I conti di Conerobus tornano ad essere terreno di scontro tra maggioranza e minoranza consiliare ad Ancona. Sono volate scintille, stamattina, tra il vice sindaco Giovanni Zinni e il consigliere dem Giacono Petrelli nel corso della sessione lavori della VII e della III Commissione consiliare di Ancona, per l’analisi della manovra economico-finanziaria estiva, l’assestamento per la verifica degli equilibri di bilancio al voto lunedì in Consiglio comunale. Petrelli ha chiesto spiegazioni sul perché la società che gestisce il Tpl e che è partecipata per circa il 40% del capitale sociale dal Comune di Ancona non abbia ottemperato alla richiesta dello stesso ente di depositare una relazione previsionale sulla sua situazione patrimoniale 2024. «E’ grave e preoccupante che l’Amministrazione comunale non in grado di avere il preconsuntivo 2024 da Conerobus. Non è possibile che un’Amministrazione che ha nominato la gran parte del CdA non riesce ad avere il preconsuntivo. Lo chiedete con note protocollate e non ve lo vogliono dare, come mai?» ha domandato il consigliere del Pd.
Il vice sindaco, esponente di FdI, ha subito ribattuto che «questa è un sua valutazione politica. Noi abbiamo chiesto il preconsuntivo in quanto in via prudenziale la Corte dei Conti si è espressa definendo la società come partecipata controllata, l’azienda invece ha fatto ricorso e si rifà alla giurisprudenza del Tar, ritenendosi invece società partecipata non controllata e quindi non obbligata a consegnare il preconsuntivo. Lei ha tutto il diritto di fare polemica politica però non c’era alcun obbligo a consegnare il preconsuntivo ne nel 2023 ne nel 2024. Ad oggi, nel 2025, a nostro avviso c’è l’obbligo di darlo. E questo abbiamo riferito a Conerobus. Quello che conta davvero per gli autisti ed i cittadini è che venga approvato il bilancio, sperando che non sia in perdita. Questa è l’attività che stanno svolgendo in Conerobus, sulla quale noi pressiamo».
Petrelli ha rilanciato osservando che forse «non c’è una serenità politica se non vi danno il preconsuntivo? Noi su questa cosa dovremo andare a fondo e fare le segnalazioni necessarie. Siamo soci al 40% non ci interessa sapere come stanno andando i conti di Conerobus?- si è interrogato – C’è un interesse da parte dell’Amministrazione comunale chiederlo e si intuisce che Conerobus questo preconsuntivo non vuole darlo». «Oppure non l’ha ancora fatto – ha ribattuto Zinni – Ci sono scadenze di legge dalle quali non si può sfuggire: l’azienda dovrà trovare il suo bilancio nei tempi previsti dalle norme, lo vedremo presto. Noi come Comune ci atteniamo all’ultima giurisprudenza esistente. Anche se avessimo un’idea di questa eventuale perdita, non potremmo comunicarla perché dobbiamo attendere l’atto ufficiale di Conerobus per stabilire se è in perdita o meno. – ha aggiunto Zinni – Siccome il meccanismo dell’ingresso delle entrate, non solo negli enti locali ma anche nelle società partecipate è diluito nel corso dell’anno, è di tutta evidenza che il rallentamento dell’approvazione del bilancio è teso a ottimizzare questo meccanismo. Perchè quindi mi deve costringere a questo gioco fanciullesco in cui io le dovrei dire un numero che magari verrà pesantemente smentito tra settimane? E’ in corso di stesura il loro bilancio e capiremo solo allora il quadro del consuntivo 2024 a breve. Questo modo di fare l’inquisizione è sbagliato. Io le ho spiegato l’andamento tecnico e ho fatto un ragionamento politico. Non c’è nessun complotto. Lei deve smetterla di giocare al piccolo magistrato perché è un consigliere comunale. Deve smettere di avere questo atteggiamento fanciullesco da discoteca che è fastidioso. Lo sappiamo che lei lo fa per provocazione e alza quel ditino» ha tuonato il vice sindaco.
A questo punto la situazione è sfuggita di mano anche al presidente di commissione: come assessore con delega al Bilancio Zinni ha annunciato che avrebbe lasciato la commissione con un laconico «qui non siamo al bar». «Non accetto che nell’esercizio delle mie funzioni di consigliere comunale, e quindi di controllo previste dalla legge, mi venga detto che agisco in modo ‘fanciullesco da discoteca’. Non lo tollero. Lei non sta dando un buon esempio e mi sta mancando di rispetto. Io solo fatte domande e non ha fatto alcuna allusione. Lei invece l’ha buttata in caciara» ha replicato il consigliere Petrelli incassando la solidarietà delle colleghe di gruppo Susanna Dini e Mirella Giangiacomi. La commissione è stata chiusa tra i mugugni.
Più tardi il consigliere del Partito Democratico ha affidato le sue riflessioni ai social. «Ormai è diventata normalità. – ha scritto sul suo profilo Fb- Se osi fare domande pertinenti all’Assessore al bilancio Zinni la sua reazione è quella di buttare tutto in caciara, passando poi ad insulti personali e ad epiteti come “il piccolo magistrato” o “il fanciullo da discoteca”. Questo è pessimo, perché l’Assessore non risponde nel merito delle questioni. Lunedì – ha ripilogato Petrelli – andrà in Consiglio comunale un atto importantissimo: l’assestamento di bilancio con verifica degli equilibri. Nome difficile, ma non è altro che il tagliando che si fa a metà anno al bilancio del Comune. Oggi ho chiesto dunque quale sia la situazione finanziaria nella azienda partecipata Conerobus e come chiude il bilancio del 2024 (il Comune è socio di maggioranza relativa di Conerobus). Nella relazione che accompagna l’atto da votare c’è scritto “il bilancio 2024 non è ancora stato approvato. Il preconsuntivo 2024, richiesto il 18/12/2024 e nuovamente il 28/05/2025, non è stato trasmesso.” In sostanza il Comune che è l’azionista di maggioranza di Conerobus non sa nulla e il Consiglio di Amministrazione, nominato in larga parte proprio dal Comune, non fornisce alcuna informazione. A quel punto mi hanno fatto tutta una filippica di formalismi, nel tentativo di arrampicarsi un po’ sugli specchi. Di fatto, nessuna risposta».
Giacomo Petrelli si chiede «com’è possibile non sapere nulla di una delle partecipate principali, del fatto che chiude in perdita (il sindaco di recente ha detto che Conerobus perde circa 600.000 euro al mese), senza segnalare nulla nella relazione sugli equilibri finanziari che accompagna il bilancio comunale? Una forma di reticenza sul merito della questione che approfondiremo e che valutiamo di segnalare alle autorità competenti. Dopo aver evitato di rispondere hanno alzato i toni e l’hanno buttata in confusione. È inaccettabile che nella relazione che accompagna questo bilancio del Comune non si faccia cenno alla questione Conerobus e alla sua attuale situazione finanziaria. Sono un Csnsigliere comunale e ho il dovere di studiare, di approfondire e di chiedere. Lo faccio a tutela dei cittadini (in questo caso per i servizi erogati, pure se li hanno tagliati), a tutela dei dipendenti e anche a tutela dell’azienda stessa e del suo destino» ha scritto nero su bianco il consigliere dem.
(Redazione CA)
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