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Parco zoo, inaugurata
l’area dedicata agli Okapi,
la “giraffa delle foresta”

FALCONARA - Presente il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo: "Centro didattico all'avanguardia per le scuole e le famiglie, il parco è un punto di riferimento per la ricerca scientifica e un fiore all'occhiello del turismo”. L'ala per i mammiferi in via di estinzione è stata aperta in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita dello zoo

Si chiamano Azizi ed Elani i due esemplari di okapi ospiti del Parco Zoo Falconara, l’unico in Italia a cui l’Eaza (European Association of Zoos and Aquaria) ha affidato il delicato compito di prendersi cura e mantenere in cattività questa specie, parente più prossima della giraffa e minacciata di estinzione. Un traguardo particolarmente significativo per il giardino zoologico marchigiano, nell’anno del suo cinquantesimo anniversario”, da sempre impegnato nella salvaguardia degli animali e delle specie a rischio, che oggi ha festeggiato i due nuovi ospiti con l’inaugurazione dell’area loro dedicata. Un evento molto partecipato al quale sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale al Turismo Moreno Pieroni, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, a cui è stato affidato il taglio del nastro, il vicesindaco di Falconara Stefania Signorini, il presidente dell’Uiza (Unione Italiana Zoo e Acquari) Gloria Svampa e monsignor Angelo Spina, arcivescovo della Diocesi di Ancona – Osimo che ha benedetto la dimora dei due nuovi arrivati. “Con l’arrivo della coppia di okapi – ha detto Gloria Svampa – il Parco Zoo Falconara si affaccia al nuovo millennio ed entra a far parte del ristretto numero di quelle prestigiose strutture, come gli zoo di Houston, New York e Londra, che ospitano questa specie tra le più minacciate di estinzione in natura”. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale al Turismo Moreno Pieroni, che si è impegnato a valorizzare ulteriormente il Parco Zoo Falconara, inserendolo anche tra gli spot di promozione turistica del territorio. “Questa struttura – ha affermato Pieroni – che era già conosciuta fuori dai confini marchigiani dimostra di essere un’eccellenza e, con l’arrivo degli okapi, ci offre un’opportunità in più di promuovere in Italia e all’estero l’offerta turistica della regione”. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, nel sottolineare come “il Parco Zoo Falconara rappresenti un fiore all’occhiello del turismo marchigiano”, ne ha ricordato il ruolo educativo e di sensibilizzazione. Rispettivamente provenienti dal Bioparc di Doue la Fontane in Francia e dallo zoo tedesco di Wuppertal, Azizi, maschio di 8 anni ed Elani, femmina di 1 anno e mezzo, sono arrivati al Parco Zoo Falconara nelle scorse settimane ed hanno seguito un periodo di ambientazione. Timidi e simpatici, caratterizzati dal corpo di colore marrone scuro, con strisce bianche orizzontali sulle cosce e parti terminali delle zampe, Azizi ed Elani vivono separati all’interno del grande reparto di 1.000 mq costruito per accoglierli e si riuniranno solo quando Elani avrà compiuto tre anni, età di raggiungimento della maturità sessuale. I due okapi, specie conosciuta anche come “giraffa della foresta”, hanno superato brillantemente il periodo di adattamento ed ora possono essere ammirati dai visitatori del Parco. Grazie alla professionalità dello staff del giardino zoologico marchigiano e agli elevati standard della struttura, scelta tra 20 candidati in Europa per il mantenimento in cattività della specie, gli okapi, simbolo della Repubblica Democratica del Congo, tornano in Italia dopo 60 anni. “I due okapi – ha spiegato Gioia Gaiot, responsabile dello staff didattico – scientifico del Parco – sono per noi motivo di orgoglio, ma lo zoo non si ferma qui ed ogni giorno è pronto a rinnovarsi per essere sempre all’avanguardia”. Gli esemplari presenti negli zoo europei sono 69 e sinora erano distribuiti tra la Germania, l’Olanda, il Belgio, l’Inghilterra, la Svizzera, il Portogallo, la Polonia, la Francia, la Repubblica Ceca, l’Irlanda e la Danimarca. Nel 2013 è stato stimato che la popolazione dell’okapi in natura è diminuita del 50% in soli 15 anni. Il ruolo degli zoo è dunque centrale per salvare e proteggere la specie.

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