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Il bilancio è in ritardo,
stop alle assunzioni in Comune

ANCONA – Bloccati i finanziamenti statali, i nuovi contratti e le proroghe dei tempi determinati fino all’approvazione del conto consuntivo. Per legge, andava votato entro il 30 aprile. La denuncia del capogruppo Sel Francesco Rubini e dei sindacati

Un danno grave. Ai cittadini e ai lavoratori. Perché il ritardo del Comune nell’approvare il bilancio consuntivo del 2016 ha causato il congelamento dei finanziamenti statali e delle assunzioni. Cinque persone erano in attesa di prendere servizio nei servizi sociali, e invece sono state costrette a restare a spasso un altro mese, in alcuni casi si sarebbero anche licenziate da altri posti di lavoro dopo la chiamata del Comune, ma la stessa situazione si vive in tutti gli uffici. Negli asili nido la mancanza del personale è stata tamponata utilizzando i lavoratori delle coop. Questa la denuncia del capogruppo Sel Francesco Rubini e dei sindacati, che oggi hanno spiegato l’impasse che sta vivendo il Comune dallo scorso 30 aprile. Secondo le ultime direttive del governo, la mancata approvazione del bilancio consuntivo 2016 entro la scadenza del 30 aprile comporta un blocco di assunzioni e dei trasferimenti. Di fatto, è lo stop alle attività del Comune. Un blocco che potrà essere superato solo martedì prossimo, dopo 23 giorni, quando tornerà a riunirsi il Consiglio comunale per approvare il bilancio consuntivo, quello che certifica e conclude l’anno finanziario del 2016. L’atto è stato approvato in giunta il 21 aprile, passato al vaglio dei revisori dei conti il 2 maggio, quindi inviato ai consiglieri e solo dopo i 20 giorni di tempo concessi ai consiglieri potrà essere votato nella prima data utile: quindi il 23 maggio.

Il capogruppo Sel Francesco Rubini con il faldone del Bilancio consuntivo 2016

Se la giunta non avesse approvato la delibera entro fine aprile, sarebbe scattata anche l’ipotesi del commissariamento del Comune, la Prefettura avrebbe dovuto decidere se concedere altro tempo extra. “La stessa Anci ha chiesto una proroga al governo per questa scadenza del 30 aprile” commenta Margherita Baldoni, della Rsu dei dipendenti comunali. “Negli asili nido, il ricorso al personale delle coop crediamo sia stata una manovra scorretta, non potendo assumere o prorogare i contratti a tempo determinato in questi 23 giorni. Non siamo nemmeno stati avvisati” aggiunge Bordoni. “E’ il risultato delle politiche del Pd” commenta il capogruppo Sel Francesco Rubini. “Da Roma impone vincoli sempre più stringenti e impedisce ogni politica di welfare, ma lo stesso partito non riesce a rispettare le norme. Davanti al bivio se rispettare la legge o garantire i servizi, si è fatto riscorso alle coop, in maniera illecita e illegittima, secondo l’articolo 9 della legge 160 del 2016” conclude Rubini. “Un danno grave a lavoratori e cittadini” rincara Loretta Boni, segretario Pdci.

(E. Ga.)

Gli atti del bilancio consuntivo, al voto del Consiglio comunale martedì prossimo

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