di Gianluca Ginella e Laura Boccanera
(Foto e video di Federico De Marco)
Gli scavi nel pozzo dell’orrore, a Porto Recanati, si sono conclusi oggi pomeriggio. Alle 17 erano in corso le operazioni per ricoprire il pozzo con la terra. Tutto quello che era possibile trovare all’interno è stato rinvenuto (c’era anche diverso materiale di risulta: dalle pentole a ciabatte, forchette). Circa quattro i metri che sono stati scavati.
Oggi sono stati trovati anche un dente e una falange. Ma domani, inizieranno nuovi scavi vicino al pozzo. Saranno ad un livello superficiale in modo da vedere se altre ossa siano state sepolte nell’area. Per ora una 50ina i reperti trovati da quando, lo scorso mercoledì, era stato trovato il femore. L’ipotesi è che siano due i corpi che erano stati gettati nel pozzo. Ma pochissime sono le parti che sono state rinvenute. La domanda degli inquirenti è dove siano le altre parti. Se siano state sepolte vicino al pozzo, o se gettate in un’altra zona ancora. La speranza è comunque di riuscire a ricavare dalle ossa il dna che possa portare a identificare i corpi, sempre che siano in effetti due. C’è da capire se uno dei corpi sia della bengalese Cameyi Mosammet, la 15enne scomparsa il 29 maggio del 2010 da Ancona. Finora a dire che potrebbe essere lei c’è il fatto che è stato proprio all’Hotel House che la ragazzina era stata vista l’ultima volta. Era andata a trovare il fidanzatino, che ora non vive più all’Hotel House e si troverebbe all’estero.
Oltre a questo c’è il fatto che le ossa sarebbero di una persona minuta, forse una persona adolescente. C’è poi una scarpa da ginnastica bianca trovata nel pozzo. E Cameyi quando è sparita indossava scarpe bianche. Il cattivo stato di conservazione della calzatura al momento rende difficile dire se sia della stessa misura di quelle che indossava Cameyi. Tra le ossa trovate c’è un omero, che sarebbe troppo piccolo per appartenere al corpo di una adolescente e due ulne che apparterrebbero alla stessa parte di braccio. Due rinvenimenti che fanno ritenere possano esserci due corpi. Le indagini sono comunque in corso, condotte dalla Squadra mobile di Macerata e coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio e dal sostituto Rosanna Buccini. A ritrovare il femore era stata la Guardia di finanza durante un sopralluogo. Sul posto degli scavi sono al lavoro, oltre agli uomini della Scientifica della polizia, anche i vigili del fuoco e il medico legale Roberto Scendoni. Il pozzo dove sono state trovate le ossa era stato scoperto dopo i primi scavi in seguito al rinvenimento del femore. Era stato coperto di terra 6 o 7 anni fa.
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