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Il cinema è magia:
la XV edizione di Corto Dorico con
Rovere, Trinca, Cocco e Ciarrapico

ANCONA - Dal 1° all’8 dicembre omaggio a Méliès e Welles, al realismo magico italiano, live performance, proiezioni, masterclass, cinecocktail, cinebimbi e silent movies, nel cinevillaggio della Mole vanvitelliana

 

di Giampaolo Milzi

Cinema d’autore e impegno civile, come da tradizione, ma anche documentari d’animazione, opere di narrativa e sperimentali, in arrivo anche da altri Paesi, all’insegna dell’interdisciplinarità. E poi un colpo di scena a sensazione, con la settima arte inventata dai fratelli Lumiére che balza fuori come da un cappello, a segnare con un filo immaginifico la vocazione di questa XV edizione di Corto Dorico per la magia, in arrivo ad Ancona dal 1 all’8 dicembre. E ancora, sempre sotto la regia della iperbolica e infaticabile associazione Dorica Nie Wiem, tanti Premi, eventi speciali, masterclass, aree per il gusto del palato oltre che degli occhi, una zona market. Il tutto possibile anche per l’appoggio del Mibact e di tantissimi partner.
«Una rassegna ormai capace pienamente di travalicare i confini nazionali e internazionali, sempre più attrattiva di pubblico da oltre provincia e regione – ha detto stamattina l’assessore alla Cultura del Comune di Ancona (ente co-orgonizzatore della kermesse, ndr.), Paolo Marasca, nel corso della conferenza stampa in Regione – grazie ad una qualità e ad un dinamismo sempre cresce che rafforzano Ancona come centro culturale rivolto anche e soprattutto ai giovani, grazie alle infrastrutture municipali». Già, le infrastrutture, o meglio l’infrastruttura, anch’essa magica, il pentagono della Mole vanvitelliana, come location quasi unica (con suo grande auditorium) del festival che diventa un cinevillaggio. Un festival diventato ormai un rito, grazie anche alla confermata presenza alla direzione artistica del grande cineasta Daniele Ciprì coadiuvato dallo sceneggiatore produttore Luca Caprara.
Appuntamento madre, come sempre, quello con il concorso per cortometraggi: tra i 271 pervenuti da tutti il mondo, ne sono stati selezionati 7, che assieme a quello vincitore del “Corto Slam” (semifinale d’apertura di sabato 1 dicembre, presenta Luigi Socci) saranno vagliati dalla giuria – composta dal regista, sceneggiatore e produttore Matteo Rovere, dall’attrice Jasmine Trinca e dal direttore della fotografia Matteo Cocco – che sceglierà il vincitore assoluto nella finalissima dell’8 dicembre (ore 21).
Ma i Premi saranno a go go, come accennato. Soprattutto a beneficio del cinema di impegno sociale, assegnati da Nie Wiem e da una rete di partner tra cui Coop Alleanza 3.0 – Libera Terra (impegnata sul tema della legalità), Cooss Marche, Cgs Dorico e gli Amici di Nazzareno Re. Una menzione speciale merita il Premio “A Corto di Diritti – Amnesty International (8 opere, mercoledì 5) mirato ai film internazionali. Quelli selezionai e premiati a Venezia, Cannes e Locarno, scelti da Enrico Vannucci in collaborazione con “Torino Short Film Market”, parteciperanno alla sezione fuori concorso “All you need is short” (venerdì 7), e sarà il pubblico ad incoronare il suo preferito.
Fa il bis quest’anno a Corto Dorico “Salto in lungo Ucca Giovani”, per cinque opere tra prime e seconde, più (fuori concorso) altre due, con tutti gli autori dei film selezionati, brevi e lunghi, presenti in sala per essere premiati da due giurie formate da 90 studenti delle scuole medie superiori di Ancona.
Tornando all’anima magica di questa XV edizione, può essere sintetizzata con la frase “In me mago agere”, ovvero “lascia agire il mago che è in me”, ricordata durante la presentazione di oggi dal co-direttore artistico Caprara: «Saranno presenti visioni che fanno da ponte tra il passato e il futuro passando per il contemporaneo». «Il magico, come l’immaginario collettivo che alberga in ognuno di noi, che arriva da tempi lontani per esorcizzare i problemi di oggi», ha aggiunto Ciprì. Concetti, stati d’animo, che si concretizzeranno negli omaggi ai “maghi del cinema” George Mèliés e Orson Welles, offerti dallo scenografo Federico Maugeri (con l’installazione “La camera degli specchi”, sabato 1 e 8), dal compositore Mario Mariani (sonorizzazione dei film muti di Mèliès, domenica 2) e dallo scrittore Vincenzo Latronico (proiezione de “La Guerra dei mondi” di Orson Weelles, venerdì 7).

