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Banca, imprese ed Università
fanno squadra per
Switch point project

PROGETTO - La Banca di Filottrano e la Politecnica delle Marche al fianco delle aziende del territorio alla conquista dei mercati esteri

Gli studenti del progetto di Banca Filottrano “Switch point project”

 

Un aiuto alle imprese che vogliono andare all’estero. È l’obiettivo di “Switch point project” che la Banca di Filottrano promuove da tre anni con l’Università Politecnica delle Marche per favorire l’internazionalizzazione delle aziende del territorio, grazie anche al sostegno degli studenti della facoltà di Economia guidati dal professore Marco Cucculelli.

Il programma prevede che alle aziende aderenti, socie o clienti della banca, venga assegnato un gruppo di studenti con il compito di fornire un focus dettagliato sull’internazionalizzazione con tanto di analisi dei mercati esteri, informazioni sui competitor commerciali, identificazione di servizi e prodotti meglio spendibili sui mercati stranieri, in particolare quelli emergenti. Quest’anno, per la prima volta, si è scelto di coinvolgere meno imprese per fare un’analisi più approfondita. Protagoniste quest’anno la camiceria Giovanni Taccaliti di Camerano e la Fileni di Cingoli. Se per l’azienda di abbigliamento ci si è concentrati sul mercato tedesco e statunitense, per quella agroalimentare si è puntato sul nord Europa: Finlandia, Polonia e paesi baltici. Per ciascuno di questi paesi sono stati analizzate le potenzialità e le eventuali strategie di penetrazione per tre differenti prodotti della linea Fileni: pollo senza antibiotici, pollo bio, pollo normale. I risultati sono stati presentati ufficialmente nella sala magna dello stabilimento di Cerrete Collicelli. Gli studenti della Politecnica hanno svolto una ricerca di mercato sui prezzi medi di vendita e sulla disponibilità dei consumatori ad acquistare prodotti similari a quelli della Fileni: un’operazione fondamentale per capire se ci sono margini di penetrazione in quel determinato mercato. Inoltre i dieci gruppi di lavoro hanno eseguito una proiezione sui dati di import ed export dei paesi esaminati, cosa che solitamente viene commissionata a pagamento alle grandi agenzie.
Non solo un progetto a sostegno delle aziende, “Switch point project” attiva uno scambio reciproco di esperienze. I ragazzi si sono potuti, infatti, confrontare con aziende affermate, sviluppando competenze che potrebbero rivelarsi utili ai fini lavorativi una volta terminato il percorso di studi.

La camiceria Taccaliti per cercare nuovi mercati ha puntato, invece, sull’e-commerce. L’innovazione è uno dei trati distintivi di questa realtà produttiva, che ha lanciato da tempo Neronote, ideato da Gianmarco Taccaliti e Gianluca Mei: un brand interattivo dove le camicie vengono personalizzate direttamente dal cliente sul sito e spedite a casa nel giro di due settimane. L’azienda di Camerano, nonostante venda un prodotto artigianale, ha dimostrato di avere la stessa potenzialità di crescita verticale di un business tecnologico. Per quanto riguarda la camiceria Taccaliti i due gruppi di lavoro assegnati si sono concentrati sulla città di New York per capire quali tipi di camicie sono più vendute nelle vie della moda, quali sono i tagli e i tessuti preferiti dal cliente americano. Inoltre è stato approfondito l’ambito delle taglie forti che è un mercato molto importante negli Stati Uniti dove l’obesità è in aumento.

A dare impulso al progetto, la Banca di Filottrano, con l’obiettivo di dare il suo contributo affinché il distretto produttivo possa difendersi meglio dagli ultimi strali della crisi e puntare alla crescita non lavorando esclusivamente con il mercato domestico, ma anche con quelli europei ed emergenti. «Se un tempo bastava l’esperienza – ricorda il presidente Luciano Saraceni – oggi è indispensabile la conoscenza, soprattutto se si vuole sostenere il processo di internazionalizzazione delle imprese nella maniera adeguata, oltre che lo sviluppo della stessa comunità regionale».

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