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Condannata banda del bancomat

IN AULA - Quattro gli imputati accusati di aver usato esplosivo per mettere a segno i colpi. Nel complesso pene per 20 anni

Il colpo messo a segno a Monteurano

L’assalto alla Carifermo di Villa Musone

di Gianluca Ginella

Colpi agli sportelli bancomat con l’esplosivo: condanne, nel complesso, a 20 anni, per i quattro imputati. Il processo si è svolto con rito abbreviato davanti al gup del tribunale di Macerata. I fatti contestati agli imputati, finiti in manette nel settembre dello scorso anno nell’ambito dell’operazione Cashpoint dei carabinieri della Compagnia di Osimo, risalgono al 2016 (leggi l’articolo). Sotto accusa i brindisini Cosimo Iurlaro, 42 anni, Omar Bianco, 28, Marco Santoro, 26, Vincenzo Schiena, 39. A tutti e quattro vengono contestati due tentati furti. Uno di questi al bancomat della Carifermo di Villa Musone, a Recanati. L’altro alla Monte dei Paschi di Siena di Monte Urano (Fermo). I tentativi erano stati messi a segno nella notte tra il 24 e il 25 settembre del 2016. In entrambi i casi, dopo aver causato una esplosione per sventrare lo sportello bancomat, usando bombole di acetilene e ossigeno, non erano riusciti a rubare nulla. Agli imputati viene inoltre contestata la ricettazione di una Audi Rs6 Avant risultata rubata a Porto San Giorgio. Vettura, sulla quale erano state applicate targhe clonate, che gli imputati avevano usato per tentare i furti. A Iurlaro e Bianco viene inoltre contestato di aver messo a segno un furto alle Poste di Morrovalle. Anche in quel caso con l’uso dell’esplosivo.

L’avvocato Marco Fabiani

All’interno dello sportello c’erano 20mila euro circa ma parte dei soldi erano andati bruciati e macchiati a causa dell’inchiostro di colore blu che viene usato contro i furti. L’episodio risale al 5 aprile del 2014. Ai due veniva anche contestata la ricettazione di una Fiat Punto che era stata rubata a Sant’Elpidio a Mare. Questa mattina il processo si è chiuso con le condanne a sei anni e 10mila euro di multa per Iurlaro e Bianco (difesi dall’avvocato Daniela Damuri, oggi sostituita dal legale Marco Fabiani) e a 4 anni e 8mila euro di multa per Schiena e Santoro, assistiti dall’avvocato Pasquale Annichiarico, oggi sostituto dal legale Renato Basile. L’accusa era sostenuta dal pm Enrico Riccioni. Parte civile si era costituita Poste Italiane, assistita dall’avvocato Sergio Galassi. Il giudice ha disposto 10mila euro di provvisionale per la parte civile.

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