facebook rss

Emorragia cerebrale scambiata per
coma etilico: infermiere a processo

ANCONA - L'errata valutazione al triage del pronto soccorso dei sintomi di uno studente di 27 anni aveva causato, secondo l'accusa, una diagnosi tardiva della patologia che stava colpendo il paziente. Ora è affetto da una semi paresi della parte destra del corpo

Foto d’archivio

 

Errata valutazione al triage della sintomatologia: sembrava un coma etilico, era un’emorragia celebrale. A farne spese, uno studente universitario fuori sede che, all’epoca dei fatti – nell’autunno 2012 – aveva 21 anni. Il ragazzo ha subito danni permanenti: la semi paresi di una parte del corpo e difficoltà di linguaggio. Dall’episodio era nata un’inchiesta della procura che aveva indagato su parte del personale sanitario del pronto soccorso di Torrette. Alla fine, a processo per lesioni colpose c’è finita una sola persona. Si tratta dell’infermiere, 47 anni, che aveva accolto lo studente al triage e a cui aveva assegnato un codice verde. La lieve gravità delle problematiche che stava accusando l’universitario aveva, stando a quanto contestato dalla procura, ritardato la diagnosi e dunque le modalità per cercare di arginare l’emorragia. Il codice, secondo la difesa (avvocato Alessandro Scaloni), sarebbe stato dato a causa del primo rapportino stilato dai militi accorsi a casa dello studente. Era stato in quel contesto che l’equipaggio inviato dal 118 aveva classificato i sintomi del ragazzo come un possibile coma etilico. Inoltre, sempre secondo la difesa, una volta nei box del pronto soccorso lo studente si era interfacciato anche con altri infermieri. Tutte le volte sarebbe stato confermato il codice verde. E ancora: la sintomatologia evidente dell’emorragia era emersa quasi quattro ore dopo l’arrivo del giovane (attorno alle 20.30) al pronto soccorso. Al processo, il ragazzo non si è costituito parte civile. Sentenza il prossimo 9 novembre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X