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Il segretario Pd Martina ad Ancona:
«Modello per alternativa a questo governo»

POLITICA – Il segretario democrat alla Casa del Popolo della Palombella. “Lavoro di squadra dietro a leadership forte e radicata. Cerchiamo una strada nuova senza guardarci indietro. Mancinelli? L'abbiamo sostenuta con senso di distanza”

 

“Ancona è un modello. Ci deve insegnare tanto questa bellissima vittoria. Sono qui per ringraziare.” Il segretario Pd Maurizio Martina ospite all’assemblea comunale dei democrat alla Casa del Popolo della Palombella raccoglie l’invito del sindaco Valeria Mancinelli. Presente al confronto anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, altro volto “mediatico” del partito. Un incontro, dopo l’assemblea nazionale del Pd di sabato scorso a Roma dove Mancinelli aveva portato il suo contributo come esempio di amministratrice vincente, per tracciare la strada futura del partito. Piena la sede storica della sinistra anconetana, assenti i parlamentari e il governatore Ceriscioli, impegnati al presidio Whirpool di Comunanza. Stridente il raffronto tra l’amarcord della sala di via Flaminia, con le foto in bianco e nero delle grandi battaglie operai e dei raduni del Pci del ‘900 e le parole dell’ex ministro e del sindaco, secondo cui non bisogna tentare di “rimettere insieme i cocci” del centrosinistra. “I cocci della sinistra da rimettere insieme? Il messaggio è trovare un nuovo percorso, una nuova strada, senza vecchi ragionamenti. Non guardiamo indietro, proviamo ad immaginare il futuro. La sfida è lanciare l’alternativa a questo governo di deriva nazionalista” spiega Martina. Qual è la lezione di Ancona? “Vittore come queste arrivano se c’è una personalità forte, radicata. Ma dietro alla leadership forte serve un lavoro di squadra. Con la capacità di stare all’altezza dei bisogni, con capacità di ascolto e rinnovamento. Porte aperte a chi vuole darci una mano”. Non manca la polemica per l’assenza del Pd dalla campagna elettorale che ha portato alla vittoria di Mancinelli. I ‘big” del partito sono stati volutamente tenuti alla larga dal sindaco. “La prima telefonata che ci siamo fatti era per dirci ‘facciamo quello che è utile’. Abbiamo capito che il nostro sostegno doveva essere con senso di distanza. L’importante era fare quelle telefonate, capire che c’era quel filo senso di un partito e non mollare mai il rapporto, per sentirsi parte di una scommessa generale” replica Martina. Il sindaco Mancinelli rilancia la sua linea e già indica nelle regionali del 2020 il prossimo banco di prova per il “modello Ancona”. “Vogliamo dare un modesto ma concreto contributo al Pd in Italia e iniziare un percorso che si concluderà con il congresso. Ma prima di quello, per noi c’è una scadenza molto più urgente e vicina: il congresso regionale, che arriva ad un anno dalle elezioni regionali. Il Pd di Ancona è tenuto a dare il suo contributo, per essere strumento utile al conseguimento dei fini.”

(foto Giusy Marinelli)

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