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Stop al Bando periferie,
Mangialardi (Anci):
«Preoccupato per le nostre città»

MILLEPROROGHE - Il presidente regionale dell'associazione dei Comuni critico sul provvedimento del Governo che congela i finanziamenti per le città. All'attacco anche la deputata dem Alessia Morani e gli ex parlamentari Pd Carrescia e Lodolini

Il presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi (foto d’archivio)

 

Stop ai fondi per la riqualificazione delle periferie urbane, interviene il presidente dell’Anci Marche e coordinatore nazionale delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi: «La sospensione delle convenzioni del Bando periferie pari a 3,8 miliardi per la rigenerazione urbana di 96 tra città e aree metropolitane ci preoccupa moltissimo. Molte realtà hanno, infatti, già investito nelle progettazioni e ora il possibile congelamento delle risorse potrebbe determinare anche delle serie difficoltà nella gestione del bilancio. Le risorse per le progettazioni, ribadisco, devono essere coperte subito. Il governo deve chiarire la sua posizione sugli impegni assunti». Lo dichiara il coordinatore nazionale delle Anci regionali e sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi. Il processo di trasformazione delle città non può aspettare. Il bando – sottolinea Mangialardi – è nato con il grande obiettivo di recuperare le periferie e rilanciare, al contempo, anche le grandi città che, come naturale conseguenza, ne avrebbero beneficiato. Una sfida culturale che i Comuni avevano raccolto con entusiasmo. Ora lo stop prospettato dal Governo segna un arresto traumatico alla riqualificazione urbana dei territori che potrebbero dover attendere ancora anni prima di vedere i lavori di “rinascita” finiti».

La deputata Pd, Alessia Morani

Si scaglia contro il provvedimento verso i Comuni contenuto nel decreto Milleproroghe anche la deputata marchigiana della presidenza del gruppo Pd, Alessia Morani. «A causa del Governo gialloverde le città marchigiane dovranno rinunciare a 72 milioni già assegnati. La perdita delle risorse – continua – è così distribuita: 18 milioni per Pesaro e Urbino, 18 per Ancona, 18 per Fermo e 18 per Macerata. Questo significa che progetti fondamentali per la riqualificazione e la rigenerazione di aree strategiche delle nostre città, su cui i comuni avevano già iniziato a lavorare, non potranno mai essere portati a termine. Con questa miope decisione Lega e M5S assestano un pesante colpo alle Marche con il rischio di pregiudicare lo sviluppo urbano ed economico delle città».

L’ex deputato Pd, Emanuele Lodolini

Parla di “scippo” ai danni dei Comuni, l’ex deputato Pd Emanuele Lodolini che definisce «gravissimo e inaccettabile quanto sta accadendo al Bando periferie con l’emendamento al decreto Milleproroghe votato in Senato. I Governi Renzi e Gentiloni avevano stanziato risorse molto significative. Risorse per promuovere sicurezza, coesione sociale, lotta al degrado attraverso la realizzazione di opere pubbliche. Alla Camera − prosegue − spero venga data battaglia e si riveda lo scempio. Così si azzera il tentativo di rilancio delle periferie delle città, da noi voluto, alla faccia delle promesse elettorali, e si commette una grave scorrettezza istituzionale verso quelle amministrazioni che avevano già ricevuto l’assegnazione ufficiale dei finanziamenti nazionali. Non posso pensare che senatori eletti nelle Marche e marchigiani, presunti ma ipocriti paladini del territorio, abbiano votato questo emendamento che va contro gli interessi della comunità».

L’ex deputato Pd di Ancona, Piergiorgio Carrescia

All’attacco anche l’ex parlamentare dem di Ancona, Piergiorgio Carrescia. «Il Governo del cambiamento “in peggio”, delle promesse mancate e del rancore toglie i fondi del Piano per le periferie. A rischio, nelle Marche, gli interventi di Ancona, Macerata, Pesaro e Fermo: oltre 50 milioni stanziati dai Governi Renzi e Gentiloni. In pochi mesi il Governo Salvini-Di Maio sta riportando a fondo l’Italia più velocemente di quanto si poteva temere. Devastanti».

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