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Blocco del turn over
e età media sempre più alta,
medici e infermieri a convegno

ANCONA – L'incontro stamattina al ridotto delle Muse organizzato da Anaao-Assomed e Nursind per affrontare le criticità dei lavoratori della sanità. Il messaggio del ministro Lorenzin: “C'è l'attenzione del governo”

Oriano Mercante

Se manca la qualità nel servizio ci rimette il malato. E’ questo il messaggio che ha spinto l’associazione regionale di Medici e Dirigenti Sanitari Anaao-Assomed e Nurisnd, Sindacato delle professioni infermieristiche, con l’alto patrocinio del Ministero della Salute, ad organizzare questa mattina il convegno sulle criticità dei lavoratori della sanità. Ai partecipanti riuniti al ridotto delle Muse è giunto un messaggio di saluto anche del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha assicurato l’attenzione del governo al tema proposto nel convegno. Il deputato Emanuele Lodolini ha portato il proprio saluto rimarcando “la necessità di portare all’attenzione del Parlamento questo tema che riguarda tutti, non solo medici ed infermieri, e che potrà essere oggetto di discussione nella prossima legge di Bilancio”. Le criticità del lavoro nella Sanità nascono dalla differenza nelle problematiche tra lavoratori giovani, spesso lontani da casa e dai figli con la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia e quelli prossimi al pensionamento, che dovrebbero essere messi nelle condizioni di non dover svolgere turni troppo lunghi o particolarmente faticosi. Oriano Mercante, Segretario regionale di Anaao-Assomed e Giuseppino Conti, Segretario regionale di Nursind hanno anticipato i numerosi interventi che hanno colto tutte le differenti problematiche sul tavolo a partire dalla crescita dell’età media del personale negli ultimi 10 anni. Dai dati 2016, nelle Marche l’età media degli infermieri è 43 anni, 48 anni per i medici, 55 per i dirigenti di struttura complessa. Nel 2006 era inferiori di circa il 10%. “Il tema è complesso ma necessario perché se manca la qualità del servizio alla fine ci rimette il malato – ha detto Oriano Mercante -. Il lavoratore anziano è una risorsa non un problema ma va utilizzato correttamente riducendo i tempi dei turni, esentandolo dai turni notturni e dalla reperibilità”. “Insieme siamo una grande forza – ha aggiunto Giuseppino Conti – che tuttavia vive delle difficoltà che dobbiamo affrontare. Ad oggi combattiamo con un’altissima mobilità del personale infermieristico i più giovani dei quali lasciano spesso il resto della famiglia a centinaia di chilometri e prendono servizio in città che non conoscono trovandosi a dover cercare un alloggio ed a riorganizzare la propria vita facendo un lavoro che spesso è emotivamente provante”. Avere una popolazione lavorativa nel comparto Sanità che invecchia velocemente è una problematica nuova, a cui le nostre organizzazioni devono prepararsi. Coloro che sono in età prossima alla quiescenza rimarrebbero nella professione se l’ambiente lavorativo e il sistema di riconoscimento retributivo fossero adeguati.

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