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Donazioni bloccate per Samuel
e ritardi per la nomina del tutore
Il caso diventa nazionale

BUROCRAZIA - Il giudice di Chieti non ha ancora scelto il nuovo tutore del bimbo e a 4 mesi di distanza dalla chiusura della raccolta fondi i 137.500 inviati da tanti italiani generosi sul conto aperto dal Comune di Osimo non sono stati consegnati alla famiglia del piccolo, sopravvissuto alla tragedia del Rigopiano. Della vicenda oggi si è occupato con un servizio anche il Tgcom24

Dino Di Michelangelo con la moglie Marina Serraiocco e il loro bambino in vacanza sulla neve del Gran Sasso, poche ore prima della tragedia

Una bella immagini di Marina e Dino di Michelangelo, teatini di nascita ma osimani d’adozione, il giorno della commemorazione della loro scomparsa al Duomo di Osimo

Sono bloccate in un conto corrente bancario da quattro mesi le donazioni raccolte in tutta Italia dal Comune di Osimo per garantire un futuro al piccolo Samuel. Per lungaggini burocratiche la famiglia del piccolo di 7 anni non ha ancora ricevuto il denaro che la generosità di tanti italiani ha voluto destinare al bambino rimasto orfano dei genitori. Lo scorso gennaio la mmma ed il papaà di Samuel, Marina Serraiocco e Dino di Michelangelo, sono morti sotto la valanga del Rigopiano (leggi l’articolo). Grazie all’affetto di tante persone (c’è chi ha persino versato 10mila euro), a fine giugno 2017 mese di chiusura della raccolta a scopo benefico, ammontava 137.500 euro, fatti confluire su un conto esterno a quello della tesoreria comunale. Samuel è un sopravvissuto, uno dei pochi bambini estratti vivi dalle macerie dell’albergo, in quell’inferno di neve del Gran Sasso. Il caso dei fondi non ancora consegnati al tutore del bambino, oggi è finito anche alla ribalta della cronaca nazionale. Il Tgcom24 ha infatti dedicato un servizio alla vicenda che solo pochi giorni fa era tornata ad agitare il dibattito social osimano.

Lo zio e tutore provvisorio di Samuel, Alessandro di Michelangelo, ad Osimo durante i ‘Venerdì di Luglio 2017’, quando la amiche di Marina riaprirono il suo negozio per la vendita del cuore della merce, a favore di Samuel

A luglio, il Comune aveva già spiegato che le donazioni erano state congelate dal Comune perché il piccolo aveva cambiato residenza anagrafica (leggi l’articolo). Non abitando più ad Osimo ma a Chieti con i nonni materni, la competenza giurisdizionale sul minore e di tutte le questioni ereditarie è pertanto passata dal tribunale di Ancona a quello di Chieti dove il nuovo giudice dovrà nominare un nuovo tutore per il bimbo o confermare quello attuale. Il maxi bonifico va infatti consegnato dal Comune a chi gestisce in tutela gli interessi del bimbo, non al giudice. Per questo ruolo delicato, subito dopo il dramma, era stato scelto in via provvisoria (ma è tuttora in carica) Alessandro Di Michelangelo, lo zio paterno di Samuel, poliziotto come suo padre Dino. Una situazione in stallo, che a mesi di distanza, per una questione di lentezza burocratica blocca i fondi destinati a garantire un futuro a Samuel (leggi l’articolo).

“Ci siamo rivolti al giudice per capire come comportarci e appena arriverà la sua risposta verseremo i soldi nel conto. Tutti possono stare tranquilli che quella cifra non sarà usata per altro. Se l’operazione fosse stata così facile non avremmo già versato la somma? In certe situazioni la superficialità può far fare grandi sbagli” il sindaco Simone Pugnaloni ha rassicurato con queste parole su facebook i concittadini che gli chiedevano che fine avesse fatto il denaro e che lo sollecitavano a consegnarlo ai familiari del piccolo tramite il bonifico almeno per Natale.

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