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Fratelli d’Italia: “Gli Archi
non aspettano, subito risposte
a degrado e integrazione”

ANCONA – La campagna di ascolto del partito ha toccato via Marconi e il suo quartiere. “Il rione è in declino per l'assenza di decoro, spaccio e crollo del mercato immobiliare. Non bastano i grandi progetti di riqualificazione sulla carta”. Martedì 7 novembre l'incontro con Magdi Cristiano Allam all'ex Fiera

I dirigenti di Fdi-An di Ancona sabato mattina in via Marconi

 

Campagna di ascolto nei quartieri di Fratelli d’Italia – An, dopo Torrette e il Piano, il banchetto del partito ha toccato sabato mattina gli Archi. “Il rione è nel degrado” ha affermato Angelo Eliantonio, portavoce comunale di Fratelli d’Italia-AN “per presenze inquietanti, lo spaccio, l’assenza di decoro urbano che ha comportato il declino del mercato immobiliare con il crollo del valore degli immobili fino a 1.200 euro a mq cioè sotto ogni stima finanche dei piccoli paesi del comprensorio e una condizione complessiva di abbandono”. “La prima cosa da fare – ha aggiunto Carlo Ciccioli, portavoce regionale FdI-AN – è cambiare l’atmosfera del quartiere, attraverso controlli permanenti che vigilino sulla sicurezza e contrastino la microcriminalità diffusa, blocchino le centrali dello smercio delle sostanze stupefacenti, sostengono gli esercenti delle attività commerciali e artigianali che di fatto sono quelli che tengono il territorio e devono sentire che lo Stato ed il Comune ci sono, e sono protetti e non in balia delle prepotenze e dei comportamenti antisociali dei malintenzionati.” “Gli Archi rappresentano la cerniera tra il Porto e la città – ha sostenuto Francesco Novelli, dirigente giovanile del partito – sono il biglietto da visita per chi entra ad Ancona. Non possono essere lasciati in questo stato: occorre più igiene urbano con l’aumento dei turni degli operatori ecologici, più sicurezza, soprattutto nelle zone adiacenti Piazza del Crocifisso e Parco Ricci e manutenzione dei pannelli sulle colonne dei portici.” Il partito chiede iniziative a tutela degli italiani che da tre o quattro generazioni vivono nel quartiere,lavorando nella pesca, nelle attività marinare e nei cantieri. “Nessuna ostilità verso gli stranieri – ha spiegato Carlo Ciccioli – ma devono stare alle nostre regole e ai nostri costumi, non possono creare zone franche occupate che un giorno saranno santuari inespugnabili di illegalità e fondamentalismo. Per questo abbiamo scelto proprio l’auditorium della Fiera per martedì 7 Novembre alle ore 21 per un incontro con il giornalista e scrittore Magdi Allam ex vicedirettore del “Corriere della Sera”, che presenterà il suo ultimo libro “Maometto e il suo Allah” parlando di Islam, immigrazione e sicurezza per difendere il nostro futuro.” “La riqualificazione del rione non può essere un progetto sulle carte ma deve essere un atto concreto” ha incalzato Angelo Eliantonio. “Da troppi anni – ha affermato Federica Casalino, dirigente comunale FdI-AN – le giunte comunali promettono un recupero che è di là da venire, nel frattempo occorrono fatti reali subito per poter arrivare agli interventi con la popolazione residente non in fuga, ma ben radicata con il suo stile di vita: attualmente gli alunni stranieri che frequentano le scuole elementari del quartiere superano già il 50% degli iscritti, perché troppe giovani famiglie anconetane se ne sono andate via”. “Anche sulla viabilità – hanno concluso i dirigenti locali – non si può stare solo e in attesa della storia infinita dell’uscita a Nord-Ovest, occorre intervenire subito sul nodo di Torrette per rendere meno inquinato e trafficato il quartiere fino alla Stazione ferroviaria ed il flusso di veicoli del traffico cittadino scorrevole”.

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