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Vigili urbani, ai saluti Franco Ferrauti:
“Il traffico è colpa di cattive abitudini”

ANCONA – Il vicecomandante lascerà la carica tra sei mesi. Per la festa del corpo verrà premiato per i 42 anni di carriera. Nelle sue mani una delle matasse più difficili da districare, la viabilità. Anche il comandante Fioranelli ha raggiunto il limite di età. La polizia municipale rischia due uscite vicine

Il vicecomandante Franco Ferrauti

di Marina Verdenelli

Tra sei mesi lascerà il comando dopo quasi 42 anni di carriera. Prima dell’addio un premio al lavoro che gli verrà consegnato lunedì (19 giugno) in occasione della festa della polizia municipale che ad Ancona compie 158 anni. E’ il numero due dei vigili urbani del capoluogo dorico, il maggiore Franco Ferrauti, 65 anni, vicecomandante, a capo della sezione viabilità. Anche il comandante Massimo Fioranelli ha raggiunto gli anni per andare in pensione e il periodo coincide con quello del suo vice. La polizia municipale si avvia così ad un ricambio dei vertici nei prossimi mesi,  è già circolano i nomi dei candidati (leggi l’articolo).

Zero ore d’ufficio, sempre su strada, in divisa e di pattuglia, ad occuparsi di una delle matasse più difficili da districare: il traffico. Con la valigia quasi in mano il maggiore Ferrauti traccia un bilancio di carriera in una Ancona cambiata ma nemmeno troppo. «Quando sono entrato in servizio – racconta Ferrauti – stavano ristrutturando piazza Ugo Bassi, erano gli anni ’70 (il 26 gennaio del 1976, ndr), il primo di una serie di restyling che la piazza ha poi subito negli anni. Servivano nuovi vigili, feci un concorso, uno dei tanti che avevo messo in scaletta». Scegliere di fare il vigile urbano fu quasi casuale per il maggiore Ferrauti, originario de L’Aquila, e arrivato ad Ancona per amore dove si è sposato. «Poi mi sono innamorato di questo lavoro – dice – non avrei potuto fare altro. Il lavoro deve piacerti se no non lo puoi fare. Quando ho iniziato io non c’erano gli equipaggi di adesso, si stava fuori al freddo e sotto la pioggia». Ha visto a capo della polizia municipale ben nove comandanti. «Ho iniziato con Otello Omiccioli – spiega – poi c’è stato Vincenzo Marchetti, Gino Corinaldesi, Filippo Neri, Dante Svarca, Luciano Tittarelli, Tiziano Fulgi, Guido Paolini e l’attuale Maurizio Fioranelli. Prima si diventava comandante con un concorso, ora è di nomina». L’evento più grande che si trovato a gestire è stato l’arrivo del papa in città, nel settembre 2011. Per Ferrauti il traffico ad Ancona è una questione di abitudine che spesso i cittadini non sono disposti a lasciare. «Per fortuna non siamo a Roma – dice – lì si può parlare di traffico e vedi gli automobilisti in coda che passano il tempo anche sfogliando un giornale. Ad Ancona i cittadini sono molto abitudinari. Se cambi loro un percorso già vanno in panico. Basterebbe tanto poco. L’anconetano non ama aspettare, già 10 minuti di coda lo vede come un periodo lunghissimo». Su parcheggi e sosta selvaggia anche lì sembra essere una questione di brutte abitudini. «Se l’organico dei vigili fosse maggiore – spiega – si potrebbero fare più controlli e far rispettare le indicazioni sulla sosta. I parcheggi in città sono quello che sono ma nell’ultimo periodo sono stati aumentati anche nella zona del porto, alla ex fiera. Ricordo che con la pedonalizzazione di corso Garibaldi sembrava un dramma per i cittadini, abituati a lasciare l’auto in sosta quasi dentro ai negozi. Poi si sono adeguati. Oggi come organico siamo ai minimi storici e con un personale così ridotto si fa fatica a gestire tutto. Secondo la normativa dovrebbe esserci un vigile ogni 700 abitanti. Ad Ancona in organico siamo in 90, compresi gli uffici». La festa della polizia municipale lunedì si terrà nella ex sala consiliare del Comune, alle 10,30.

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