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Bonomi: “Ancona sei in stasi,
il tuo futuro è nell’economia del mare”

INCONTRO - Il sociologo intervenuto al dibattito alla biblioteca Amatori invita la città alla sua metamorfosi: "L'amministrazione accompagni questo processo" Il sindaco: "Fermato il declino. Lo dicono fatti concreti: la ripresa dei cantieri navali e gli investimenti privati e pubblici sulla città"

Il sociologo Aldo Bonomi, il professore Franco Amatori, il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli

 

di Agnese Carnevali

Ancona città in metamorfosi. È la definizione coniata dal sociologo Aldo Bonomi, ospite di Franco Amatori ad Ancona, nella biblioteca del docente della Bocconi, per il primo di un ciclo di incontri dedicato alla città. «Una serie di dati vi danno in stasi – precisa -, l’accelerazione è tutta intorno. Compito di un’amministrazione è anche accompagnare questi processi. Siete come una piccola città anseatica. Guardate allora – suggerisce lo studioso – all’esempio di quelle città del mar Baltico, che sembravano alla periferia dell’impero, che era l’Atlantico, come lo è oggi l’Adriatico, diventate però potentissime città dei servizi. Avviate questa metamorfosi». La riflessione dell’esperto a partire dalla domanda tema dell’appuntamento di oggi pomeriggio (18 febbraio) in via della Loggia: “Si è arrestato il declino ad Ancona?”, secondo atto, a quattro anni di distanza, del volume “Idee per Ancona”, che certificava un certo declino, appunto, della città.

IL PUNTO DI VISTA DEL SINDACO MANCINELLI

Il sindaco Mancinelli illustra il suo punto di vista sullo stop al declino di Ancona

Non ha dubbi sulla risposta il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, al tavolo dei relatori del professore. «Sì. Il declino si è fermato». Cosa lo dimostra? «Fatti concreti», sostiene il sindaco. E li elenca. Fincantieri con commesse fino al 2016, dopo la crisi di quattro anni fa che aveva fatto pensare alla sua chiusura. La ripresa della cantieristica del lusso, Isa acquisita da Palumbo, Crn con un piano di investimenti di 10 milioni, cantieri delle Marche con 6 contratti chiusi ed una crescita del fatturato del 200%. Ancora l’esplosione del traffico delle crociere, con la prospettiva di Ancona home port di Msc.

Non basta la sala della biblioteca di palazzo Benincasa ad accogliere il numeroso pubblico, che si allunga sul corridoio e nelle stanze attigue. Il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Rodolfo Giampieri, il rettore ed il prorettore dell’Univpm Sauro Longhi e Gian Luca Gregori, il presidente onorario di Istao, Valeriano Balloni, l’avvocato Nando Piazzolla, l’ex direttrice della Pinacoteca, Costanza Costanzi, lo storico, Massimo Papini, l’editore Giorgio Mangani, l’ex sindaco e medico Renato Galeazzi, l’ex senatore Silvio Mantovani, i componenti della giunta, Simonella, Marasca, Manarini.

Tra gli indicatori della risalita dal declino della città, per il sindaco, anche la vivacità delle attività commerciali. «Sono sempre di più le saracinesca che si alzano».

E poi sanità e università. Sulla prima, l’affondo alla precedente amministrazione regionale sul caso Salesi. «Abbiamo smascherato la decisione strisciante anche se mai dichiarata di sciogliere l’ospedale specialistico materno-infantile dentro Torrette per poi aprire reparti pediatrici neigli ospedlai di zona – afferma il sindaco -. La scelta è stata ora rovesciata grazie ad una battaglia politica aperta ed alla collaborazione con la Regione». E sull’università «La Politecnica sta vivendo una positiva per i risultati accademici che ottiene, ma anche per il ritrovato rapporto con la città». Tra i “fatti concreti” illustrati dal sindaco anche la ripresa degli investimenti privati – Mancinelli cita la donazione di 300mila euro di Ubi banca al Comune per il nuovo arredo urbano – e quelli pubblici per le infrastrutture ferroviarie e viarie, sanciti dalla presenza del ministro Delrio due settimane fa. «Queste azioni non risolvono tutto, ma c’è stato un grosso lavoro dell’amministrazione comunale – conclude Mancinelli -. Abbiamo chiuso anni di palude durante i quali il dibattito cittadino è stato su quale maggioranza ci fosse, una maggioranza che cambiava nel giro di ore. Oggi è una e resta questa. Prende le sue decisioni. E governa».

Processi quelli elencati dal sindaco, non direttamente determinati dall’azione di un’amministrazione locale, secondo Bonomi «ma è pur vero – precisa – che compito di un’amministrazione è quello di accompagnare i processi e questo il governo di Ancona sembra lo stia facendo». Il sociologo ha poi invitato la città a prendersi il suo «ruolo di posizione, come nodo di reti tra ciò che è ad est di Ancona, la macroregione adriatico-ionica, e ciò che è ad ovest, la futura macroregione nazionale con l’Umbria, ricordando sempre che la sua economia futura non può che venire dal mare».

 

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