla media europea, incidenza della spesa per consumi sanitari privati delle famiglie, indice di implementazione della rete oncologica integrata, tasso di utilizzo del fascicolo sanitario elettronico, tasso di persone deboli o a rischio che ricevono interventi per l’integrazione sociale, tasso di disabili e/o anziani che ricevono assistenza domiciliare integrata ai servizi sanitari, tasso di over 75enni non autosufficienti in trattamento socio sanitario residenziale, quota di famiglie con disagio economico per spese sanitarie, tasso di mobilità passiva effettuata per gruppi omogenei di diagnosi a bassa e media complessità, indice di salute mentale, speranza di vita senza limitazioni funzionali, quota di pazienti con infarto ai quali è stata effettuata una angioplastica coronarica entro 90 minuti dall’accesso in struttura, tasso di accesso al pronto soccorso nei giorni feriali 8-20 di adulti con codice di dimissione.

sanita

Il rapporto Crea Sanità

Laconico il commento di Sandro Bisonni, portavoce provinciale di Alleanza Verdi Sinistra. «Se a tutto questo aggiungiamo, per rinfrescarci la memoria, che mancano 1.300 infermieri, 560 medici, 800 operatori socio sanitari, 70 tecnici di radiologia oltre alla carenza cronica di pediatri, medici del pronto soccorso e anestesisti e completiamo il quadro ricordando che la spesa sanitaria privata è in costante aumento, che il 9,7% dei marchigiani rinuncia alle cure perché non trova posto nella sanità pubblica e non può permettersi quella privata, che i servizi in termini di diagnosi, visite, analisi laboratoriali sono in forte diminuzione tanto da portare le Marche tra le ultime posizioni della classifica italiana, allora comprendiamo a pieno quanto enorme sia la distanza tra la propaganda di Acquaroli e Saltamartini e la realtà che tutti i marchigiani ogni giorno sperimentano sulla propria pelle – punge l’ex consigliere regionale – crediamo che la destra vincitrice delle elezioni nel 2020 proprio sul tema della sanità, oggi dovrebbe mostrare meno arroganza, ammettere la sua incapacità in tema e chiedere scusa ai marchigiani, ma temiamo che questo non accadrà mai ed è anche per questo che invitiamo i marchigiani a cambiare pagina al prossimo appuntamento elettorale».

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