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Palla di fuoco avvistata nel cielo
di Osimo. L’esperto: “E’ un ‘bolide’”

OSIMO - "L'ho notata ieri sera alle 20 nello scorcio di cielo visibile da Piazza Dante e ho pensato a un meteorite" racconta il 56enne che l'ha vista balenare per pochi secondi. "Sono rocce, residui di asteroidi o comete che quando vengono attirate nell’orbita gravitazionale della Terra bruciano e si disintegrano" spiega il direttore dell’Osservatorio astronomico di Pietralacroce

Un ‘bolide’ (foto d’archivio)

Una palla di fuoco molto luminosa è apparsa e scomparsa ieri sera sul cielo di Osimo. “L’ho notata uscendo di casa verso le 20, nello scorcio di cielo visibile da Piazza Dante, ho visto una palla di fuoco consumarsi nel giro di pochi secondi. Ho pensato ad un asteroide o a un meteorite e non ho avuto neanche il tempo di fotografarla: è caduta verso nord, nord est. Sembrava vicina e assomigliava ad una stella cadente, ma molto più grande e visibile” racconta l’osimano Carlo Nardi, 56 anni, che l’ha avvistata.

La descrizione riporta a quello che gli astronomi chiamano un ‘bolide’. “Sono rocce, residui di asteroidi o comete, che vagano nello spazio e quando si avvicinano alla Terra vengono attirate nell’orbita gravitazionale e poi bruciano – spiega Davide Ballerini, direttore dell’Osservatorio astronomico di Pietralacroce di Ancona – Possono avere un diametro anche di 40 o 50 centimetri e si consumano a temperature altissime nell’attrito con l’atmosfera lasciandosi dietro una scia. Si frammentano quando arrivano a bassa quota, nell’ordine dei 200-300 metri dal suolo e la scia luminosa viene vista soltanto per 5-7 secondi”.

I ‘bolidi’ sono diversi e più grossi delle stelle cadenti che invece sono costituite da granelli di sabbia. “Chi si trova vicino al luogo dove cadono a volte può anche avvertire un boato subito dopo la visione luminosa della palla incandescente seguita dalla parte finale luminosa. – prosegue l’esperto – A volte i bolidi si consumano nell’aria, a volte si possono ritrovare frammenti a terra. Vederli non è infrequente ma è una questione di fortuna, perché la visione dura davvero pochi attimi. A noi all’Osservatorio è capitato una volta di vederli in diretta. Stavamo osservando la volta celeste con una scuola in visita ed è caduto un ‘bolide’” (leggi l’articolo).

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