Oltre che nella minirassegna dedicata a Welles e in quella incentrata sul Realismo magico italiano con le proiezioni in pellicola di “Miracolo a Milano” (al Cinema Azzurro). Le performance dedicate all’illusionista delle origini Mèliès (film muti accompagnati da Mariani al pianoforte) e al grandissimo estro di Welles avrà una location speciale, sempre all’interno della Mole Vanvitelliana, il Casablanca Cafè, ideato con la “Raval Family”. Un spazio pop-up allestito nella sala Boxe Omero riempito di buon cibo e buona musica, con i più celebri cocktail e menù del cinema ad accompagnare proiezioni scelte dalla Cineteca di Bologna, oltre ad installazioni, concerti ed eventi speciali.

Giovedì 6 dicembre nella Box Omero sarà proiettato “Baol Blues”, ovvero il “Baol Blues ritrovato di Stefano Benni”, un primo quanto raro booktrailer italiano (a cura di Daniel Agami) e l’8 sarà la volta, per la gioia dei bambini, di “Missione 007te!, il video prodotto durante un lab per piccoli video maker.

Nel magico villaggio dell’immaginazione al potere visionario non poteva mancare un Cinemarket, allestito da Nerto, venerdì 7 e sabato 8 dicembre, con banchetti che faranno gola a collezionisti di materiale cinefilo, di dischi in vinile, artigiani, editori indipendenti, appassionati di oggetti vintage e modernariato.
In programma, durante la settimana del festival, anche due masterclass: il workshop di sceneggiatura con Giacomo Ciarrapico (“Boris”, domenica 2) e quello di direzione della fotografia con Matteo Cocco (“Sulla mia pelle”, sabato 8 dicembre).

Un festival come cinema d’evasione, anche nel vero senso della parola. Come? Grazie al progetto “Corto Dorico oltre le mura” e dentro le carceri, in collaborazione con l’Ombusdman della Regione Marche: il 6 dicembre proiezione speciale in anteprima assoluta, proiezioni delle opere finaliste e incontro con Ciprì per i detenuti di Barcaglione (ore 11) e per quelli di Montacuto (ore 14); il 7 si relpica a Villa Fastiggi di Pesaro.

Il supporto della Regione Marche al festival si evidenzierà in particolare il 4 dicembre (ore 10-13) in occasione del convegno “Come ti costruisco un film” (con vari interventi, tra i quali quelli di Stefania Benatti, direttrice della Fondazione Marche Cultura e di alcuni produttori), in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e varie scuole, nell’ambito del quale sarà proiettato lo “scientificorto” “Il Cinema nelle Marche. Ipotesi di futuro”, di Juri Cerusico. Da non dimenticare il gran finale a partire dalla mezzanotte dell’8 col Filmparty: musica, balli e drink al circolo Sef Stamura a cura dell’Arci.
Per info, contatti e il programma completo del festival: www.cortodorico.itcortodorico@cortodorico.it – tel. 392/8887357

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