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Waterfront: giù la palestra,
resta l’incognita Nautico

ANCONA - La Soprintendenza rinuncia al trasloco degli uffici nell'istituto Elia. Manca il progetto per il futuro della scuola, porte aperte a tutte le ipotesi. Simonella: "Valuteremo che tipo di esperienze possano maturare in quell'area"

Il nuovo accesso al porto traianeo ed alla Casa del Capitano immaginato dagli architetti del Comune

di Agnese Carnevali

Vanno giù officine e parte della palestra dell’istituto Nautico per lasciare spazio al porto traianeo, ma nessuna idea sul futuro dello stabile che oggi ospita ancora gli studenti. Salta il progetto inseguito dalla Soprintendenza di spostare i suoi uffici nelle aule di lungomare Vanvitelli, creando al primo piano dell’edificio un polo espositivo a due passi dall’area archeologica del porto, presto riqualificata. L’idea, della quale si era discusso per mesi, è stata definitivamente abbandonata dopo la riforma dei Beni culturali, l’insediamento del soprintendente Carlo Birrozzi e dopo le nuove direttive ministeriali che impongono una razionalizzazione delle spese, con il taglio degli affitti. Per cui nulla da fare. All’indomani della notizia del via ai lavori di demolizione della struttura delle officine del Nautico e di parte di quella che ospita la palestra della scuola per far largo alla Casa del Capitano (leggi l’articolo), si riapre l’incognita sulla palazzina ancora popolata dagli studenti, ma destinata a rimanere vuota. Nei piani c’è infatti il trasferimento delle classi dell’istituto superiore in un nuovo edificio che sarà costruito a Torrette, accanto all’Itis Volterra. «Tutte le strade sono aperte – afferma l’assessore al Porto ed al Piano strategico Ida Simonella – si faranno le opportune valutazioni non appena saranno più definiti i tempi di trasferimento degli studenti. Per il momento abbiamo comunque ritenuto importante, in accordo con la scuola, avviare il percorso di demolizione che consentirà la valorizzazione dell’area, in vista del completamento del progetto Iti-Waterfront». Accantonato il progetto della Soprintendenza di traslocare in lungomare Vanvitelli, ha senso mantenere l’immobile una volta che gli studenti non ci saranno più? «Nessuna cosa può essere esclusa. Vedremo che tipo di esperienze possono maturare in quell’area». Le ipotesi spaziano dalla realizzazione di un hotel o di una struttura ricettiva a quella di un parcheggio. Ma nessuna soluzione concreta. Nel frattempo si procede con l’abbattimento degli edifici a corredo della scuola, che consentiranno un nuovo accesso al porto traianeo, alla Casa del Capitano ed agli scavi archeologici per i quali la Soprintendenza sta progettando una nuova copertura. L’intervento di demolizione avrà un costo di 200 mila euro, che saranno inseriti nella variazione di bilancio del prossimo mese. Il progetto definitivo sarà pronto per la fine dell’estate, poi il via ai lavori. In attesa che vengano trasferite dalla Regione, le risorse europee. I 6,2 milioni degli 8 complessivi che serviranno per il progetto Waterfront 3.0 che vedrà tra le altre cose la realizzazione della scalinata dell’architetto De Carlo che scende da Palazzo degli Anziani a piazza Dante Alighieri e lo Urban center ai piani inferiori del Palazzo degli Anziani, per il quale sono già stati appaltati i lavori.

La scalinata in piazza Dante di Palazzo degli Anziani ideata dall’architetto Giancarlo De Carlo oltre 15 anni fa e recuperata dal progetto di waterfront del Comune

 

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