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Farmacia del Piano, colpo di scena:
all’asta la spunta una
società milanese per oltre 4 milioni

ANCONA - La Unica 2 srl ha battuto la famiglia Angelini comprando l'attività per 4 milioni e 360 mila euro. Oggi, si è tenuto il rilancio delle offerte dopo la prima asta che aveva stabilito il prezzo a 3 milioni e 550 mila euro

La Farmacia del Piano

Sembrava fatta per la vendita alla famiglia Angelini, ma alla fine a spuntarla è stata la Unica 2 Srl con sede in provincia di Milano. È stata questa la società che questa mattina si è aggiudicata in via definitiva l’asta indetta per la vendita della farmacia del Piano, attualmente in concordato preventivo. Il prezzo si è fermato a 4 milioni e 260 mila euro. Ovvero, oltre 700 mila euro in più della prima aggiudicazione, pari a 3 milioni e 350 mila euro. In quell’occasione, a vincere sui concorrenti era stato Roberto Angelini, titolare di una farmacia a Roma e nipote del pioniere dell’azienda farmaceutica. Il 24 gennaio, in tribunale, c’era stata l’apertura delle buste contenenti le offerte per l’acquisto. In due avevano proposto il loro prezzo e, dopo rilanci su rilanci, Angelini si era aggiudicato l’asta. Si sono poi aperti dieci giorni in cui chiunque ha potuto rilanciare le offerte aumentate del 10% rispetto al prezzo dell’aggiudicazione. In questo lasso di tempo, al tribunale è stata recapitata una busta con la proposta della società milanese: 3 milioni e 910 mila euro. E dunque, l’asta è stata riaperta. Oggi, c’è stato un testa a testa tra la Unica e Angelini. I rilanci di 25 mila euro si sono fermati con la vittoria della cordata con sede a Lainate che ha strappato la farmacia gestita dal 2003 dal dottor Roberto Catanzaro al prezzo di 4 milioni e 260 mila euro. La basa iniziale era di 2 milioni e 450 mila euro. Al termine dell’asta, al secondo piano del tribunale, gli animi dei contendenti si sono scaldati. La famiglia Angelini ha già annunciato di rivolgersi all’Antitrust: “Dietro quella società – ha detto il dottor Roberto assieme al fratello Daniele Maria – c’è un grossista di farmaci. Se così fosse, si innescherebbe un conflitto di interessi e gli estremi della concorrenza sleale”.

Farmacia del Piano venduta a 3 milioni e mezzo di euro

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