Il sorpasso era finito in lite tra gli automobilisti e uno dei due aveva incassato un pugno in faccia prima di veder fuggire l’aggressore . Dopo mesi di indagini la polizia scopre l’autore dell’aggressione che ritenendosi lui vittima di ingiustizia ha presentato una controquerela nei riguardi del pestato. Il fatto era successo la sera del 14 marzo (leggi l’articolo) e secondo quanto appurato dagli agenti del Commissariato di Jesi, l’aggredito era stato accompagnato in ospedale, ma prima, sua figlia che si trovava con lui in auto, nel tentativo di bloccare l’aggressore era stata trascinata dall’autovettura del fuggitivo.
In quegli attimi di concitazione i due aggrediti non erano riuscivano ad annotare il numero di targa ma riferivano, ai poliziotti di una station wagon di colore scuro. Grazie ad una intensa attività investigativa gli agenti del Commissariato di Jesi, coordinati dal vice questore Michele Morra, riuscivano ad individuare l’autore dell’aggressione per un cittadino tunisino di 50 anni, residente a Jesi il quale sentito in merito all’accaduto riferiva di essere stato lui la vittima dell’aggressione proponendo controquerela. L’uomo, in attesa di ulteriori risvolti giudiziari, è stato denunciato in stato di libertà per lesioni personali causate da futili motivi.
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