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Ospedale di Osimo, Pneumologia riapre
il 18 settembre e avrà un nuovo primario

SANITA' - Nella nota letta dal sindaco Pugnaloni in consiglio comunale, il dg dell'Area Vasta 2, Maurizio Bevilacqua garantisce per il reparto anche l'implementazione del personale, l’acquisto di attrezzature "e di quant’altro sia necessario per aumentare il confort ospedaliero dei pazienti". Stamattina al Ss. Benvenuto e Rocco sistemata in tempi record la porta d'ingresso del servizio di Riabilitazione- Fisioterapia dell'ospedale

Ospedale di Osimo, già sistemato il guasto alla porta d’ingresso del servizio di Riabilitazione e Fisioterapia di via Matteotti, chiusa al pubblico giovedì scorso

Sistemata stamattina in tempi record la porta del servizio di Riabilitazione e Fisioterapia dell’ospedale di Osimo. Era chiusa da giovedì scorso ed è stata riaperta al pubblico già alle 9 per evitare disagi agli utenti con problemi di deambulazione (leggi l’articolo). Si avvia a buon fine anche un’altra questione. Sabato mattina è stata ufficializzata in consiglio comunale per il 18 settembre, o forse prima se sarà reperito nuovo personale, la data di riapertura del reparto di Pneumologia, migrato con i medici all’ospedale di Jesi per i mesi estivi. Nel rispondere a un ordine del giorno sul tema presentato della liste civiche, Simone Pugnaloni ha letto in aula un’informativa a firma del dg dell’Area Vasta 2, , attraverso la quale Maurizio Bevilacqua garantisce che “il piano congiunto ferie tra la Pneumologia di Jesi e quella di Osimo terminerà il 17 settembre – è scritto nella nota – o anche prima nel caso in cui si riuscisse a reperire il personale medico necessario al ripristino dell’autonomia nella gestione delle due unità ospedaliere” come l’intenzione di “acquisire per il reparto di Osimo nuovo personale medico specializzato con particolare riferimento alla copertura del posto di primario come previsto. Si dovrà inoltre procedere all’acquisto delle attrezzature con l’aggiornamento del software e quant’altro necessario per aumentare il confort ospedaliero a favore dei pazienti”.

Maurizio Bevilacqua, dg dell’Area Vasta 2, durante la cerimonia all’ospedale di Loreto

Nella lettera comunicata alla Sala Gialla, il vertice dell’Area Vasta 2 ha ribadito e spiegato inoltre che “non è in vista alcun provvedimento ne’ di chiusura, ne’ di ridimensionamento dell’unità operativa di Pneumologia del presidio ospedaliero di Osimo, ma si sta effettuando solo una serie di riorganizzazione per ottimizzare i servizi rivolti all’utenza, minimizzando l’impatto con il piano ferie e la carenza di personale di alcuni settori alla quale l’apparato amministrativo sta già lavorando con una rapida soluzione. Nelle more dell’assunzione del personale è prevista la collaborazione tra le unità operative dei vari presidi ospedalieri nell’ambito della riorganizzazione delle reti cliniche. Esempi di tale collaborazione sono sia a supporto delle unità operative di Chirurgia generale che le unità di Jesi stanno effettuando a supporto della Chirurga di Osimo inviando medici specialistici in Chirurgia, sia nel piano ferie congiunto tra le Pneumologia di Jesi e Osimo che ha lo scopo di garantire la fruizione del riposo degli operatori assicurando nel contempo il maggior numero di letti di degenza possibili nella branca all’ospedale di Jesi”

il sindaco Simone Pugnaloni (foto Giusy Marinelli)

Il punto all’ordine del giorno firmato dalla liste civiche è stato approvato all’unanimità dall’assemblea cittadina ma nel corso del dibattito il sindaco Pugnaloni ha invitato le minoranze a fare meno polemiche (leggi l’articolo) o per lo meno a mobilitarsi solo su fatti concreti. Ha ricordato che “l’integrazione tra Inrca e ospedale di Osimo sta avvenendo in tempi rapidi  (leggi l’articolo). Cerchiamo di prendere una direzione unanime verso questo progetto di fusione Osimo-Inrca. – ha rimarcato Pugnaloni- E’ vero che abbiamo perso l’Ostetricia, ma quando saremo con l’Inrca non dipenderemo più dall’Asur. Ciò che ci è stato tolto in passato con l’Ostetricia, ci sarà riconsegnato con medici e primari competenti. Se il danno è vero ci arrabbiamo tutti, ma se c’è un semplice scambio di personale, perché dobbiamo agitare le acque inutilmente?”

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